Questa è una rivista di fantascienza. Questo è un articolo di fantascienza. Ciò che segue è pura speculazione, e quindi non è vero.      Nessun tribunale lo ha certificato vero. Nessun giornalista lo ha scritto.      Nessun telegiornale lo ha detto. Quindi non è vero. Non sostengo che per      contro sia falso. Consideratelo come il gatto di Schrödinger, una creatura      contemporaneamente e paradossalmente sia viva che morta, sia vera che      falsa, sino al momento in cui qualcuno andrà davvero a controllare come      stanno le cose. Oppure, se questo vi riesce problematico, fate      semplicemente così: non credete una singola parola di ciò che da questo      momento in poi segue, e godetevi il viaggio nel paese delle meraviglie      facendo bene attenzione al paesaggio.
Nulla sarebbe ciò che è
Perché tutto sarebbe ciò che non è
Ed anche il contrario — ciò che è, non sarebbe
E ciò che non sarebbe, lo sarebbe
Vedi?
Da Alice nel Paese delle Meraviglie, di Lewis Carroll
Devo ammetterlo. C'ero momentaneamente cascato anch'io. C'era cascata      Oriana Fallaci. Ci eravamo cascati tutti.      Scrivevano Silvio Sosio e Luigi Pachì nell'editoriale del numero 69 di      Delos, settembre 2001: Non è facile occuparsi di fantascienza, quando la      realtà si spinge più avanti delle peggiori fantasie, sorpassa      scorrettamente sulla destra, e alla fantascienza sembra non resti più      nulla da dire.
Sullo stesso numero, su Pensiero Stocastico anch'io affrontavo l'argomento      a modo mio, credendo anch'io — come le vittime di Orson Wells molti      decenni prima — che stesse andando in onda la Realtà, anziché — come      sarebbe venuto fuori in seguito — il primo episodio di una nuova serie di      fiction televisiva popolare. Già verso sera dell'11 settembre, tuttavia,      qualche dubbio mi era venuto, ma non lo avevo preso sul serio,      archiviandolo nello sgabuzzino delle paranoie gratuite. I dubbi erano in me      generati da una semplice analisi del cui prodest, cioè chi è che alla      fine ci andrà a guadagnare in tutta questa faccenda. Probabilmente il 90%      di tutti i misteri politico-criminali del mondo si possono risolvere      rispondendo in modo lucido a questa semplicissima domanda coniata dai      nostri saggi antenati. Mancavano però i dati per dare sostanza alle      fantasie, o comunque mancavano a me. Altri avevano già capito tutto. Il      comandante in capo dell'aviazione russa Anatoli Kornukov, tanto per fare un      esempio, dichiarò già il giorno seguente all'attentato che portare a      termine un'operazione del genere va generalmente considerato impossibile      (1), mentre Putin offrì ironicamente agli americani la disponibilità      della Russia a provvedere in futuro alla protezione dello spazio aereo      statunitense. Tom Clancy dichiarò che se avesse scritto un libro nel quale      si verificassero gli eventi appena avvenuti, nessun editore lo avrebbe      pubblicato, giudicandolo completamente inverosimile.      Al momento in cui scrivo è trascorso un anno e mezzo da quel fatidico      giorno e i dati, nel frattempo, sono saltati fuori e sono alla portata di      tutti. Certo non li troverete a titoli cubitali sui grandi giornali      quotidiani, né nei telegiornali o nelle parole dei commentatori cacasotto      segnati dal terrore di non apparire politically correct e di perdere i loro      privilegi. Ma nelle pieghe della realtà oggi i dati ci sono, basta saperli      trovare. E su Internet, per fortuna, pieghe della realtà ce ne sono a      sufficienza, ed è lì — e non sui mass media schiavi di forze occulte e      conformismi stolidi — che le informazioni vanno cercate nell'ultima      release del Villaggio Globale.
