Guardatela e poi pensate alle tranquillizzanti dichiarazioni di ministri e medici "di chiara fama" sull'assoluta innocuità del vaccino; pensate ai sorrisi sfoderati da chi propaganda questo venefico vaccino e metteteli a confronto con l'autentico dramma vissuto da questa sfortunata donna immigrata in Svezia, che all'inizio non voleva fare il vaccino per l'infuenza suina ma che poi è stata convinta dalla "zelante" opera di lavaggio del cervello dei medici del locale ospedale.
"Non vedevo l'ora di ascoltare le risate ed i pianti del mio bambino - ha detto la sfortunata donna - Non so come potrò vivere dopo quello che è successo, ma devo condividere la mia esperienza in maniera tale che alle altre donne non debba succedere la stessa cosa".
Per fortuna c'è qualcuno che non si rassegna ma che prende coraggio per denunciare.
"Io credo che sia stato il vaccino ad uccidere il mio bambino" ha dedotto immediatamente il suo istinto di mamma, ma i vaccinatori che finora hanno negato ogni responsabilità probabilmente si apprestano a negare ancora.
Nell'articolo sul quotidiano svedese che riporta la notizia si legge infatti che questo è il quinto caso di aborto avvenuto in seguito alla vaccinazione, ma che l'Agenzia Svedese per i Prodotti Medici nega ogni responsabilità affermando: "Abbiamo indagato molto attentamente su ognuno dei casi e abbiamo concluso che non c'era nessun nesso causale col vaccino."
Ma certo, la stessa agenzia statale che ha permesso l'utilizzo di un vaccino non testato contenente conservanti e coadiuvanti molto discussi e pericolosi, una volta che la gente muore o abortisce pensate forse che ammetta onestamente le proprie colpe? Che cosa curiosa poi vedere che le indagini sulle morti per le quali si sospetta che la causa sia la vaccinazione vengano svolte dalle stesse istituzioni che sono parti in causa per l'acquisto, la propaganda e la somministrazione del vaccino stesso.
Aborto causato dal vaccino per l'influenza suina, ancora una volta!
Traduzione dell'articolo Abortion caused by "swine flu" vaccine again! comparso il 6-12-2009 sul sito theflucase.com
Una donna in Svezia era incinta al nono mese quando le ha è stato suggerito dai medici di fare il vaccino contro l'influenza suina. Due giorni dopo lei ha dato alla luce un bimbo perfetto ma senza vita.
"Non vedevo l'ora di ascoltare le risate ed i pianti del mio bambino", ha detto Zahra Abdelkader .
Recentemente aveva fatto dei controlli e tutto era normale, il bambino era in perfetta salute. Zahra, che inizialmente aveva deciso di non fare il vaccino, è stata convinta poi a farlo dallo staff dell'ospedale locale dove aveva fatto i controlli.
"Prima che facessi la vaccinazione andava tutto bene col bambino. Non so come potrò vivere dopo quello che è successo, ma devo condividere la mia esperienza in maniera tale che alle altre donne non debba succedere la stessa cosa. Io credo che sia stato il vaccino ad uccidere il mio bambino."
Ingemar Persson, esperto rsponsabile dell'Agenzia Svedese per i Prodotti Medici [Swedish Medical Products Agency] ha commentato questa terribile morte con la seguente affermazione: "abbiamo esaminato 4 casi precedenti di donne che hanno abortito dopo la vaccinazione. Abbiamo indagato molto attentamente su ognuno dei casi e abbiamo concluso che non c'era nessun nesso causale col vaccino."
La Svezia è la nazione col più alto numero di persone vaccinate. La fiducia nelle istituzioni è forte ed i mass-media hanno effettivamente bloccato ogni forma di critica contro la vaccinazione di massa nel corso di una straordinaria campagna di propaganda su tutti i maggiori quotidiani e le più importanti stazioni televisive. La Svezia è tradizionalmente una delle nazioni più accondiscendenti alle vaccinazioni, e praticamente ogni bambino viene vaccinato dopo la nascita. Il dibattito sui vaccini e sui pericoli che essi comportano è ignorato e riceve ben poca attenzione dai media .
Gli svedesi sono inoltre suscettibili ai giochetti che vengono fatti alle loro spalle come quello di "offrire" loro qualcosa gratuitamente, di ingannarli con la strategia della paura, o con la finta della scarsità dei vaccini [per farli accorrere a vaccinarsi subito - N.d.T.]. Tutti questi fattori insieme alla massiccia campagna di propaganda dei mass-media ed alla strategia di occultamento [delle posizioni critiche nei confronti della vaccinazione - N.d.T.] fanno sì che così tanti svedesi accettino la velenosa iniezione.
Johan Niklasson
Fonte svedese: articolo sull'edizione on-line del quotidiano aftonbladet del 5-12-2009
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