giovedì 30 luglio 2009

Normative sulla guerra chimico-biologica

Ho tradotto la parte a mio parere più rilevante della normativa statunitense sulle sperimentazioni di agenti chimico-biologici su esseri umani (e non): Tale normativa la potete leggere per esteso a questo link, a seguire il mio commento.



TITOLO 50 - GUERRA E DIFESA NAZIONALE

CAPITOLO 32 - PROGRAMMA DI GUERRA CHIMICA E BIOLOGICA

-TITOLO-
Sezione 1520a. Restrizioni sull'uso di soggetti umani per testare agenti chimici o biologici

-STATUTO-
(a) Attività proibite
Il ministero della difesa non può condurre (direttamente o per mezzo di società con cui stipula contratti)
(1) test o esperimenti che coinvolgono l'uso di un agente chimico o biologico su una popolazione civile; o
(2) nessun altro test di un agente chimico o biologico su soggetti umani.

(b) Eccezioni
Con le restrizioni di cui alle sottosezioni (c), (d), ed (e) di questa sezione, la proibizione della sottosezione (a) di questa sezione non si applica ad un test od esperimento realizzato per uno dei seguenti scopi:
(1) Qualsiasi scopo pacifico che sia correlato ad un'attività di ricerca medica, terapeutica, farmaceutica, agricola, industriale o di ricerca.
(2) Qualsiasi scopo correlato alla protezione contro prodotti chimici tossici o armi ed agenti biologici.
(3) Qualsiasi scopo poliziesco, incluso qualsiasi scopo correlato al controllo di rivolte o disordini [ho preferito tradurre coi due termini rivolte e disordini in termine inglese riot, che è un po' generico, N.d.T.].

(c) Consenso informato richiesto
Il ministero della difesa può condurre test od esperimenti descritti nella sottosezione (b) di questa sezione solo se viene ottenuto precedentemente il consenso informato da parte di ogni soggetto umano coinvolto nel test.

(d) Notifica preventiva al Congresso
Non più tardi di 30 giorni dopo la data dell'approvazione finale da parte del ministero della difesa dei piani per qualsiasi esperimento o studio (condotto direttamente dal ministero o da società con cui esso stipula contratti) che coinvolge l'uso di soggetti umani per la sperimentazione di un agente chimico o biologico, il ministero della difesa dovrà sottoporre al Comitato per i Servizi Armati del Senato ed al al Comitato per i Servizi Armati della Camera dei Deputati un rapporto completo di tali piani, e l'esperimento o studio potrà essere condotto solo dopo la fine di un [ulteriore, N.d.T.] periodo di 30 giorni a partire dalla data in cui il rapporto viene ricevuto da tali Comitati.

(e) Definizione di "agenti biologici"
In questa sezione il termine "agente biologico" significa ogni micro-organismo (inclusi batteri, virus, funghi, rickettsie e protozoi), patogeno, o agente infettivo, e ogni componente di tali micro-organismi, patogeni o agenti infettivi (naturale, bio-ingegnerizzato o sintetizzato, qualunque sia la sua origine o il metodo con cui viene prodotto), che sia capace di causare -
(1) morte, malattia, o altre disfunzioni biologiche negli esseri umani, negli animali, nelle piante o in altri organismi viventi;
(2) deterioramento di cibo, acqua, provviste, o materiali di ogni altro tipo; o
(3) deleterie alterazioni ambientali.



Commento

Sembra evidente, a chi conosce la storia degli esperimenti condotti per quasi un secolo dall'apparato militare, che queste normative sono state disattese. E che non ci vengano a dire che queste normative sono recenti e che finalmente grazie ad esse certe barbarie non si verificano più perché ci potremmo mettere a ridere (amaramente) pensando a ciò che succede quotidianamente nei cieli.

Ma analizziamo questo incredibile (quanto sinistro) gioco di parole:

- Prima si afferma che i test di agenti chimico-biologici sono proibiti.

- Poi si specifica che ci sono (ahimé) alcune eccezioni fra le quali ricerca medica, terapeutica, farmaceutica, agricola, industriale o di ricerca, (...) protezione contro prodotti chimici tossici o armi ed agenti biologici e ... cieliegina sulla torta attività poliziesche correlate al controllo di rivolte o disordini.

Allora abbiamo capito bene: è lecito disperdere agenti biologici per proteggere le popolazioni dagli stessi (!) nonché è lecito farlo nel corso di attività poliziesche correlate al controllo di rivolte o disordini. Al di là della spaventosa ammissione (armi chimico-biologiche per reprimere disordini!), c'è da chiedersi se la diffusione di nanosensori per il controllo mentale sia da considerarsi un'attività preventiva inquadrata in tale casistica.

Ma veniamo adesso alle sottosezioni che fanni morire dalle risate (amare): per legge sarebbe necessario il consenso informato da parte di tutte le persone contaminate nel corso di tali operazioni nonché un iter burocratico di 60 giorni dalla stesura definitiva dei piani di tali operazioni e che comprende l'approvazione di due commisioni parlamentari.

Va bene, ora immaginatevi che qualcuno lassù in alto (ai vertici del potere statunitense) decida di utilizzare armi bio-chimiche per gestire delle sommosse popolari: cosa pensate che faccia, che chieda il consenso informato preventivo a chiunque verrà sottoposto all'uso di tali armi? E che ne pianifichi l'uso con 60 giorni di anticipo?

Scusate, ma non posso fare a meno di ridere ... risate amare.



Nel video qui sotto una ripresa storica: una scia chimica del 1958, un aereo ripreso mentre irrora solfuro di Zinco Cadmio durante uno dei tanti esperimenti compiuti (questa volta in Inghilterra) su milioni di cavie umane inconsapevoli; gli spruzzi con la scia on-off sono fin troppo evidenti, e la bassa quota dell'aereo mostra chiaramente che si tratta di una scia chimica. D'altronde già nel 1952 simili tecniche di irrorazione erano state disastrosamente utilizzate.

lunedì 27 luglio 2009

Incendi, voli notturni e geo-ingegneria: gli avvelenatori scatenano l'inferno sulla terra


L'Italia brucia, ma non è l'unico stato ove si sono sviluppati terrificanti incendi. Anche la Francia (ivi compresa la Corsica), la Spagna, la Turchia, la Grecia ed il Portogallo hanno subìto roghi devastanti e difficili da estinguere.

I media di regime, come sempre, non ci svelano le reali cause degli incendi che, in modo incredibilmente sincronizzato, sono divampati anche quest'anno in varie aree d'Europa. Come sempre, si addossa la responsabilità ai soliti fantomatici piromani. Quasi fa sorridere la dichiarazione secondo cui è stata ritrovata intatta una scatola di fiammiferi, che sarebbe servita da miccia, in una zona laddove è visibilmente tutto cenere e devastazione. Intanto in Francia alcuni militari sono stati visti appiccare il fuoco con alcuni razzi di segnalazione. L'identità dei responsabili è a tutt'oggi ignota. Anche in Italia, nel 2007, furono avvistati elicotteri lanciare razzi sui terreni sottostanti.

L'agronoma californiana Rosalind Peterson notava che gli incendi di questi ultimi anni sono impossibili da spegnere, poiché le piante sono cosparse di biossido di zolfo che viene diffuso con gli aerei. Sì, quelle scie in cielo non sono condensa, ma una mistura micidiale di elementi chimici e metalli come il trimetilalluminio, il bario, il biossido di zolfo, il titanio e, casualmente, sono elementi e composti dannatamente infiammabili. Che cosa avviene allora se le temperature aumentano sensibilmente (grazie anche alle emissioni elettromagnetiche) e se, magari, qualcuno e con metodi da commando, appicca il fuoco alle sterpaglie ed ai boschi? Vale la pena ricordare episodi precedenti.

Anche in quella occasione, stranamente, le immagini satellitari non furono più disponibili nei giorni successivi alla pubblicazione di un nostro articolo dedicato alla questione. Quest'anno i gestori del "MODIS Rapid Response System" (mappe satellitari ad alta risoluzione fornite da due satelliti gestiti dalla N.A.S.A.) hanno pensato bene di non correre i rischi del 2007, così hanno reso irraggiungibili i server per alcune ore, giusto il tempo necessario per rimuovere e sostituire le satellitari scomode.

Le cause di questi incendi risiedono in due fattori principali:

a) le irrorazioni aeree (a bassa ed alta quota) di prodotti infiammabili
b) le emissioni di microonde

Una volta create le condizioni idonee, intervengono squadre addestrate per scatenare l'inferno.