       Storia rivisitata dell'11 settembre 2001, versione 1.0 (soft)
        I servizi segreti americani, il Pentagono e l'amministrazione Bush erano      perfettamente a conoscenza di quanto stesse per accadere l'11 settembre, e      diedero precise disposizioni affinché i sistemi di difesa aerea — che in      questi casi scattano automaticamente — non si attivassero. Essi volevano      carta bianca dal popolo americano per andarsi a prendere il petrolio dove      sappiamo e ridisegnare a proprio vantaggio la mappa geopolitica del      continente eurasiatico, e l'unico modo per ottenere il consenso interno      necessario ad avviare nuove guerre era terrorizzare a sufficienza il popolo      americano. Il seguito degli eventi ha dimostrato che il metodo era      funzionale. Il governo degli Stati Unito ha ottenuto dal proprio popolo      carta bianca per fare letteralmente ciò che vuole, ha abolito diritti      civili a raffica e stando agli ultimi episodi sta attaccando la libertà di      stampa. Ed è per raggiungere questi obiettivi che, essendo venuti a      conoscenza dei piani di Al Qaeda, essi avrebbero deciso di lasciarli      giungere a buon termine. Questa versione dei fatti sembra plausibile. Ha      però alcuni importanti punti deboli. Per esempio: perché i terroristi si      sono gettati contro le Torri Gemelle di primo mattino, quando esse erano      pressoché vuote? Un paio di ore dopo e le vittime sarebbero state decine      di migliaia. Perché non le hanno colpite più in basso, aumentando a tal      modo quantità di vittime e probabilità di crollo? Non vi siete mai posti      queste domande? Ponetevele adesso, giocate anche voi a Sherlock Holmes 1.0!      Perché i terroristi si sono gettati contro le Torri Gemelle prima che si      riempissero davvero di gente? Ponetevi la domanda e datevi una risposta, ma      non una risposta qualsiasi: una risposta che vi convinca!, altrimenti non      vale. Non stiamo parlando di un happening qualunque improvvisato un bel      giorno da quattro gatti in cerca di avventure. In un evento del genere      tutto viene meticolosamente ponderato e perfettamente analizzato da chi lo      organizza, quindi nulla avviene a casaccio. Il timing — la scelta del      momento - in questo genere di operazioni è un elemento essenziale. Perché      allora gli aerei non sono stati dirottati contro le torri in un qualsiasi      altro momento della giornata, facendo 10 volte più vittime? Perché non      hanno destinato almeno uno degli aerei contro la centrale nucleare di      Indian Point, a meno di 40 chilometri da New York? Uno dei due aerei l'ha      sorvolata sette minuti prima di raggiungere le torri, l'altro ci è passato      vicino, a meno di due minuti di volo. Scegliendo la centrale nucleare tra      l'altro i terroristi avrebbero minimizzato i rischi di venire intercettati      dai caccia americani (come di norma sarebbe dovuto accadere — e non      vorrete certo insinuare che i terroristi sapessero fin dall'inizio che i      caccia non si sarebbero alzati in volo per intercettarli!) nei sette minuti      di volo che ancora ci volevano per raggiungere Manhattan. Colpendo la      centrale nucleare avrebbero potuto facilmente causare un disastro assai      peggiore di quello di Cernobyl provocando milioni di morti (i reattori non      sono stati costruiti per resistere all'impatto di un Boeing 767 pieno di      carburante (2)) e mettere davvero in ginocchio l'odiato nemico. Invece no,      i terroristi crudeli non erano sotto sotto così cattivi, e chissà perché      hanno agito in modo da provocare la minor quantità di morti possibile, con      il massimo effetto spettacolare. Anche sul Pentagono avrebbero potuto fare      danni assai più consistenti mirando a qualsiasi altro punto dell'edificio.      Se ad organizzare l'attentato è stata veramente Al Qaeda, non ci sono      forse gli estremi per ritirare loro la patente di terroristi, per manifesta      incompetenza? In criminologia, l'analisi del movente è un tassello      fondamentale per giungere alla verità. Quale movente potevano avere i      terroristi a causare la minor quantità di morti possibile con il loro      attacco? E se la minor quantità di morti non era il loro obiettivo, perché      essi non hanno agito diversamente, in modo assai più letale, dato che      potevano farlo?
