giovedì 19 maggio 2011

Il comune di Grizzana Morandi si preoccupa delle scie chimiche ed approva all'unanimità al riguardo una chiara mozione di denuncia del fenomeno

A un anno di distanza da un'analoga iniziativa di due comuni della stessa regione (Savignano sul Rubicone e Sant'Arcangelo di Romagna) il consiglio comunale di Grizzana Morandi, sollecitato da due cittadini preoccupati per il crescente fenomeno delle scie chimiche, ha richiesto ufficialmente (l'11 settembre del 2009) dei chiarimenti all'ASL e all'ARPA locali al riguardo dell'inquietante fenomeno di rilascio di bianchi aerosolo da aerei non identificati che sempre più spesso oscurano i nostri cieli. 


Dopo un lavoro che è durato 3 anni piuttosto intensi di incontri con la popolazione e con le istituzioni, ad opera di Luigino Rascioni e Susi Orlandi, l'amministrazione comunale di Grizzana Morandi non solo ha preso coscienza dell'attività di rilascio intenzionale di composti chimici sulla testa dei cittadini, ma si è adoperato concretamente per denunciare tale fenomeno.

Le risposte di ASL e ARPA sono stare a dir poco evasive, lo stesso dicasi per il Ministero della Sanità.

In effetti entrambi gli enti affermano di non saperne niente, ed in particolare l'ASL locale spedisce la papata bollente al Ministero della Salute.



Di fronte a simili risposte, a dir poco sorprendenti, soprattutto per chi si è informato per diversi mesi osservando al contempo la frenetica attività nei cieli non compatibile con alcun traffico civile, il consiglio comunale approva all'unanimità una mozione nella quale sviene stigmatizzato il comportamento di tali enti istituzionali. Viene inoltre chiesto all'Istituto Superiore di Sanità di effettuare delle ricerche serie sulla pericolosità per la salute delle scie chimiche e di rendere noti i risultati di tali ricerche, al fine di abbattere quel muro di omertà che impedisce di far luce sulla vicenda.

Il consiglio comunale si riserva inoltre la possibilità di intraprendere iniziative pubbliche sul tema delle scie chimiche per sensibilizzare ulteriormente la popolazione.



 Vedi come prova il sito del comune stesso ove è reperibile la delibera in formato .pdf di cui qui sotto potete vedere gli screenshot.

martedì 5 aprile 2011

Le 10 strategie della manipolazione mediatica

Ripropongo, dopo mesi di silenzio, un articolo tratto dall'ottimo blog Voci Dalla Strada, con il quale illustro un decalogo, redatto dal linguista, filosofo e teorico della comunicazione Noam Chomsky.
Ripercorrendo la storia, almeno degli ultimi 20 anni, quante volte ci siamo trovati vittime di questa strategia?

1 - La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2 - Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3 - La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4 - La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5 - Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6 - Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti….

7 - Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
* “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...

9 - Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10 - Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

martedì 8 febbraio 2011

Sentenza del tribunale dei minori di Bari apre la strada al superamento dell'obbligo vaccinale

La sentenza del tribunale, cliccare per ingrandire
Attiviamoci a diffondere con ogni mezzo questo articolo e la sentenza relativa segnalandolo per mail a tutti i nostri contatti!

Bari, 29 dicembre 2010,

"Luogo a non provvedere" per una coppia di genitori che ha rifiutato di sottoporre il figlio alle vaccinazioni obbligatorie (il pdf con la copia della sentenza potete reperirlo a questo link) Sentenza positiva che di fatto apre la strada all'obiezione legale nella nostra regione. La documentazione presentata al giudice minorile è il frutto di un lavoro meticoloso, durato settimane, di concerto con la nostra associazione e la ferma volontà dei genitori a dimostrare la fondatezza delle loro convinzioni. La sentenza è rivoluzionaria: riconosce ai genitori, in presenza di una approfondita conoscenza delle tematiche vaccinali, la libertà di scelta. Una vittoria importante che va a rafforzare, rendendole ancora più poderose, le battaglie di noi genitori obiettori. La Puglia ha i i requisiti per deliberare il superamento dell'obbligo vaccinale.

 
Tutte le problematiche relative alla formazione del personale, ammodernamento delle strutture sanitarie, istituzione della farmacovigilanza attiva seguono la libertà di scelta e non viceversa. Costruire un ponte di collegamento fra i cittadini e lo stato costituisce l'obiettivo fondante della nostra associazione, ovvero divenire attori principali delle strategie di salvaguardia della salute dei nostri figli.

In questo contesto è utile ricordare che per legge le vaccinazioni non sono più coercibili, che da anni è stato dato libero accesso ai bambini non vaccinati a tutte le comunità infantili, che il numero di genitori obiettori è in continuo aumento e, cosa ancora più determinante, non è più possibile negare o nascondere l'intero universo dei bambini danneggiati "irrimediabilmente" dalle inoculazioni vaccinali. Tale è questa realtà che non ha impedito alla coppia pugliese di affrontare con coraggio e determinazione l'avvilente iter che dai servizi sociali, passando attraverso i colloqui con gli psicologi del consultorio locale, li ha poi scaraventati di fronte ad un giudice minorile. Vorrei che da questa vittoria se ne ricavasse il giusto insegnamento: non dobbiamo temere le convocazioni dei tribunali minorili, è in gioco la vita dei nostri figli.