Intanto il programma di legittimazione delle irrorazioni prosegue, grazie anche alla provvidenziale spinta mediatica fornita dal burattino, presidente degli Stati Uniti, Barak Obama: egli ha recentemente affermato che la geoingegneria è l'unico mezzo per contrastare (sic) il "riscaldamento globale". Sulla Rete, in televisione, sulle riviste e sui quotidiani troviamo quindi articoli come questo.

**************
Pumping sulfur dioxide into the stratosphere to block the sun, brightening clouds with reflective sea salt, or fertilizing the oceans with iron are just some of the way-out schemes some scientists have proposed to fight global warming if all else fails.

This week, the American Meteorological Society issued a final version of its policy statement on geoengineering Earth’s climate system. The organization warns against the potential risks but also endorses research into the feasibility of such efforts, along with their ethical, social and political implications.

“Geoengineering will not substitute for either aggressive mitigation or proactive adaptation, but it could contribute to a comprehensive risk management strategy to slow climate change and alleviate some of its negative impacts,” the statement says.

President Barack Obama’s science advisor, physicist John Holdren, has previously said, “We have to keep geoengineering on the table...because we might get desperate enough to use it
.”
**************

Sì, avete letto bene. Si ammette tranquillamente che è necessario diffondere, con gli aerei, "sulfur dioxide", ovvero biossido di zolfo. Stupisce il fatto che si voglia ignorare l'elevato potere da "effetto atmosfera" del biossido di zolfo, decine di volte superiore al CO2. In pratica si disperdono (sì, "si disperdono" già da anni e non "si vorrebbero disperdere") biossido di zolfo[1] ed esafluoruro di zolfo[2] con la motivazione ufficiale di limitare l'effetto atmosfera, quando tale composto sortisce l'effetto contrario.

Osservate il cielo: è di un azzurro pallido, molto vicino al bianco? La luce è accecante? Il sole appare circondato da un alone opaco? Non c'è una sola nuvola? Dove sono i cumuli? Fa un caldo insopportabile e l'aria è irrespirabile? Di sera avete a volte avvertito l'inconfondibile odore della capocchia di un cerino? E' lo zolfo e badate bene che questo viene diffuso in atmosfera da anni! Il motivo? Fornire credibilità e forza alla teoria dell'effetto serra da CO2, in modo tale da promuovere l'introduzione di nuovi balzelli su chi "inquina", producendo CO2 ed indurre i politici e gli scenziati riottosi (pochi, in verità) ad adottare tecniche di geoingegneria per contrastare gli effetti indotti proprio dalla geoingegneria. E' folle? No. Dietro a questo paravento gira un fiume di denaro e si nasconde una molteplicità di interessi, sia militari sia civili. In tal modo, si potranno nel contempo legittimare le irrorazioni e si potrà disperdere praticamente di tutto in atmosfera, senza dover fornire alcuna spiegazione.

Sì, perché le persone cominciano a vedere e chiedono spiegazioni e ciò è un ostacolo rispetto ai piani, perciò, nei paesi dove esiste maggiore informazione sulle scie chimiche, gli avvelenatori sono costretti a dissimulare e questo inficia la piena efficienza del progetto. Su Francia, Italia, Grecia, Spagna, infatti, stanno concentrando le operazioni nelle ore notturne. Le satellitari mostrano fitte nebbie composte da particelle autolevitanti,[3] create ad hoc con scie chimiche di tipo non persistente (scie quindi non visibili da satellite), nebbie che si diradano durante la giornata, per poi caricarsi elettricamente con i raggi solari. Da qui la quasi totale assenza di voli diurni, non necessari con l'alta pressione, anche se questa "evoluzione" nelle tecniche di avvelenamento della biosfera risulta sempre un compromesso che ridimensiona il conseguimento di alcuni obiettivi.

Sulla Francia del Nord Ovest, la mattina del 26 luglio, la situazione appare differente, a causa di una perturbazione atlantica in arrivo durante la notte. Ecco quindi che sono state, di prima mattina, stese scie chimiche di tipo persistente a mo' di barriera per bloccare il fronte nuvoloso. Pare che ci siano riusciti.

Il nostro problema, ora, consiste nel fatto che qualcuno vuole un pretesto per attuare indisturbati ed alla luce del sole progetti di bioingegneria e bio-nanotecnologia, sulle nuove armi (al plasma e non solo), sulla disgregazione e ricomposizione molecolare (vedi bang sonici), sulle comunicazioni militari basate sulla luce laser etc.

Le operazioni di aerosol nel mondo sono rimaste sino ad ora un segreto proprio perché a condividerne interessi e scopi sono in molti. Sul carro dei militari sono salite le aziende O.G.M., le aziende farmaceutiche, i centri universitari, i governi etc. Gli interessi e gli scopi raggiungibili sono dunque innnumerevoli. Escludiamo categoricamente l'opzione "per il vostro bene" e prediligiamo l'opzione "sfoltimento della popolazione ed indebolimento psicofisico della rimanente". L'aumento vertiginoso di patologie legate ai metalli pesanti (Alzheimer, S.L.A., Parkinson, linfomi) è l'effetto voluto ed in questo modo si ottengono due risultati:

a) aumento del fatturato per le aziende farmaceutiche
b) sfoltimento della popolazione, lento, ma inesorabile.

La geoingegneria diventerà il cavallo di Troia ideale e non è lontano il giorno in cui verrà imposto un nuovo balzello per finanziare quelle stesse operazioni che, per ora, restano ancora clandestine e che sono definite nel mondo "chemtrails". In definitiva pagheremo per venire avvelenati ed un giorno, forse, dovremo invidiare coloro che non sono sopravvissuti.

"Vi sarà un giorno in cui l'uomo bianco non avrà altro cibo che le sue banconote".

Capo tribù HOPI


[1] Biossido di zolfo (SO2)

Il biossido di zolfo, o anidride solforosa (SO2), è un gas dall’odore pungente, la cui presenza in atmosfera deriva dalla combustione di prodotti organici di origine fossile contenenti zolfo, quali carbone, petrolio e derivati.
In natura l’anidride solforosa viene immessa in atmosfera al seguito delle eruzioni vulcaniche, mentre le principali sorgenti antropiche sono costituite dagli impianti per il riscaldamento e la produzione di energia alimentati a gasolio, carbone e oli combustibili. Il traffico contribuisce alle emissioni complessive di biossido di zolfo solo in minima parte.
L’esposizione a SO2 - che peraltro è un inquinante caratterizzato da una soglia di percezione molto bassa - provoca nell’uomo irritazione e lesione al tratto superiore dell’apparato respiratorio e aumenta la predisposizione a episodi infettivi acuti e cronici (tracheiti, bronchiti, ecc.). I danni alla vegetazione (maculatura fogliare e arresto della crescita) e ai materiali (corrosione) sono dovuti essenzialmente alla partecipazione di questo inquinante nella formazione delle cosiddette “piogge acide”.

[2] Esafluoruro di zolfo (SF6)

L’esafluoruro di zolfo è un gas che possiede caratteristiche dielettriche notevoli, perciò è largamente impiegato nei sistemi radar militari (es. AWACs) come medium per la propagazione delle onde.

Attualmente gli standard militari usano esafluoruro di zolfo puro, e nessuna alternativa viene proposta. L'esafluoruro di zolfo cattura efficacemente la radiazione infrarossa, e vista la sua relativa inerzia chimica, non viene rimosso velocemente dall'atmosfera terrestre. Queste proprietà lo rendono un potente gas serra.

Diversi esperimenti fanno largo uso di SF6 come gas tracciante per lo studio delle peculiarità chimico-fisiche delle nubi. Uno di questi è “Studio dell'elemento tracciante nello scambio verticale dei cumulonembi”.

[3] Da un documento del C.F.R.:

"So far, launching reflective materials into the upper stratosphere seems to be the easiest and most cost-effective option. This could be accomplished by using high-flying AIRCRAFT, naval guns, or giant balloons. The appropriate materials could include SULFATE AEROSOLS (which would be created by releasing sulfur dioxide gas), ALUMINUM OXIDE DUST, or even SELF-LEVITATING and SELF-ORIENTING designer particles engineered to migrate to the Polar Regions and remain in place for LONG PERIODS".


Un particolare ringraziamento va al nostro amico Arturo, per la ricerca bibliografica.