      Ma il vero punto più debole nella versione soft del complotto è l'assurda      passività dei servizi segreti americani, relegati al ruolo di spettatori      inerti di quanto stava avvenendo, un ruolo che ad essi proprio non calza.      Non hanno il Physique Du Rôle per il personaggio dello spettatore inerte!      Il che ci conduce alla versione hard di questa storia.
       Storia rivisitata dell'11 settembre 2001, versione 2.0 (hard)
            I servizi segreti americani non se ne sono stati con le mano in mano per      anni e anni ad attendere speranzosi che finalmente qualcuno progettasse un      attentato come si deve in America per poter finalmente fare ciò che poi      hanno fatto (guerre, abolizione diritti civili, ecc.), hanno invece      attivamente partecipato all'organizzazione degli attentati.
      Dovendo scegliere, ritenete più credibile la prima versione soft o questa      nuova versione hard? D'altra parte, c'è davvero una differenza morale      sostanziale tra l'una e l'altra? A me non pare, e credo che anche gli      autori del complotto lo sappiano benissimo, ragione per cui non si capisce      perché una volta scelta una linea d'azione avrebbero dovuto limitarsi a      fare il tifo affinché i terroristi decidessero ad entrare in azione di      propria iniziativa, anziché assumere un ruolo attivo più consono alle      peculiarità e tradizioni del loro ruolo e assicurarsi che le cose      necessarie fossero fatte bene e per tempo. Sarebbero incredibilmente      stupidi se, giudicando conveniente un eclatante attacco terroristico contro      il popolo e i simboli americani, ovinamente attendessero girando i pollici      che qualcun altro decidesse di occuparsene di propria iniziativa. E se      ancora pensate che esitino per via dell'aspetto morale dell'operazione,      avete ancora un'idea fanciullesca del mondo. Non siete convinti? Credete      che nessuno potrebbe giungere a tanto? Vi gioverà allora apprendere che      secondo documenti declassificati americani (quindi sono informazioni      ufficiali) già quarant'anni fa la CIA aveva progettato eclatanti attentati      terroristici contro la propria stessa popolazione civile (affondamenti di      navi, bombardamenti di Washington, ecc.), attentati che sarebbero stati      attribuiti al regime di Fidel Castro e che avrebbero funto da pretesto per      l'invasione americana di Cuba. Tali piani furono presentati per      approvazione a John F. Kennedy, il quale si rifiutò di firmarli e da quel      momento in poi palesò intenzioni di smantellare la CIA o comunque ridurne      sensibilmente il potere. Pochi mesi dopo fu assassinato, segno che anche      quarant'anni fa in politica fioccavano le coincidenze.(3) Davvero credete      che con il passare degli anni una crisi di coscienza abbia fatto diventare      la CIA più buona?
      Anche perché stavolta c'era da rispettare una tabella di marcia. E' ormai      dimostrato che la guerra in Afghanistan fosse già stata programmata da un      anno, non perché i Talebani puzzino, ma perché con loro non si riusciva a      giungere a un accordo per fare passare un oleodotto importante. Era già      stato addirittura deciso l'inizio della guerra: ottobre 2001. Mancava però      il pretesto per la guerra, ma come si è visto il pretesto è magicamente      comparso esattamente nel momento in cui ce ne è stato bisogno.
      Tutto ciò però non è davvero credibile, è il naturale pensiero che a      questo punto chiunque abituato alla vecchia storia avrebbe, teoria      affascinante, ma irrealistica. Se questo fosse vero, a qualcuno in America      sarebbe venuto qualche sospetto.
      Nessun problema. Abbiamo architettato bene la nostra piccola grande eresia,      e la nostra storia tiene quindi conto anche della gente che in America ha      subito avuto sospetti. Ed è infatti qui che entra in scena un personaggio      nuovo ed apparentemente cattivissimo: l'antrace.