La scienza è dalla nostra parte, la legge ancora di più, soprattutto quando, obblighi obsoleti, vengono superati da articoli della nostra costituzione e letteralmente spazzati da accordi internazionali ( vedi Convenzione di Oviedo). Ringrazio il presidente del Comilva nazionale, Claudio Simion, per la gentile collaborazione, l'avvocato barese Orazio Moscatello che ha seguito i genitori in tribunale e tutta la passione del nostro impegno, senza della quale non sarebbe stato possibile concretizzare la sola idea della lotta per la libertà di scelta.

Lucia D'Augelli
Coordinatrice Comilva Puglia



Vedi anche il commento del presidente dell'associazione Comilva (Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni)


Leggi anche gli articoli correlati:

Nessun dato scientifico a sostegno della validità dei vaccini

Il vaccino contro la parotite (orecchioni) ha ucciso 40 bambini in Gran Bretagna (ma la realtà potrebbe essere anche peggiore)


Il vaccino contro la parotite non difende dalla malattia

martedì 18 gennaio 2011

Le scie chimiche sono una realtà storica - parte 1

Milioni di britannici coinvolti come cavie involontarie ed esposti al contagio di agenti infettivi e sostanze chimiche ammette il ministero della difesa britannico
Il presente articolo lo trovate pure riassunto nel video qui sotto (fatto in maniera artigianale, e che spero di rifare in una versione migliore, scusatemi è il mio primo esperimento). Se vi piace il video potete pure scaricalo da mediafire in formato avi. Seguiranno le parti successive sia dell'articolo che del video. La seconda parte del video  nel frattempo è già pronta ed è già scaricabile anch'essa in formato avi.





Le scie chimiche sono una realtà storica - parte 1

Quando si parla di scie chimiche si intende lo spargimento intenzionale di veleni sulla popolazione ignara, veleni dispersi nell'aria tramite aerei.

Qualcuno (come i curatori del sito wikipedia) afferma che si tratti di bufale, di assurde teorie del complotto, eppure in realtà la storia mostra che le scie chimiche nell'età contemporanea sono sempre esistite.

Wikipedia nega l'esistenza delle scie chimiche

Il mnistero della difesa inglese ha ammesso nel 2002 di avere fatto degli esperimenti a partire dal lontano 1940 fino al 1979, esperimenti in cui agenti chimici cancerogeni come il solfuro di zinco e cadmio. In un articolo del quotidiano britannico Guardian vengono riportate queste ammissioni ufficiali del ministero della difesa: Milioni di persone coinvolte in test di armi biologiche. Una gran parte della Gran Bretagna fu esposta al contagio batteri irrorati nel corso di esperimenti segreti


Nell'articolo si legge fra le altre cose che:
Un capitolo del rapporto “Gli esperimenti con particelle fluorescenti” rivela come tra il 1955 ed il 1963 aerei volarono dal nord-est dell’Inghilterra alla punta della Cornovaglia lungo le coste meridionali e occidentali, sganciando sulla popolazione enormi quantità di solfuro di zinco e cadmio. I composti chimici andarono alla deriva per miglia nell’entroterra, e la loro fluorescenza permise di monitorarne la diffusione.
(...)
Mentre il Governo ha insistito nell’affermare l’innocuità di tale composto chimico, il cadmio è riconosciuto come una causa di cancro al polmone e durante la Seconda Guerra mondiale esso fu considerato dagli Alleati come un’arma chimica.

Abbiamo quindi qui aerei che diffondo sostanze velenose sulla popolazione in un cosiddetto esperimento durato ben 8 anni.

E poi ancora leggiamo che:
In un altro capitolo “Esperimenti di copertura di grandi aree”, il Ministero della Difesa descrive come tra il 1961 ed il 1968 più di un milione di persone lungo la costa meridionale dell’Inghilterra, da Torquay alla New Forest, furono esposte a batteri fra i quali e.coli e bacillus globigii, che simula l’agente dell’antrace. Questi rilasci provennero da una nave militare, la Icewhale, ancorata di fronte alla costa del Dorset che spruzzò i microrganismi in un raggio di 5-10 miglia. 
Batteri attaccati alle ragnatele sulle cassette delle poste
Abbiamo qui un milione di persone esposte nel giro di 7 anni al contagio di batteri, e se si legge l'articolo fino in fondo si viene a sapere di batteri diffusi lungo la metropolitana o attaccati alle ragnatele sulle cassette delle poste.

Alcune famiglie che vivono nelle aree maggiormente coinvolte in questi test segreti sono convinte che gli esperimenti hanno causato ai loro bambini difetti congeniti, handicap fisici e difficoltà di apprendimento. Il ministero ed il governo ovviamente negano, con grande faccia tosta, come è consuetudine.