Fonte: www.tankerenemy.com

giovedì 23 luglio 2009

Scie chimiche a intermittenza

Abbiamo più volte avuto occasione di osservare, da quando osserviamo il cielo ed in particolare gli aerei tossici, un fenomeno curioso che impone una serie di domande e riflessioni: il rilascio di scie persistenti ad intermittenza.
Per fortuna c'è già chi ha documentato il fenomeno in modo molto esaustivo e che non finirò mai di ringraziare.
Giusto questa mattina (mi è capitato di riprendere (con i miei mezzi senza pretese) un aereo che rilasciava scie persistenti in questo modo bizzarro, per cui l'ho immortalato.
La risoluzione non è il massimo, ma è abbastanza per capire di cosa si tratta e per porsi delle domande, senza sforzo, con la mente libera da ogni pensiero.
Com'è possibile che un aereo rilasci scie (piu' o meno persistenti) ad intermittenza?
Piu' in generale, com'è possibile, anche ammettendo che un aereo ben visibile ad occhio nudo (e dunque ben al di sotto dei 9.000 metri di quota, indispensabili alla formazione delle contrails secondo la N.A.S.A.) possa rilasciare contrails, che esse siano non persistenti, persistenti, persistenti ad intermittenza, non persistenti ad intermittenza, a spina di pesce, a pettine, etc?!?
Rimanendo però sulla questione dell'intermittenza, risulta davvero poco credibile che queste siano normali scie di condensa, che ricordiamo essere un fenomeno molto raro da osservarsi, tantomeno ad occhio nudo.
Mi era sembrato però di ricordare che nell'ambiente dei disinformatori, qualcuno aveva avuto il coraggio e la faccia tosta di giustificare l'intermittenza delle chemtrails (contrails secondo loro) con la presenza di micro-correnti-ascensionali di aria calda che, alzando la temperatura in quello specifico spazio aereo, impedivano di fatto la formazione della scia di condensa, creando l'effetto appunto "a intermittenza".
Ma che ci facciano il piacere!!!
Dunque, dovremmo credere che esistano dei flussi d'aria a sè stanti, paralleli tra loro e distanti poche decine di metri tra loro?
Ma generati da che?
Sembrerebbe che i fenomeni paranormali esistano solo quando fanno piu' comodo. Solo per loro.
E per fortuna che il loro motto era "La parola agli esperti", oppure "dimostralo o taci".
Tirèm innànz.

Buona visione...

domenica 19 luglio 2009

Aerei chimici atterrano a Linate: la conferma che ci aspettavamo

Oggi, 19 Luglio 2009, sono rientrato da una breve vacanza in Lucania.
Una settimana "lontano da tutto" mi ha fatto proprio bene, però devo ammettere che, in pochi giorni, di cose ne succedono eh!?
Anzi, talvolta bastano solo 24 ore.

Mentre mi leggo gli arretrati (mi ci vorranno giorni), tengo un occhio (anzi un orecchio) fuori dalla finestra e guarda chi si vede di buona mattina, un quarto d'ora prima delle 08:00 proprio vicino a casa mia...


E' evidente che l'aereo è in fase di atterraggio (osservare il carrello), ma...per carità, abitando in zona Linate...tutto normale.
O quasi.
Un caro amico mi suggerisce che stamattina ho avuto un bel colpo di fortuna, dato che avrei beccato uno degli aerei della classe MD-80/81 di rientro da una missione di aerosol clandestino.
Ipotesi probabile, in quanto l'aereo risulta essere privo di coccarde e tantomeno di contrassegni.
Inoltre è molto simile a quello che questo caro amico riprende sovente sciare sopra il suo quartiere, come dimostrato nel seguente video.



Ma io non sono ancora del tutto convinto.
Voglio vederci piu' chiaro, cercare una controprova.

Vado sul sito della SEA.
Ricerca Volo per: arrivi Milano Linate, dalle 04:00 alle 08:00 del 19 Luglio 2009.



Ecco il risultato:


Dato che l'aereo aveva già fuori il carrello ed io l'ho fotografato intorno alle 07:45, appare evidente che per pensare che in questa foto sia tutto NORMALE, dovremmo credere che questo aereo fantasma appartenga alla compagnia Meridiana-Eurofly. Sarebbe, e sottolineo il condizionale, l'unica soluzione plausibile.
Pero: vi sembra possibile che un volo Meridiana-Eurofly solchi i cieli d'Europa privo di ogni tipo di contrassegno di riconoscimento?

Devo confessare che, quando l'ho visto, per un attimo non ho voluto crederci!
Ma solo per un attimo...dato che li stavo aspettando al varco...mi ero insospettito qualche notte fa, prima della mia partenza, assistendo al rientro (verso le 02.30 di notte) di un aereo completamente bianco che aveva fatto vacillare il mio (errato a questo punto) convincimento che gli aerei tossici non potessero decollare ed atterrare PERSINO SU LINATE.

Il mio bias di conferma, in questo caso, mi aveva portato a credere che i decolli e gli atterraggi di questo tipo di operazioni (che oramai sono totalmente PALESI) avvenissero solamente presso aeroporti militari.

Però dopo vari indizi, ma soprattutto dopo le innumerevoli sorprese a cui ci siamo abituati, ho aspettato che la notte successiva, puntuale come un orologio svizzero, si verificasse l'ennesimo passaggio, sempre notturno (02:30 circa). Questa volta documentato.
Anche se alla meno peggio.
Purtroppo non sono finanziato da nessun ministero o apparato statale, anche se annovero il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano (che ringrazio, ovviamente per la visita) tra i miei fedelissimi lettori, come posso dimostrare con questa diapositiva.


So di per certo, tra l'altro, che a Lui non farebbe affatto piacere (questioni di privacy, come saprete) che io produca prova documentale dell'affetto e la stima che il Presidente mi dimostra con le sue visite pressochè quotidiane, dunque eviterò di farlo.

A proposito, approfitto per fare una domanda al Presidente:
Presidente che ne direbbe, visto che da anni state riformando di brutto la scuola, di aggiungere ai programmi della scuola dell'obbligo la vera storia dell'uomo che ha inventato il TERZO MILLENNIO?

Ma torniamo a noi.
Come volevasi dimostrare, decolli ed atterraggi di aerei clandestini avvengono: o molto tardi la notte o molto presto la mattina, anche se in giornate come questa, una domenica di mezza estate, credo ci si possa aspettare veramente di tutto.
Anche atterraggi dello stesso aereo bianco con i motori rossi, magari all'ora di pranzo. (12:30)

D'altronde, per meglio nascondere una qualsivoglia cosa, spesso è piu' conveniente metterla in bella vista e rischiare (si rischia poco, dopo quasi 30 anni di televisione commerciale in regime di monopolio di concessione di pubblicità e utilizzo di tecniche assai poco morali per assicurarsi la fedeltà del teleaspettatore) che affannarsi a nasconderla.
Tra l'altro, nessuno potrà certo negare che se io fossi stato davanti al televisore non avrei mai potuto fotografare quell'aereo e nemmeno accorgermi di un suo secondo atterraggio alle 12:30, sempre di oggi...o forse, pur vedendolo, nemmeno avrebbe destato la mia curiosità.

Dunque, bel colpo!
Tutto ciò dimostra, una volta di più, che i responsabili di questo avvelenamento di massa utilizzano anche gli scali civili e che quindi anche i controllori di volo non possono non sapere.

Ps: piccolo aggiornamento per i poveracci.


Questo
, semmai, è un Meridiana.

martedì 14 luglio 2009

OGGI SCIOPERO

Adesione all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana.

sabato 11 luglio 2009

La volontaria neutralizzazione delle perturbazioni



Nei manuali di meteorologia viene ripetuto più volte: "Le scie di condensa possono, in taluni casi, ingrossare le nuvole, fino a facilitare le precipitazioni". Si deve ricordare che, almeno in minima parte, le contrails - quelle vere - forniscono un lieve contributo ad incrementare l'umidità atmosferica.