       La minaccia dell'antrace
       L'antrace, chi ne ha mai più sentito parlare? Non era male come      personaggio, di un tipo che non si era mai visto prima, in grado di      affollare di inediti incubi i sonni di grandi e piccini, insomma, poteva      avere un futuro nel mondo dello spettacolo. Invece è misteriosamente      sparito di scena con la stessa rapidità con la quale era comparso. C'è un      motivo per tanto oblio. L'antrace serviva solo a intrattenere il pubblico      per un po', tenendo alto il terrore in tutto il paese e nel contempo      scoraggiando l'avvio di pericolose commissioni d'inchiesta. L'unico vero      potenziale nemico dell'alleanza Bush-Pentagono-CIA era il Senato degli      Stati Uniti per via dei suoi poteri investigativi. E, guarda caso — ma      quante coincidenze ci sono in questa storia! — il Senato è stato uno dei      bersagli preferiti dei terroristi all'antrace. Non solo, ma una delle      vittime designate era il Senatore Tom Daschle, guarda caso leader della      maggioranza democratica, l'uomo che avrebbe potuto dare il via a una      commissione d'inchiesta...(4)
      Curioso questo libro di fantascienza che salta fuori sbirciando dietro le      quinte, vero? Per fortuna è solo fiction... (non avrà mica ragione      l'Università della California nella sua meticolosa analisi(5) nella quale      si dimostra che la fonte delle lettere all'antrace era un programma      governativo USA). Ma proseguiamo. Non si sa davvero nulla di chi      esattamente possa avere confezionato le lettere all'antrace? Ma sì che si      sa, è solo che a voi i giornali e telegiornali non lo vengono a dire, e      voi siete troppo pigri per cercarvi le informazioni su Internet, dove ormai      certe cose sono di pubblico dominio: innanzitutto, l'analisi della sequenza      del DNA dell'antrace utilizzato ha dimostrato che esso era stato prodotto      da laboratori militari USA(6); inoltre qualcuno sostiene che negli Stati      Uniti ci fosse una sola persona in grado di avere accesso a quella      specifica qualità di antrace, un tal Dr. Hatfill, che naturalmente avrebbe      abbondantemente lavorato con la CIA e sarebbe stata una delle pochissime      persone in tutti gli Stati Uniti in grado di armare le spore di antrace. Il      Dr. Hatfill non è stato arrestato, il che è comunque curioso, ma in      America è nell'occhio di un piccolo ciclone, e analisti ipotizzano che      egli adesso stia lottando per la propria vita perché una Soluzione Oswald      (l'assassino di Kennedy, ucciso per chiudergli la bocca) sarebbe già in      preparazione per lui.(7)
      Il che non vuol dire che il dottor Hatfill sia effettivamente il vero      colpevole. Sarebbe troppo semplice. Ci sono infatti altri microbiologi che      potrebbero aver lavorato sull'argomento, ma purtroppo sono tutti      recentemente morti in condizioni misteriose. In effetti, dall'11 settembre      2001 almeno 15 noti microbiologi in tutto il mondo sono periti di morte      assai poco naturale. Tutti in relazione con l'antrace? No, naturalmente no,      perché in verità c'è assai di peggio in ballo — ma di questo parleremo      dopo. Qualcuno degli scienziati morti, tuttavia, può verosimilmente avere      avuto a che fare con l'antrace. Per esempio il professor Dr. Don C. Wiley,      professore ad Harvard nonché uno dei più stimati microbiologi americani,      morto esattamente come si muore nei film di spionaggio e con perfetto      timing: le lettere all'antrace hanno da poco smesso di circolare quando il      dottor Wiley, che non ha mai dato segni né di depressione né di disordini      mentali, alle 10 di sera del 15 novembre 2001 lascia un gruppo di amici e      colleghi con i quali si è incontrato e sulla via di casa abbandona l'auto      a nolo col serbatoio pieno e le chiavi nel cruscotto su un ponte, quindi si      butta nel fiume e muore, anziché proseguire per l'aeroporto di Memphis      dove la famiglia lo aspettava per una vacanza in Islanda. Grande      interpretazione! Grande spy movie!(8)      
      Possibile colpevole o potenziale scopritore dei colpevoli? L'interrogativo      è superfluo. Quel che ci interessa qui è che le lettere all'antrace      spedite dai sedicenti arabi incazzati mentre l'America bombardava      l'Afghanistan proprio al fine dichiarato di prevenire scenari di questo      tipo non erano affatto spedite né da arabi né da mussulmani, bensì da      cristianissimi e presumibilmente patriottici americani.
