Articolo tratto da Solidarité et Progres
traduzione di Giuditta del blog tuttouno (ed un poco anche mia)
13 maggio 2009 (Nouvelle Solidarité) - Avevamo bisogno di Jacques Attali per pensarci!
Nella sua rubrica della rivista l'L’Express del 3 maggio, il vecchio sherpa di François Mitterrand rivela alcuni intimi fantasmi del mondo oligarchico. In breve: là dove il crack finanziario è fallito, finora, un buona piccola pandemia potrebbe costringere i nostri dirigenti ad accettare la realizzazione di un governo mondiale!
"La storia ci insegna che l'umanità evolve significativamente soltanto quando ha realmente paura: allora essa inizialmente sviluppa meccanismi di difesa; a volte intollerabili (dei capri espiatori e dei totalitarismi); a volte inutili (della distrazione); a volte efficaci (delle terapeutiche, che allontanano se necessario tutti i principi morali precedenti). Poi, una volta passata la crisi, essa trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con la libertà individuale ed iscriverli in una politica di salute democratica."
Per Attali, "Il sorgere di una pandemia potrebbe scatenare una di queste paure strutturanti", poiché essa farà emergere, "meglio di qualsiasi discorso umanitario o ecologico, la presa di coscienza della necessità di un altruismo, quanto meno interessato."
"E, anche se, come bisogna ovviamente sperare, questa crisi non sarà molto grave, non bisogna dimenticare, come per la crisi economica, di impararne la lezione, affinché prima della prossima crisi - inevitabile - si mettano in atto meccanismi di prevenzione e di controllo, come anche processi logistici di un'equa distribuzione di medicine e di vaccini. Si dovrà, per questo organizzare una polizia mondiale, uno sistema mondiale di stoccaggio [delle risorse] e quindi una fiscalità mondiale. Da questo si arriverebbe allora, molto più rapidamente di quanto avrebbe permesso la sola ragione economica, a mettere le basi di un vero e proprio governo mondiale."
"È del resto con la creazione dell'ospedale che è cominciata in Francia, nel XVII secolo, la realizzazione di un vero e proprio Stato", afferma per concludere.
Tuttavia, con la legge Bachelot e le altre "riforme" che ha imposto il suo "amico Nicolas", (Sarkozy) è precisamente l'ospedale che stanno smantellando.
Commento doveroso:
Viene qui affermato esplicitamente da una personalità politica di alto rango che
1) la crisi finanziaria per le élite dominanti non è una iattura, ma è anzi un'ottima opportunità per realizzare un governo mondiale
2) una "buona piccola pandemia" (oh che capolavoro questo doppio ossimoro poetico della buona picola pandemia!) potrebbe essere un'opportunità ancora più ghiotta per realizzare un Governo Mondiale con una polizia mondiale, un fisco mondiale, un programma mondiale di vaccinazione.
... e poi ci bollano come "complottisti" perchè da tempo asseriamo che il progetto di questi cospiratori di alto ragno è quello di generare tutta una serie di sciagure (economiche, ecologiche, meteorologiche, sismiche, sanitarie) per arrivare alla costruzione di un Governo Mondiale, espressione del Nuovo Ordine Mondiale dittatoriale.
Credo sia opportuno ricordare che quando serviva un attentato "in stile Pearl Harbour" (come si auspicava l'organizzazione ultra-reazionari P.N.A.C. nel suo famigerato "Progetto per un Nuovo Secolo Americano") per spingere il governo USA a riprendere il processo di riarmo e di militarizzazione, le élite dominanti non hanno aspettato che qualcuno facesse un attentato, ma lo hanno scrupolosamente pianificato (vedi 11 settembre 2001).
Credo sia opportuno ricordare che qualora servisse una crisi finanziaria le élite dominanti possono crearla a piacimento tramite la regolazione del flusso di moneta virtuale. Se le élite che ci governano auspicano una crisi teniamo presente che esse hanno tutti i mezzi per realizzarla in quanto detengono il diritto di stampare moneta grazie al fenomeno del signoraggio bancario, grazie al fatto che tutte le "banche centrali" sono in realtà delle imprese private in mano ad una ristretta oligarchia finanziaria.
E qualora servisse un'epidemia per le finalità di quelle élite, i laboratori militari, abituati da sempre a creare orrendi mostri di guerra biologica, potrebbero rapidamente realizzare su ordinazione (o semplicemente tirar fuori dalle loro provette) l'agente infettivo più adatto allo scopo.