Se vogliamo attenerci a quanto ci viene mendacemente spiegato dagli organi ufficiali nonché dagli stessi disinformatori, le scie di condensa si formano grazie al notevole apporto di umidità in uscita dai gas di scarico dei jet. Questo provocherebbe, secondo la teoria ufficiale, la formazione di una scia di condensa anche in completa assenza di umidità relativa in atmosfera. Sappiamo che non è così, in quanto una scia di condensazione, secondo gli studi originali di F.A.A., N.A.S.A., U.S.A.F., E.S.A., si forma a quote superiori agli 8/9.000 metri, a temperature inferiori ai -42° Celsius e con valori di umidità relativa superiori al 70%. [1]

La totalità dei velivoli che noi cittadini possiamo avvistare e distinguere nei dettagli da terra è costituita da aerei militari che volano a quote comprese tra i 1.500 metri (a volte anche meno) ed i 5.600 metri circa. E' impossibile distinguere nei particolari o udire distintamente aeroplani che incrociano alle altitudini tipiche degli aerei di linea! Questi elementi obiettivi inducono a dubitare delle spiegazioni ufficiali, poiché tali apparecchi emettono scie (persistenti e non) che non si dovrebbero assolutamente nemmeno formare, dati i fattori fisici esistenti. Sono scie artificiali che oscurano il sole, creando una sottile patina artificiale tra noi e gli strati superiori dell'atmosfera. Com'è possibile che si formi la condensa, se questi aeroplani volano a quote di gran lunga inferiori agli 8.000 metri e quindi a temperature (vedi d'estate) spesso superiori allo zero termico? [2] La condensa non si può formare al di sopra dello zero termico e tanto meno può creare "tappeti" artificiali che si sostituiscono alle nubi naturali! [3] A riprova del fatto che siamo di fronte (per lo meno per i velivoli che abbiamo modo di avvistare da terra) ad aerei militari, rammentiamo il dato non confutabile che i velivoli militari hanno quote loro assegnate comprese tra i 1.200 metri circa ed i 6.000 metri circa.


La sistematica distruzione delle formazioni nuvolose

Ad un'attenta osservazione notiamo, invece, che queste scie che evidentemente non sono composte da vapore acqueo, esercitano un'azione del tutto opposta a quella dichiarata nei manuali che illustrano il fenomeno della condensazione degli scarichi degli aeroplani. Queste formazioni CHIMICHE tendono a distruggere le formazioni nuvolose, sostituendosi completamente ad esse, come già spiegato. Il loro effetto è esattamente l'opposto di quanto ci viene ufficialmente ammannito: dissolvono le nuvole! La conclusione logica è che queste scie non sono composte da vapore acqueo, ma, come confermato dalle analisi delle acque piovane, del suolo e di ortaggi, in gran parte da trimetilalluminio e bario, notoriamente elementi igroscopici. Il trimetilalluminio, in special modo, ha la caratteristica precipua di acquisire volume a contatto con l'ossigeno, catturando via via l'umidità. Ciò è palesato dal fatto che l'umidità relativa crolla letteralmente alle quote di irrorazione e cala in modo sensibile anche al livello del mare nelle aree sottoposte alle attività clandestine di aerosol. Lo si può verificare grazie alle radiosonde, ma si può anche averne la conferma, tenendo sotto controllo i valori di una stazione meteorologica elettronica portatile. Basteranno soli trenta minuti, in molti casi, per vedere precipitare l'umidità relativa anche del 30% dall'inizio dei passaggi dei tankers sulla zona di osservazione.

E' solo condensa?



[1] "L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e quindi la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente". [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) - 2006 – pag. 86]

"L'espansione delle scie di condensa nonché la loro persistenza dovrebbe essere subordinata (secondo quanto affermato dalla N.A.S.A.) alla sovrassaturazione rispetto al
ghiaccio con valori superiori al 150%. Se, infatti, per la formazione della scia può valere la nucleazione eterogenea, non così è per l'espansione: il particolato è troppo esiguo per sostenere una nuvola enorme e si ricade dunque nella nucleazione omogenea. La persistenza è semplicemente un congelamento della scia in un equilibrio fra sublimazione e brinamento. Non così l'espansione, che implica la formazione continuativa di cristalli di ghiaccio".

Lo stesso Maggiore Guido Guidi afferma (ospite della trasmissione Geo & Geo), sebbene
anch'egli segua le direttive tese a disinformare un pubblico non attento: "Le scie si vedono quando c'è molta umidità negli strati dell'atmosfera, ovvero quando questa umidità sta arrivando accompagnata da aria abbastanza calda e quindi questa umidità concentrata negli strati più alti dell'atmosfera condensa al momento del passaggio dell'aeroplano, che è un elemento perturbante per i gas di scarico che rilascia, ma anche per il fatto stesso di perturbare la situazione di tranquillità, di equilibrio dell'atmosfera e quindi dare la possibilità a questa umidità di condensare e quindi di essere visibile. Se questa umidità è in aumento, se è molto consistente il contributo di umidità, le scie tendono a divenire sempre più larghe e noi usiamo dire che tendono a divenire persistenti nel cielo e quindi anche a dar luogo a nuvolosità".

[2] La temperatura cala di circa 6,6° Celsius ad ogni chilometro di altitudine rispetto al livello del mare. Ciò significa che se nel periodo estivo si rilevano, ad esempio, 35° Celsius a quota zero, si registreranno +21,8° C a 2000 metri e -17,8° C ad 8.000 metri. Siamo ben lontani dai -42° Celsius sotto zero! Questi paramentri, come si vede, non sono idonei alla formazione delle scie di condensa.

[3] La stessa N.A.S.A., fonte ritenuta attendibile dagli assertori della teoria delle scie di condensa, dichiara che affinché si raggiungano le condizioni per la persistenza di una contrail, è necessario che si verifichino condizioni di sovrassaturazione rispetto al ghiaccio di molto superiori al 100% se non prossime al 150%!


Link correlati:

- Menzogne persistenti su Milano
- Scie chimiche: la distruzione dei cumuli. Metodologie e motivazioni
- Irrorazioni chimico-biologiche a bassa quota: la testimonianza di un fisico
- Scie chimiche: un disinformatore involontariamente confuta la teoria delle scie persistenti
- Non vedo, non sento, ma sparlo



NOTA di servizio destinata ai disinformatori

Le immagini riproposte in questo articolo (e già presenti in passate pubblicazioni), relative alle radiosonde e che avete fatto rimuovere dai server Imageshack, sono state reimmesse su altro server da noi gestito. Ogni vostro inutile tentativo di occultare dati e verità oggettive, verrà da noi contrastato con ogni mezzo lecito.

giovedì 9 luglio 2009

Attacco all'informazione

Recenti fatti ed acquisizioni ci inducono a pensare che la disinformazione stia preparando un attacco contro il Comitato Tanker Enemy, evitando, però, di sfiorare la questione "scie chimiche", ma appigliandosi a cavilli del ginepraio normativo. E' quindi possibile che qualcuno decida di ricorrere a calunnie, ad insinuazioni e ad accuse del tutto pretestuose, pur di bloccare la divulgazione sulle scie chimiche. Qualsiasi eventuale azione contro il Comitato Tanker Enemy, nella forma di sabotaggio del blog o di iniziative "legali" contro i suoi rappresentanti dovrà essere interpretata come un pretesto per censurare l'informazione. Qualsiasi eventuale misura, dichiarazione ed addebito ai danni del Comitato e dei suoi esponenti sarà una plateale scusa volta a criminalizzare la libertà di espressione e di ricerca.


Ecco come lo Stato impiega alcuni operatori appartenenti alle forze dell'ordine. Clicca qui.




Fonte: Tanker Enemy

domenica 5 luglio 2009

L'influenza della filosofia Vedica nella comprensione della Free Energy da parte di Nikola Tesla


La prima cosa da capire a proposito dell’etere è la sua assoluta continuità.
Un pesce che abita le profondità del mare non ha probabilmente modo di apprendere l’esistenza dell’acqua poiché in essa è uniformemente immerso: questa è la nostra condizione in relazione all’etere.

Sir Oliver Lodge, Ether and Reality (Etere e Realtà)


di Toby Grotz

THEORETICAL ELECTROMAGNETIC STUDIES AND LEARNING ASSOCIATION, INC.
760 PRAIRIE AVENUE
CRAIG, COLORADO 81625
(970) 824-6834

Nikola Tesla usava l’antica terminologia sanscrita per descrivere i fenomeni naturali. Nel 1891 Tesla descrisse l’universo come un sistema cinetico pieno di energia che poteva essere catturata in qualsiasi punto.
Negli anni a seguire le idee di Tesla furono molto influenzate dagli insegnamenti di Swami Vivekananda. Swami Vivekananda fu il primo di una serie di maestri orientali di yoga che portarono la filosofia e la religione vedica nel mondo occidentale.
Dopo aver incontrato Swami e continuato gli studi sulla visione orientale dei meccanismi che guidano il mondo materiale, Tesla cominciò a usare i termini sanscriti Akasha, Prana e il concetto di un etere luminifero per descrivere la fonte, l’esistenza e la costruzione della materia.
Questo documento traccerà lo sviluppo delle conoscenze di Tesla in relazione alla Scienza vedica, la sua corrispondenza con Lord Kelvin riguardo tali materie, e i rapporti tra Tesla e Walter Russell e altri scienziati di fine secolo in merito alla comprensione avanzata della fisica.