      E così le lettere all'antrace gli americani se le sarebbero spedite da      soli! D'altra parte — diciamoci la verità — che razza di fanatici      terroristi fondamentalisti islamici sarebbero mai quelli che, armati di      antrace e trovandosi negli Stati Uniti con piena possibilità di agire,      spedissero soltanto — come hanno fatto — qualche sporadica lettera qua      e là anziché inviare migliaia e migliaia di lettere ovunque e impestare      con l'antrace stazioni ferroviarie e aeroporti, paralizzando la nazione con      terrore autentico e creando un vero danno all'organizzazione civile degli      odiati Stati Uniti? Già all'epoca dei fatti questo elemento di assurdità      mi aveva stupito ed insospettito. Inviando solo qualche lettera qua e là      invece che migliaia di lettere a chicchessia i terroristi palesavano un      dilettantismo incompatibile con il possesso di un'arma biologica così      sofisticata. Infine, non dimentichiamo che un po' di terrorismo all'antrace      è anche un bel business per l'industria farmaceutica, il che certamente      non guasta.(9) Soprattutto se l'unica azienda con la licenza per produrre      il vaccino è una certa BioPort Inc., società che pare creata ad hoc per      lucrare su di un mercato — vaccinazioni di massa contro l'antrace —      inesistente al momento della creazione della società. Nella BioPort Inc.      ritroviamo ovviamente capitali del famigerato Carlyle group (che      ultimamente — lo menziono per sentirlo più vicino a noi — si è      comprato pure un pezzo di FIAT www.carlylegroup.net),      il che vuol dire — udite! udite! — interessi congiunti della famiglia      Bush e della famiglia Bin Laden.(10)
      D'altra parte (nota a margine) il vaccino contro l'antrace aveva già      dimostrato di poter essere un notevole business durante la prima guerra del      golfo, poco importa che in seguito alla nota Gulf War Syndrome — causata      con tutta probabilità dal vaccino — ben 15.000 militari americani siano      morti lontano dalle telecamere — per questo non si sono mai visti in      tivù.(11)
       I servizi segreti pakistani
       Bene. Abbiamo dato una prima occhiata al backstage del colossal America      under Attack e indubbiamente lo abbiamo trovato suggestivo; diabolici      complotti, sensazionali colpi di scena e nuovi misteriosi interrogativi, ma      chi ci dice che le cose siano andate così? Dove sono le prove? Se vogliamo      creare una storia che abbia un minimo di credibilità abbiamo bisogno di      una maggior quantità di dati coerenti con la nostra tesi.
      Può allora aiutare l'apprendere che un bonifico di 100.000 dollari è      stato inviato a Mohammed Atta, il capo dei dirottatori suicidi, pochi      giorni prima dell'11 settembre, da parte di Ahmad Umar Sheikh, un alto      funzionario dei servizi segreti pakistani (non afgano o iracheno, si badi      bene, eppure il Pakistan non è mai stato bombardato). Be', un funzionario      infedele capita a tutti i servizi segreti, che problema c'è? L'importante      è che i vertici dei servizi segreti siano affidabili. E sulla prova della      fedeltà dei vertici dei servizi pakistani non ci sono dubbi. E' infatti      simpatico scoprire che il capo dei servizi segreti pakistani ISI, il      Generale Mahmoud Ahmad fece un viaggio di una settimana in America, a      partire dal 4 settembre 2001 visitando in rapida successione sia la CIA che      il Pentagono che la Casa Bianca. La volta precedente in cui un capo dei      servizi segreti pakistani era andato in visita a Washington, la conseguenza      era stata — nella settimana successiva — il colpo di stato in Pakistan      che ha messo al potere Musharaf.