E se servisse una flessione nella produzione delle derrate alimentari i mezzi sono già pronti ed operanti da diversi anni: basta infatti irrorare le superfici agricole con composti che modifichino le proprietà del terreno, ad esempio modificandone il PH naturale: è quanto sta succedendo con le scie chimiche.
Non possiamo sapere al momento se l'influenza suina sia davvero l'agente biologico che serve alla realizzazione di questo folle piano, in quanto potrebbe benissimo essere solo una piccola anticipazione: un falso allarme per iniziare a diffondere la paura o un virus artificiale (ma non ancora capace di creare una vera e propria pandemia) diffuso per preparare il terreno.
Di sicuro simili dichiarazioni fatte in tutta tranquillità da certa gente, se analizzate a freddo potrebbero fare gelare il sangue nelle vene: crisi economica salutata come una benefica opportunità, epidemia auspicata come apportatrice di un nuovo governo mondiale con tanto di polizia mondiale, vaccinazioni generalizzate (e probabilmente forzate) e fiscalità mondiale (magari con delle belle tasse per finanziare le scie chimiche?).
E certamente simili dichiarazioni conferiscono maggiore attendibilità alle segnalazioni sul fatto che negli USA siano già a buon punto i preparativi per generare un disastro innaturale cui rispondere con la legge marziale, la militarizzazione del territorio, le vaccinazioni forzate (notate questo leit-motiv ricorrente, cosa vogliono iniettarci coi vaccini, magari un agente infettivo ancora più pericoloso di quello dal quale dicono di volerci difendere? oppure un microchip sempre più miniaturizzato?). Se non li avete ancora lette, nel mio blog sono presenti due traduzioni su tale questione: prima e seconda.
E in Italia? Bene in Italia a quanto pare esistono carceri pronte ma vuote (se ne parlava alla trasmissione di Santoro un paio d'anni fa) che potrebbero essere tenute in serbo per quando dovesse scattare la situazione d'emergenza (artificialmente determinata), i disastri innaturali realizzati con la manipolazione climatica sono purtroppo sempre più frequenti (vedi quanto è successo il 22 ottobre in Sardegna) e i terremoti ...
I terremoti, già, ho espresso più volte il sospetto che la forte scossa di terremoto dell'Aprile 2009 in Abruzzo potrebbe essere stata artificialmente indotta, e non sono stato il solo. Sicuramente i terremoti artificiali potrebbero essere un ottimo mezzo attraverso il quale accelerare quel percorso verso la costruzione di un Governo Mondiale con la polizia mondiale di cui parla il francese Attali.
Già sappiamo infatti che l'uragano Katrina fu anche una ghiotta occasione per la sperimentazione sul campo della legge marziale, e sono sempre più insistenti le voci e le testimonianze di una notevole militarizzazione associata all'operazione di soccorso ai terremotati abruzzesi.
Consgilio a tutti la lettura di questa lettera dell'attore Andrea Gattinoni nella quale si parla di tutta una serie di situazioni incredibili: controlli notturni dentro le tendopoli, divieti di volantinare e di accedere ad internet e così via. Per chi ha la forza consiglio la lettura dei molti commenti sul sito originale, alcuni dei quali potrebbero essere stati scritti da disinformatori di professione che tendono a negare ogni validità alla storia; notevole è fra tutte la testimonianza del giornalista Pietro Orsatti (uno dei pochi giornalisti a denunciare sul suo blog le menzogne dell'11 settembre, anche se non ha mai parlato di scie chimiche) che conferma la realtà di quanto scritto nella lettera.
Altri articoli che narrano la crescente militarizzazione post-terremoto sono questi:
Il campo di Arischia gestito militarmente
All'Aquila proteste contro gli espropri e la militarizzazioneLa campagna 100 per 100 entra nei campi (articolo dal quale si evince come sia difficile volantinare e fare attività politcia ll'interno dei campi)
Ovviamente in alcuni degli articoli sopra citati si è scatenata un'inferocita contrapposizione molto simile a quella che si nota quando i disinformatori sono liberi di intervenire a proposito di scie chimiche, signoraggio, 11 settembre e questioni simili. Ed ancora una volta per chi volesse approfondire la questione non c'è altra scelta che leggersi tutti i commenti e farsi una propria opinione, oppure andare direttamente a L'Aquila e verificare di persona.
articolo originariamente apparso sul blog Scienzamarcia