Finalmente, dopo essere stato oscurato per molti anni, l’autore descrive ciò che lui ritiene essere il requisito per per i sistemi di energia libera immaginati da Tesla .


LA PRIMA DESCRIZIONE DI UNIVERSO FISICO DI TESLA

Entro il 1891 Nikola Tesla aveva inventato molti dispositivi utili, tra cui: un sistema di illuminazione ad arco (1886), il motore a corrente alternata, sistemi di generazione e trasmissione di energia (1888), sistemi di conversione e distribuzione elettrica tramite scariche oscillatorie (1889) e un generatore di correnti ad alta frequenza (1890).
Il brevetto più famoso ruota intorno a un’ispirazione avuta durante una passeggiata con un amico in un parco di Budapest. Mentre osservava il tramonto, Tesla immaginò come i campi elettromagnetici rotanti potessero essere usati in un nuovo tipo di motore elettrico. Tale ispirazione portò al celebre sistema di distribuzione di energia a corrente alternata. Tuttavia, nel 1891, Tesla brevettò quella che un giorno potrebbe diventare la sua invenzione più famosa: è la base per la trasmissione senza fili di energia elettrica ed è conosciuta come “Trasformatore a bobina di Tesla”. Nel 1891 Tesla disse quanto segue durante un discorso davanti all’Istituto Americano di Ingegneri Elettrici (IEEE):

Tra molte generazioni, le nostre macchine saranno guidate da un’energia ricavabile in qualsiasi punto dell’universo. Questa idea non è una novità…la troviamo nel piacevole mito di Anteo, che ricava energia dalla terra; la troviamo nelle speculazioni di uno dei nostri favolosi matematici... l’energia si trova in tutto lo spazio... Questa energia è statica o cinetica? se è statica, le nostre sono vane speranze; se è cinetica – e sappiamo per certo che è così - allora si tratta solo di sapere quando l’uomo riuscirà ad attaccare le proprie macchine agli ingranaggi della natura. [1]


Questa descrizione dei meccanismi fisici dell’universo fu data prima che Tesla acquisisse familiarità con la scienza vedica orientale di India, Tibet e Nepal. Tale scienza venne diffusa negli USA e in Occidente durante i tre anni di visita di Swami Vivekananda.


SCIENZA VEDICA E SWAMI VIVEKANANDA

I Veda sono una collezione di scritture consistenti in inni, preghiere, miti, racconti storici, dissertazioni scientifiche e sulla natura della realtà. Tali scritti risalgono almeno a 5000 anni fa. La natura della materia, l’antimateria e la composizione della struttura atomica sono tutti descritti nei Veda. Il linguaggio dei Veda è il Sanscrito, la cui origine non è completamente compresa. Gli studiosi occidentali suggeriscono che fu portato nelle aree dell’ Himalaya e da lì in India attraverso le migrazioni della cultura Ariana. Paramahansa Yogananda e altri storici tuttavia non sono d’accordo con questa teoria e affermano che non vi è prova in India che dimostri tali ipotesi. [2]

Ci sono parole in Sanscrito che descrivono concetti totalmente estranei alla cultura occidentale. Parole singole possono richiedere un intero paragrafo di traduzione in lingua inglese. Avendo studiato il Sanscrito per un breve periodo negli ultimi anni 70, questo autore ha pensato che l’uso della terminologia vedica da parte di Tesla potesse essere una chiave per capire il suo concetto di elettromagnetismo e della natura dell’universo. Dove Tesla apprese i concetti Vedici e la terminologia sanscrita? Le famose biografie di Cheney, Hunt e Draper, e O'Neil [3,4,5] non accennano alla conoscenza del Sancrito di Tesla. Tuttavia, O'Neal include il seguente estratto tratto da un articolo mai pubblicato chiamato “Le grandi conquiste dell’Uomo”:

...nell’essere completamente sviluppato, l’uomo, si manifesta un desiderio misterioso, imperscrutabile e irresistibile: imitare la natura, creare, far funzionare lui stesso le meraviglie che percepisce...molto tempo fa l’uomo riconobbe che tutta la materia percettibile deriva da una sostanza primaria, senza densità oltre ogni concezione, la quale riempie tutto lo spazio, l’Akasha o etere luminifero, il quale è gestito dal Prana che offre la vita, o forza creativa, che porta all’esistenza, in cicli infiniti, tutte le cose e tutti i fenomeni.
La sostanza primaria, gettata in vortici infinitesimali di velocità prodigiosa, diventa materia grezza; quando la forza si placa, il movimento cessa e la materia scompare, tornando alla sostanza primaria.


Secondo Leland Anderson, l’articolo fu scritto il 13 maggio 1907. Anderson affermò anche che grazie alla conoscenza di Swami Vivekananda Tesla avrebbe potuto entrare in contatto con la terminologia Sanscrita e che John Dobson della San Francisco Sidewalk Astronomers Association avesse fatto ricerche su tale collegamento. [6]

Swami Vivekananda nacque a Calcutta, India nel 1863. Fu ispirato dal suo maestro, Ramakrishna a servire gli uomini come manifestazioni di Dio. Nel 1893 Swami Vivekananda cominciò un tour dell’occidente partecipando al “Parliament of Religions” a Chicago. Per tre anni Vivekananda viaggiò in USA ed Europa e incontrò molti scienziati famosi tra cui Lord Kelvin e Nikola Tesla. [7]

Secondo Swami Nikhilananda, Nikola Tesla, il più grande scienziato che si è specializzato nel campo dell’elettricità, fu molto colpito da Swami, dalla sua spiegazione della cosmogonia Samkhya e dalla teoria dei Cicli data dagli Indù. Fu particolarmente colpito dalle somiglianze tra la teoria Samkhya sulla materia e sull’energia e quella della fisica moderna. Swami incontrò a New York Sir William Thompson, poi Lord Kelvin e il Professor Helmholtz, due rappresentati leader della scienza occidentale. Sarah Bernhardt, la famosa attrice, fece un’intervista con Swami e ne ammirò gli insegnamenti.[8]

Fu probabilmente durante una festa data da Sarah Bernhardt che Nikola Tesla incontrò Swami Vivekananda[9] per la prima volta. Sarah Bernhardt stava recitando la parte di 'Iziel' nell’omonima opera. Era una versione francese sulla vita di Bhudda. L’attrice notò Swami Vivekananda tra il pubblico e organizzò un incontro a cui partecipò anche Nikola Tesla.
In una lettera a un amico del 13/2/1986, Swami Vivekananda scrisse quanto segue;

...Tesla è stato affascinato dal Prana del Vedanta, dall’Akasha e dai Kalpa, le quali sono a suo avviso le uniche teorie che la scienza moderna può prendere in considerazione...Mister Tesla pensa di poter dimostrare che matematicamente forza e materia sono riducibili a energia potenziale. Lo vedrò la prossima settimana per assistere a tale dimostrazione matematica. [10]


Swami Vivekananda sperava che Tesla sarebbe stato in grado di dimostrare che ciò che chiamiamo materia è semplicemente energia potenziale poiché ciò avvicinerebbe gli insegnamenti vedici alla scienza moderna.
Swami capì che

"In tal caso, la cosmologia del Vedanta [sarebbe stata] basata sulle più sicure basi."


L’armonia tra teorie del Vedanta e scienza occidentale fu spiegata con il seguente diagramma;


BRAHMAN = L’ASSOLUTO

MAHAT O ISHVARA = ENERGIA CREATIVA PRIMORDIALE

+---------+ +---------+
PRANA E AKASHA = ENERGIA E MATERIA


Tesla capì la terminologia e la filosofia sancrita e che queste erano utili per spiegare i meccanismi fisici dell’universo come lui li vedeva. Sarebbe utile a coloro che tentano di capire la scienza che sta dietro le invenzioni di Nikola Tesla studiare la filosofia vedica e sanscrita.

Sembra che Tesla non riuscì a dimostrare l’identità tra energia e materia. Se ci fosse riuscito, sicuramente Swami Vivekananda lo avrebbe annotato. La prova matematica del principio in questione arrivò circa 10 anni dopo quando Albert Einstein pubblicò il documento sulla relatività. Ciò che era conosciuto in Oriente da 5000 anni fu quindi reso noto anche all’Occidente.