       Altre coincidenze
       Ma quante meravigliose coincidenze ci sono in questa vicenda qua! Non vi      bastano ancora? Beh, cosa ne dite allora del fatto che l'ala del Pentagono      distrutta dall'attentato venne svuotata da tutti i funzionari importanti      per ragioni di ristrutturazione dell'edificio proprio una settimana prima      dell'11 settembre?(12) Altre coincidenze? Come siete ingordi! Be', immagino      allora ricorderete tutti le famose speculazioni di borsa, ai danni della      United Airlines e di altre aziende penalizzate dall'attentato, avvenute nei      giorni immediatamente antecedenti all'11 settembre, speculazioni che solo      chi fosse a conoscenza del piano terrorista avrebbe potuto effettuare. Ai      tempi ci fu un gran blaterare, sui giornali, sul fatto che investigando      sugli speculatori si sarebbe potuto risalire ai terroristi. Avete mai più      sentito parlare questa faccenda? No, eh? Chissà perché... E' certamente      solo una coincidenza il fatto che molte di queste speculazioni finanziarie      fossero state effettuate mediante la Deutschebank/A.B. Brown, gestita fino      al 1998 dall'attuale Direttore Esecutivo della CIA, A. B. Krongard.(13)      Dopotutto forse le coincidenze sono come le ciliege, una tira l'altra, non      c'è una effettiva relazione tra le stesse... Ciliegina sulla torta: ironia      della sorte (sorte?) proprio la mattina dell'11 settembre nella sede della      CIA si stava svolgendo un'esercitazione per il caso teorico in cui un aereo      dovesse per sbaglio colpire un edificio.(14) 
      Adesso finalmente l'intreccio inizia ad assomigliare a un libro di quelli      tosti, un ibrido tra Frederik Forsythe e Mack Reynolds, e per questo ci      appassiona assai di più del mediocre B-movie America under Attack che il      battage pubblicitario ci ha convinto a seguire. 
      L'aspetto sublime di questo mistero è che tutte queste informazioni sono      di dominio pubblico. Alcuni retroscena li trovate anche in italiano(15).      Una brillante e meticolosa esposizione di buona parte dei fatti è invece      leggibile in inglese.(16) Si può trovare una circostanziata cronologia dei      fatti salienti(17) e un sintetico e convincente riassunto dei passi      fondamentali viene offerto da Michael C. Ruppert(18) ex agente USA nella      lotta al narcotraffico (se ne andò dopo avere scoperto che la CIA      trafficava droga e demolì la carriera di un direttore della CIA mettendolo      alle corde in un faccia a faccia televisivo), autore di una      interessantissima webzine di un certo successo(19) anche tra le alte sfere      americane, anche in ambienti dove non è salutare avere troppo successo di      pubblico,(20) in un pezzo titolato Un calendario del terrore prima e dopo      l'11 settembre.(21) Sono disponibili anche altre interessanti timeline.(22)
       Gore Vidal chiede l'impeachment
       Ma in assoluto la più elegante narrazione di ciò che è avvenuto e dei      suoi backgrounds è quella contenuta in un saggio di Gore Vidal, The enemy      within,(23) pubblicato in Italia insieme ad altri saggi nel libro Le      menzogne dell'impero.(24)
      E' importante annotare che Gore Vidal non è un tizio qualsiasi. Si tratta      di un grande scrittore ed intellettuale americano che già fu amico      personale di John F. Kennedy, Eleanor Roosevelt (moglie dell'allora      presidente), Tennessee Williams e Truman Capote. Vidal per il momento      (prudenza?) sposa la versione soft del complotto, ma il succo è lo stesso.