L'attuale responsabile della struttura di Porton Down, che ha diretto e realizzato nel passato tali orrendi crimini, considerandoli "esperimenti", afferma che:

Non è nostra abitudine discutere delle ricerche in atto
I risultati di questi esperimenti salveranno delle vite, se il paese o le nostre forze armate dovessero affrontare un attacco di armi chimiche e biologiche”. Alla domanda se tali test sulla popolazione sono ancora in atto ha risposto: “Non è nostra abitudine discutere delle ricerche in atto”.
Tale affermazione potremmo liberamente tradurla: “sì, lo stiamo ancora facendo, cosa volete, che ve lo andiamo a raccontare?” visto che le immagini satellitari dell'Inghilterra mostrano cieli offuscati da scie disseminate in lungo ed in largo per ogni dove.
Immagine satellitare dei cieli d'Inghilterra offuscati da scie
Vi ricordate? “Esperimenti di copertura di grandi aree”, era uno dei capitoli riguardanti gli esperimenti compiuti nel passato dal Ministero della Difesa e di recente desecretati ed ammessi pubblicamente.

Coperture di grandi aree, già, forse sarebbe il caso di guardare il cielo sopra di noi per vedere cosa stanno combinando con quelle ricerche di cui i responsabili non vogliono discutere.

Chi nega le scie chimiche afferma che sarebbe assurdo che un governo avvelenasse così la propria popolazione, che sarebbe assurdo che si verificassero certe cose su una scala così grande, e che di certo la popolazione se ne sarebbe accorta e lo avrebbe denunciato.

Scie chimiche coprono il cielo dell'Essex, in Inghilterra, oscurando il sole
Invece quanto accaduto in Gran Bretagna mostra che

1) i piloti dell'aviazione militare hanno avvelenato i propri concittadini obbedendo agli ordini

2) la popolazione (tranne forse un'esigua minoranza che non è stata però ascoltata dalle istituzioni) non se n'è accorta (altrimenti ci sarebbe stata una ribellione)

3) alcuni dei responsabili e forse persino dei dirigenti sono stati così bene indottrinati che forse credono davvero di avere fatto questi orrendi crimini per il bene della nazione, per testare la capacità di un ipotetico nemico di aggredire la popolazione con agenti chimico-biologici e predisporre quindi dei piani di difesa

 4) questi responsabili, nonostante la faccia tosta dimostrata nel difendere questi cosiddetti "esperimenti" su milioni di cavie umane non consenzienti, non hanno il coraggio di negare che al presente si stia facendo qualcosa di simile, ed in effetti in Gran Bretagna la diffusione di scie chimiche, come ci riferiscono gli attivisti locali, è stata notevole sin dall'inizio di questo secolo (l'ammissione della responsabile di Porton Down è del 2002)

Per altro non si tratta di un caso isolato. Vedremo infatti adesso quali sono gli antecedenti storici  negli USA, altro paese dove gli attivisti riportano l'inizio della diffusione massiccia delle scie chimiche alla fine seconda metà anni '90 del secolo scorso.

Wikipedia ammette l'Operazione Copertura di Grandi Aree con aerosol
A darcene una prova è la stessa wikipedia, che seppur nega le scie chimiche, non riesce a negare ed a cancellare ogni realtà storica. E così persino sul sito inglese di wikipedia troviamo la descrizione di esperimenti analoghi, ovvero dell'Operazione di Copertura di Grandi Aree con aerosol, condotta nel 1957, preceduta da simili operazioni iniziate nel 1953, proseguita con analoghi esperimenti condotti fino alla metà degli anni '60. Leggiamo infatti che:
Esistono le prove che furono compiuti esperimenti analoghi all'"Operation L.A.C." L'esercito ha ammesso di aver diffuso agenti chimici in alcune aree del Minnesota dal 1953 fino alla metà degli anni '60 del XX secolo.
L'"Operation L.A.C." fu eseguita nel 1957 e nel 1958 dalla "U.S Army Chemical Corps". Principalmente, l'operazione di irrorazione coinvolse vaste aree con solfuro di zinco cadmio. La "U.S. Air Force" usò un C-119, "Flying Boxcar" per disperdere solfuro di zinco cadmio a tonnellate in atmosfera negli Stati Uniti. Il primo test fu compiuto il 2 dicembre del 1957 lungo un percorso che congiunge il Sud Dakota ad International Falls, in Minnesota. 


L'esperimento ebbe un ottima riuscita, infatti le particelle diffuse arrivarono sino in Canada da una parte, ed in Messico dall'altra, segno che tali operazioni non hanno mai una portata semplicemente locale.
Il 2 dicembre 1957 la nebbia chimica si propagò fino in Canada. Gli inquinanti furono anche rilevati a 1.200 miglia di distanza, in una stazione nello stato di New York.[...] Un'altra massa d'aria canadese portò la nube tossica nel Golfo del Messico. Due altri test, uno lungo un percorso da Toledo, in Ohio, ad Abilene, in Texas, ed un altro da Detroit, a Springfield, Illinois, fino a Goodland, Kansas, mostrarono che gli agenti dispersi attraverso il metodo aereo potrebbero ottenere una copertura capillare, dal momento che le particelle furono rilevate da entrambi i lati della traiettoria di volo.