Brahman viene definito come il solo spirito impersonale auto-esistente; l’Essenza Divina, da cui emanano tutte le cose, dalla quale esse sono sostenute e alla quale esse ritornano. Ciò è molto simile al concetto del Grande Spirito delle culture dei Nativi d’America. Ishvara è il Sovrano Supremo; la concezione più alta dell’Assoluto, il quale va oltre ogni pensiero. Mahat significa letteralmente “il Grande” e viene anche interpretato con il significato di mente universale o intelligenza cosmica. Prana significa energia (solitamente tradotto come forza vitale) e Akasha significa materia (solitamente tradotto come etere).
Dobson sottolinea che le traduzioni più comuni di Akasha e Prana non sono completamente esatte, ma che Tesla ne comprese il reale significato.

L’incontrò con Swami Vivekananda stimolò molto l’interesse di Nikola Tesla per la Scienza orientale. Durante una lezione in India Swami disse:

"Mi è stato detto da alcune tra le menti scientifiche migliori di questo tempo quanto siano meravigliosamente razionali le conclusioni dei Vedanta. Conosco personalmente uno di loro, che quasi non ha tempo per mangiare e uscire dal proprio laboratorio ma che mai si perdebrebbe le mie lezioni sul Vedanta perché, come lui dice, esse sono così scientifiche, si armonizzano così bene con le aspirazioni del tempo e con le conclusioni a cui la scienza sta attualmente giungendo".[11]


TESLA E LORD KELVIN

William S. Thompson è stato uno degli ingegneri e scienziati più importanti del 1800. Sviluppò analogie tra il calore e l’elettricità e il suo lavoro influenza le teorie sviluppate da James Clerk Maxwell, uno dei fondatori della teoria elettromagnetica. Thompson fece da supervisore nella sistemazione del Cavo Trans Oceanico e grazie a quell’opera gli fu data l’onorificenza di “Lord Kelvin”. Kelvin aveva sostenuto le teorie di Tesla e il sistema di trasmissione wireless di energia elettrica..[12]

Tesla continuò a studiare la filosofia indù e vedica per qualche anno, come indicato nella seguente lettera scrittagli da Lord Kevin.


15, Eaton Place
London, S.W.
May 20, 1902
Caro Tesla,

Non so come ringraziarti per la tua lettera del 10 maggio che ho trovato nella mia cassetta sul Lucania e per i libri che mi ha spedito: -"Il Tempio sepolto", "Il Vangelo di Bhudda", "Les Grands Inities", l’edizione di Rossetti di "Casa di Vita" e il Century Magazine del giugno 1900 con le fotografie a pag. 176, 187, 190, 191, 192, ricche di lezioni emozionanti.

Abbiamo fatto una bella traversata dell’Atlantico, la più bella che abbia mai fatto. Ho tentato, senza successo, di trovare qualcosa di definito in relazione alle funzioni dell’etere rispetto al semplice e antico magnetismo. A tal proposito ho dato istruzioni al Sig. Macmillan di inviarti a Waldorf una copia del mio libro (Collection of Separate Papers) sull’Elettrostatica e il Magnetismo. Sarò felice se la accetterai come piccolo segno della mia gratitudine per la tua gentilezza. Forse troverai qualcosa di interessante negli articoli sull’elettricità atmosferica.

Con affetto
Kelvin
Grazie anche per I bellissimi fiori
[13]

TESLA E RUSSEL

Walter Russell fu un artista, scultore, scrittore e scienziato tra i più affermati del secolo.
La sua tabella periodica degli elementi predisse accuratamente la locazione e le caratteristiche dei Quattro elementi anni prima della loro scoperta in laboratorio. I 4 elementi sono: Deuterio, Trizio, Neptunio e Plutonio. Pare che Russell entrò in uno stato di consapevolezza intensa dopo essere stato colpito da un fulmine. Cominciò a fare disegni e a scrivere su fondamenti della natura e la composizione dell’universo fisico; la famiglia consultò un medico per verificare se Russell dovesse essere ricoverato in un istituto d’igiene mentale. Il dottore, vedendo i risultati delle settimane di lavoro di Russell, dichiarò di non sapere cosa Russell stesse facendo ma che egli non era pazzo.

Sebbene non sia stato ancora stabilito il momento esatto e l’occasione del loro incontro, Nikola Tesla e Walter Russell si incontrarono e discussero delle loro rispettive teorie cosmologiche..[14]
Tesla riconobbe la saggezza e il potere dell’insegnamento di Russell e lo esortò a rinchiudere le sue conoscenze in cassaforte per 1000 anni, fino a quando l’umanità fosse stata pronta.[15]


PERCHE’ L’ENERGIA LIBERA NON è ANCORA ARRIVATA: COMMENTI, POSSIBILITA’ E IMPLICAZIONI SOCIO-ECONOMICHE

Sebbene Tesla non accettasse molti dei concetti sulla relatività e la teoria quantistica e non riuscì mai a collegare materia ed energia, riconobbe la possibilità di energia libera e illimitata come dimostrato dalla seguente affermazione.

L’uomo può controllare il più grandioso e impressionante processo naturale ?...Se potesse farlo, avrebbe poteri quasi illimitati e soprannaturali ... Potrebbe far scontrare aeroplani e produrre soli e stele, calore e luce. Potrebbe creare e sviluppare la vita in tutte le sue infinite forme …Tali poteri lo porrebbero accanto al suo creatore, gli farebbero compiere il suo destino ultimo.[16]

Notiamo che Tesla sta ponendo una domanda, speculando, cercando una risposta. Se Tesla avesse sviluppato fonti di energia libera e appreso come manipolare lo spazio, il tempo e la gravità durante i suoi anni di maggiore rilevanza pubblica e produttività (fino al 1920), avrebbe avuto le risposte a tali domande.

L’invenzione meno capita di Tesla è conosciuta con il nome di "Raggio Mortale"; era semplicemente un’arma a raggio di particelle che Tesla propose nel 1937 e fu fabbricata sotto contratto con Alcoa Aluminum e il governo inglese e italiano. [17] Tale arma usava tecniche di propulsione elettrostatica. Armi di questo tipo sono attualmente sviluppate dalla Strategic Defense Initiative Organization (SDIO) e dal Strategic Defense Command dell’esercito americano. [18]

Quindi l’umanità non ha ancora catturato l’infinita energia dell’universo come immaginato da Nikola Tesla. La domanda rimane: perché no?

Dispositive di energia libera, se fattibili, non sono microcircuiti più piccoli o più veloci, né trappole per topi più grandi ed efficienti. Si tratta di una tecnologia che potrebbe rivoluzionare lo status quo socio-economico della terra. In questo momento la torta è divisa in maniera non equa. Un quarto della popolazione della terra, il terzo pianeta a partire dal sole, consuma tre quarti dell’output annuale delle risorse. Come si può facilmente dedurre da un breve studio degli affari mondiali, ci sono circa 3 miliardi di persone che ne hanno abbastanza di questa situazione. Ci sono guerre, fame e conflitti in ogni angolo del pianeta. Che fare?

L’astronave Terra ha bisogno di un piano di volo.

O dividiamo meglio la torta, oppure facciamo una torta più grande. La prima opzione richiede che il nostro standard di vita si abbassi, affinché quello del terzo mondo si alzi.
La seconda opzione ci permette di mantenere il nostro standard di vita e aiutare ad alzare quello dei paesi meno privilegiati.

Dobbiamo fare questo. È il nostro destino, la nostra responsabilità, il nostro esame finale.

30.000 persone muoiono di fame ogni giorno su questo pianeta, la maggior parte sono bambini. Le nazioni si combattono, la Guerra fa parte delle nostre vite. Cosa guida l’economia nel mondo occidentale e ci permette di avere alta standard di vita, una vita di agi se paragonata a quella dei nostri vicini a sud di quella linea immaginaria chiamata confine? Molte risposte possono essere date: sociali, politiche e spirituali. Sappiamo che lo standard di vita di una nazione è direttamente collegato al consumo di energia.

L’energia guida le economie delle nazioni e l’obiettivo di Tesla era di rendere l’energia elettrica equamente disponibile a tutte le persone in ogni luogo della terra. Tesla continuò a promuovere il suo progetto di energia senza fili durante le interviste che diede in occasione del suo compleanno ancora nel 1940.[19]
L’energia elettrica permette l’elaborazione delle materie prime direttamente sul posto. L’energia elettrica può portare l’acqua dai pozzi alle aree colpite da siccità. L’energia elettrica offerta ad aree povere del pianeta può ingrandire la torta, può aiutare a portare la necessaria uguaglianza economica che è nostro diritto sin dalla nascita.

Perché l’energia non è stata resa disponibile a tutti i popoli e nazioni? Perché non sono stati realizzati I tanto propagandati dispositivi di energia libera descritti da Tom Bearden, John Bedini, Bruce DePalma e altri?
Forse perché “le cose facili raramente vengono realizzate per la stessa ragione per cui le cose impossibili sono compiute raramente: nessuno pagherà per qualcosa che viene ritenuto facile o impossibile ”.[20] Forse perchè quando si parla di energia ciò implica più di quanto ci si possa immaginare.
Stiamo parlando di energia personale, nazionale, planetaria, energia Karmica e dell’energia dell’amore.

I saggi dicono che per godere dell’energia dobbiamo lasciare andare l’energia, per superare noi stessi. Quale esempio l’autore può descrivere una delle sue esperienze recenti. Dopo un simposio di successo in occasione dei 100 anni dall’arrivo di Nikola Tesla negli USA [21], una corporazione no-profit, 501(c)(3), è stata creata specificatamente per incoraggiare e perseguire la ricerca sulle invenzioni e le scoperte di Nikola Tesla. Due anni più tardi, dopo un secondo simposio, alcuni membri fondatori hanno richiesto al consiglio d’amministrazione di validare l’affermazione di Tesla secondo cui era possibile la trasmissione di energia wireless. I membri del consiglio hanno suggerito di ottenere il permesso dalla FCC, di depositare una dichiarazione di impatto ambientale presso l’EPA e di formare una propria corporazione no-profit. E’ stato anche deciso che poiché non c’era alcuna procedura per coprire la ricerca, l’organizzazione non poteva essere coinvolta.

Un altro obiettivo dell’organizzazione era stato quello di fondare un museo che si sarebbe dovuto chiamare “Nikola Tesla Museum of Science and Technology”. Pensammo che poiché ogni anno vengono dati 60-70 miliardi di dollari a organizzazioni no profit, ci fossero buone possibilità che l’organizzazione potesse ottenere i fondi, per il museo o per la ricerca.
Pensammo che:

"poiché solo il 16% dei musei di questo paese sono musei scientifici, il museo in onore di Nikola Tesla aiuterà a informare il pubblico nei settori della tecnologia. Con la necessità di rinnovamento economico dell’industria in Colorado, il 1986 è il momento per iniziare a supportare l’istruzione scientifica della nostra regione. Con le statistiche attuali che mostrano che gli USA sono indietro dal punto di vista tecnologico, lo sforzo di educare il pubblico sta diventando sempre più importante e l’ondata di consapevolezza pubblica delle invenzioni di Nikola Tesla fanno sì che egli possa dare il nome a un museo scientifico e tecnologico." [23]

Il consiglio rimandò la discussione della nostra proposta a tempo indefinito.

Cos’era successo? Delle 15-20 persone che avevano dato inizio all’organizzazione, solo 4 rimasero parte dell’organo governativo. Tre di quei membri erano contrari alla ricerca. La mente comune del consiglio di amministrazione era diventata l’antitesi dello slancio che Tesla aveva conquistato in vita. A differenza dell’inventore e uomo d’affari indipendente, il consiglio era ormai composto da membri burocrati per società della classifica “Fortune 500”. Tesla era vegetariano, i membri del consiglio no. Tesla non chiedeva il permesso per essere inventivo e iniziare nuove avventure, mentre il consiglio aveva bisogno di permessi dall’alto. Le dicotomie erano infinite.

Le visioni di Tesla sono state ritardate per 89 anni. I litigi cominciarono con Thomas Edison, J.P. Morgan e lo stesso Nikola Tesla.[24]
Tutto continua oggi.
Forse la ragione del ritardo nella trasmissione di energia senza fili o dei dispositivi a energia libera giace nel profondo della psiche umana.
È possibile paragonare la storia di Tesla a una storia biblica?
Bruce Gordan pensa di sì. Nell’analisi di Gordan il tentativo di Tesla di costruire un prototipo di trasmettitore ad ingrandimento ricorda il racconto della Genesi 11:1-9. [25]

"il messaggio; la curiosità e l’audacia tecnologica innervosiscono Dio; Dio demolisce il progetto, confonde il linguaggio".

Gordan sottolinea ulteriormente questo scenario come segue:

"ISOMORFISMO"

STORIA BIBLICA \**********************/ STORIA DI TESLA

Sforzi umani \**********************/ Progetti di Tesla

Torre di Babele \**********************/ Torre Wardenclyffe

Dio \**********************/ Denaro (J.P. Morgan)


Demolizione e confusione da mantenere, Ritiro dello Status Quo di Morgan di Dio assetato di potere in alto, supporto finanziario e umanità che striscia nell’ignoranza in basso.
Conseguente soppressione dell’opera di Tesla nella scienza ortodossa e nei circoli di ingegneria.
Perpetuazione di una tecnologia mediocre per la generazione, l’immagazzinaggio e la distribuzione di energia per mantenere un flusso di denaro favorevole per il sistema esistente di gestione energetica forzando la combustione continuata di combustibili scarsi, continuando a far pagare, pagare, pagare gli utenti.


"quando tutto è perfetto, arriva il momento giusto"[26] ciò equivale a dire:
"la conoscenza assoluta nelle mani di colui il cui cuore non è ancora sensibile sarebbe un’arma terribile".[27]
Potremmo postulare che gli sviluppi tecnologici non avvengono fino a quando il pianeta non è pronto.
L’esame recente della teoria Gaia conferisce intelligenza alla Terra.
"Migliaia di anni fa, attraverso la visione, gli stregoni vennero a conoscenza del fatto che la Terra potesse percepire e che tale consapevolezza potesse avere effetto sulla consapevolezza degli umani”.[28]
In base alla reciprocità, potrebbe essere vero anche il contrario. L’incoscienza di gruppo o collettiva sta ancora lottando con i risultati della teoria quantistica e della relatività. Noi come razza siamo stati pronti all’energia nucleare, tutto era perfetto e il momento giusto è arrivato. Presto dovremo utilizzare bene la tecnologia o abbandonarla per assicurarci la sopravvivenza come specie.


COSA FARE A RIGUARDO DELL’ENERGIA LIBERA: CREARE UN’IDEA DI CUI è ARRIVATO IL MOMENTO

La trasmissione senza fili dell’energia e l’energia libera non sono ancora state realizzate, forse non siamo pronti, forse la terra non è pronta. Pogo ha detto la cosa migliore “abbiamo incontrato il nemico: siamo noi." Nella visione junghiana dell’inconscio collettivo, le cose accadono quando è il momento giusto, otteniamo ciò a cui acconsentiamo. Abbiamo bisogno di un piano di volo. Ed il piano deve capire che:


QUANDO IL POTERE DELL’AMORE

SUPERERA'

L’AMORE PER IL POTERE

ALLORA CI SARA’

PACE


[Fonte: bagno delle ragazze, scuola superiore Boulder, Boulder, Colorado]
Descritto come "graffiti adolescenziali post Industriali, neo-tecnici"

"I fatti relativi a ciò sono talmente stupefacenti
che sembrerebbe che il Creatore stesso
abbia elettricamente progettato
questo pianeta...."
Descrizione di Nikola Tesla su ciò che viene attualmente descritto come Risonanza di Schumann (7.8 Hz) in "la trasmissione di energia elettrica senza fili come mezzo di promozione della pace mondiale",
Mondo elettrico e ingegneria, 7 gennaio 1905, PP 21-24.


NOTE A PIE’ DI PAGINA

1. Ratzlaff, John, Tesla Said, Tesla Book Company, PO Box
1649, Greenville, TX 75401, 1984.

2. Yogananda, Paramahansa, Autobiography of a Yogi, Self
Realization Fellowship,, 3880 San Rafael Ave., Los Angeles,
CA 90065, 1985.

3. Cheney, Margaret, Man Out of Time, Prentice Hall, 1981.

4. Hunt, Inez and Draper. Wanetta, W., Lightning In His
Hand, The Life Story Of Nikola Tesla, Omni Publications,
Hawthorne, CA, 1981.

5. O'Neal, John, J., Prodigal Genius, The Life Of Nikola Tesla, Ives Washington, Inc., 1944.

6. Anderson, Leland, personal communication.
Vedere anche Anderson, L.I.,and Ratzlaff, J.T., Dr. Nikola Tesla
Bibliography, Ragusan Press, 936 Industrial Avenue, Palo
Alto, CA 94303, 1979.

7. Nikhilananda, Swami, Vivekananda, The Yogas and Other
Works, Ramakrishna-Vivekananda Center, New York, 1973.

8. Nikhilananda, Swami.

9. Dobson, John, personal communication.

7. Dobson, John, Advaita Vedanta and Modern Science, Vedanta
Book Center, 5423 S. Hyde Park, Chicago, IL 60615, 1979.

10. Nikhilananda, Swami.

11. Burke, Marie Louise, Swami Vivekananda in the West, New
Discoveries, The World Teacher, Advaita Ashrama, Mayavati,
India, 1985, p. 500

12. Grotz, T., "Artificially Stimulated Resonance of the Earth's Schumann Cavity Waveguide",
Proceedings of the Third International New Energy Technology Symposium/Exhibition,
June 25th-28th, 1988, Hull, Quebec, Planetary Association for Clean Energy,
191 Promenade du Portage/600, Hull, Quebec J8X 2K6 Canada

13. dalla collezione personale di L. Anderson.

14. Russell, Lao. personal communication.

15. The University of Science and Philosophy, Swannanoa,
Waynesboro, VA 22980, (703) 942-5161.

16. scritto da Tesla il 13 maggio 1907, per "Actors Fair Fund",
testo trascritto nelle collezioni della Bakken Library of Electricity in Life.
L’articolo fu pubblicato sul "New York American", il 6 luglio, 1930, pg. 10.


17. Tesla, Nikola, The New Art of Projecting Concentrated
Non-Dispersive Energy Through Natural Media, Proceedings of
the Tesla Centennial Symposium, Grotz, T. & Rauscher, E.,
Editors, 1984.

18. Turchi, P.J.,Conte, D.,Seiler, S., Electrostatic
Acceleration of Microprojectiles to Ultrahypervelocities,
"Proceedings of the Seventh Pulsed Power Conference", June
12th-14th, Monterey, California, Jointly Sponsored by the
DOD, DOE, and the IEEE Electron Devices Society.

19. "Death Ray for Planes", New York Times, September 20, 1940.

20. Pawlicki, T.B., Exploring Hyperspace, 848 Fort Street,
Victoria, B.C., Canada, electronic book on floppy disk, 1988,
(Log onto the TESLA BBS at (719) 486-2775 for copy of ASCII
text files)

21. Broad, William J., "Tesla a Bizarre Genius, Regains Aura
of Greatness", New York Times, Aug. 28th, 1984

22. Deleted

23. Grotz, T., & Sheppard, J., The Nikola Tesla Museum of
Science and Technology presentato al consiglio di amministrazione in data 12/12/1986.
[disponibile come file testo ASCII su TESLA BBS (719) 486-2775]

24. Cheney, Margaret, Tesla, Man Out of Time, Prentice Hall
Inc, Englewood Cliffs, NJ, 1981.

25. Gordan, Bruce, comunicazione privata, 1988.

26. Arguelles, Jose & Lloydine, comunicazione personale .

27. Hercules, Michael, The Circle of Love, pubblicato dall’autore.

28. Castenada, Carlos, The Power of Silence, Further Lessons
of don Jaun, Simon and Schuster, New York, 1987, Pg. 120.


ULTERIORI INFORMAZIONI SU TESLA

TESLA BBS: è un servizio di bollettino informatico per avere accesso alle informazioni sulle attuali ricerche e sulla vita di Nikola Tesla. Una sottosessione del BBS del Colorado Mountain College, può essere contattato usando un computer e modem baud 300/1200/2400 allo (719) 486-2775.

The Tesla Memorial Society The Tesla Coil Builders Association
% Nicholas Kosanovich % Harry Goldman
453 Martin Road RD #6 Box 181
Lackawanna, NY 14218 Glenns Falls, NY 12801
(716) 822-0281 (518) 792-1003


The Tesla Book Company High Voltage Press
PO Box 1649 PO Box 532
Greenville, TX 75401 Claremont, CA 91711
(214) 454-6819


Mr. Toby Grotz, Presidente, ingegneria Wireless Engineering, è un ingegnere elettrico con 16 anni di esperienza nel campo della geofisica, ricerca e progettazione aerospaziale e industriale. Mentre lavorava per il dipartimento dei servizi geofisici della Texas Instruments e presso l’università del Texas a Dallas, Mr. Grotz apprese e lavorò con concetti geofisici, importanti per la trasmissione di energia wireless.
Come ingegnere Senior Engineer a Martin Marietta, Grotz ha progettato e supervisionato sistemi di controllo di procedure industriali e progettato e costruito strumenti e apparecchiature per la ricerca e lo sviluppo e i test di hardware per voli spaziali. Grotz ha anche lavorato per l’industria di utilità pubblica installando sistemi informatici di acquisizione di dati misuranti l’inquinamento nelle centrali di energia di combustibile fossile e ha anche lavorato in una centrale nucleare come ingegnere.
Grotz ha organizzato e presieduto il simposio del centenario di Tesla nel 1984 e il simposio internazionale di Tesla nel 1986 ed è stato presidente della International Tesla Society, un’organizzazione no profit creata dopo il primo simposio. Da Project Manager per il Project Tesla, Grotz ha collaborato alla progettazione e realizzazione di un rifacimento dell’apparecchiatura che Nikola Tesla usava per la trasmissione senza fili durante gli esperimenti sull’energia nel 1899 a Colorado Springs. Grotz ha ricevuto la laurea B.S.E.E. dall’Università del Connecticut nel 1973.
www.padrak.com/ine/GROTZ.html
Nov. 23, 1996.

Fonte: Tesla Society
Traduzione a cura di: Ilary

mercoledì 1 luglio 2009

Come le scie chimiche si trasformano in "velenose velature"


Questo ottimo documento video dalla Francia mostra - a velocità 500 volte maggiore - una tipica giornata d'irrorazione. Da notare come le scie chimiche persistano innaturalmente, si espandano e generino coperture artificiali che schermano la luce solare. Condensa? Impossibile che sia condensa perchè come afferma persino un negazionista delle scie chimiche

“L’unico 'pericolo' tra virgolette rappresentato dalle contrails è riassumibile in due voci: - lieve schermatura della luce solare a svantaggio del calore respinto. - difficoltà nella navigazione aerea a vista. (...)


Tuttavia va considerata l’esiguità delle contrails rispetto all’enorme spazio del cielo. (...)

e non rappresentano in alcun modo un danno ambientale così catastrofico come si è soliti pensare con troppa leggerezza.”


(citazioni dal documento L'annosa questione delle scie di condensazione di P. Randi, visionabile all'indirizzo http://www.meteoromagna.com/L_ANNOSA_QUESTIONE_SCIE_DI_CONDENSAZIONE.pdf )

Ergo quelle scie che oscurano un enorme spazio di cielo sopra Bordeaux non possono essere scie di condensa. Per altro com'è possibile attribuire un simile comportamento a dei normali voli di linea se il traffico aereo è diminuito in tutta Europa? E che dire del fatto che d'estate le scie di condensa sono molto più rare e si dissolvono più rapidamente?


In questo altro video dalla Francia si vede un aereo lasciare delle scie che si interrompono continuamente, che cambiano di intensità ad un ritmo frenetico; possiamo mai pensare che questo comportamento sia dovuto al fatto che i valori di umidità e temperatura varino così rapidamente nello spazio? Nel video si notano per una decina di secondi tali cambiamenti (interruzioni della scia e cambio d'intensità) in ragione di più di uno al secondo, il che vuol dire che se l'aereo volasse ad alta velocità (600 km/h, ovvero 167 m/s) dovremmo avere ad alta quota valori di umidità e temperatura che non sono costanti nemmeno in un raggio di 100 metri.

Ma le discontinuità e disomogeneità nei valori di temperatura e umidità relativa dell'aria possono esistere, anche fra zone relativamente vicine, se ci riferiamo a quote relativamente basse. A bassa quota l'influenza dei diversi tipi di suolo (più o meno riflettente la luce solare), della presenza di monti, valli, corsi d'acqua, aree urbane (decisamente più calde a causa dell'asfalto, del traffico dei veicoli e del riscaldamento delle case) aree industriali (associate alla presenza dei fumi caldi della fabbriche), si ripercuote sugli strati più bassi dell'atmosfera e causa sicuramente disomogeneità nei valori di temperatura e umidità relativa dell'aria. Ma più si va in alto meno tali disomogeneità sono rilevanti. In maniera simile, ma simmetrica, disomogeneità di temperatura e di altre caratteristiche fisiche dell'acqua dei mari sono rilevanti a profondità relativamente basse, ma lo sono sempre di meno man mano che si scende verso il fondo.

Guardate bene, stanno spruzzando dei composti chimici!




Si ringrazia Giuditta del blog tuttouno per la segnalazione dei video.