      Ed è proprio quella di Gore Vidal una delle voci più autorevoli nel      chiedere a gran voce l'impeachment di George W. Bush per alto tradimento.      Ma non è la sola. Il candidato alle elezioni americane 2004 Lyndon H.      LaRouche Jr.(25) paragona la junta alle spalle di Bush ed attorno a Dick      Cheney ai nazisti, sostiene che come i nazisti essi siano fanatici ed      insani di mente e definisce Donald Rumsfeld il Dottor Stranamore II. Sono      parole di un candidato alla presidenza degli Stati Uniti (non      dell'Iraq).(26)
      Nella nota un po' di link di americani che vogliono l'impeachment di Bush      per ragioni ben più serie di quelle per le quali venne tentato      l'impeachment di Clinton.(27)
      Da annotarsi che per investigare sui genitali di Clinton vennero spesi in      America 62 milioni di dollari, contro i 3 milioni di dollari sinora spesi      per investigare gli avvenimenti dell'11 settembre. Se la matematica non è      un'opinione, da ciò consegue che per gli Stati Uniti d'America i dettagli      dell'attività sessuali extraconiugali di Clinton sono venti volte più      importanti dei dettagli del più grave attentato terroristico mai messo in      atto contro il popolo americano.
       Le visioni di Bush
       Eppure Bush ha fatto di tutto per rendersi sospetto e meritare qualche      indagine. Il giorno stesso dell'attacco, per esempio, ha dichiarato di      avere visto in televisione l'impatto del primo aereo contro la torre. E'      stato l'unico nel mondo ad averlo visto in tivù, dato che a parte il video      amatoriale dei pompieri (saltato fuori giorni dopo), non esistono      ufficialmente filmati del primo evento. Eppure Bush ha dichiarato di avere      visto in tivù l'impatto del primo aereo addirittura prima che il secondo      aereo impattasse, quindi, se non proprio in diretta, in leggera differita.      Quindi i casi sono due: o il Presidente degli Stati Uniti d'America soffre      di allucinazioni (e allora andrebbe curato) o — più realisticamente —      egli ha veramente visto in tivù il primo aereo schiantarsi contro la      torre, in una tivù a circuito chiuso, prima di entrare nella scuola      elementare dove doveva tenere un discorso. Eventi del genere non sono      bazzecole sulle quali i propri ricordi possano essere confusi. Credo che      ognuno di noi ricordi esattamente a distanza di anni il momento preciso in      cui per la prima volta vedemmo in televisione le drammatiche immagine      dell'attentato al WTC, quindi non si capisce perché proprio il Presidente      degli Stati Uniti dovrebbe fare eccezione, soprattutto a poche ore      dall'evento. Per ben due volte egli ha dichiarato di aver visto il primo      aereo. Ecco il testo esatto della sue dichiarazione:      
      1. Well, Jordan, you're not going to believe what state I was in when I      heard about the terrorist attack. I was in Florida. And my Chief of Staff,      Andy Card — actually, I was in a classroom talking about a reading      program that works. I was sitting outside the classroom waiting to go in,      and I saw an airplane hit the tower — the TV was obviously on. And I used      to fly, myself, and I said, well, there's one terrible pilot. I said, it      must have been a horrible accident. But I was whisked off there, I didn't      have much time to think about it. And I was sitting in the classroom, and      Andy Card, my Chief of Staff, who is sitting over here, walked in and said,      'A second plane has hit the tower, America is under attack.(28)
       2. Anyway, I was sitting there, and my Chief of Staff — well, first of      all, when we walked into the classroom, I had seen this plane fly into the      first building. There was a TV set on. And you know, I thought it was pilot      error and I was amazed that anybody could make such a terrible mistake. And      something was wrong with the plane, or — anyway, I'm sitting there,      listening to the briefing, and Andy Card came and said, 'America is under      attack.'(29)      
      Un video di Bush nella scuola elementare durante l'attacco è disponibile      online.(30)
       Plausible Deniability
       Di curiosità in questa faccenda ce ne sono a volontà. Come il fatto che      dall'attentato alle Torri Gemelle è stato tratto un film addirittura prima      che l'evento accadesse. Si tratta di Lone Gunman,(31) un telefilm spin-off      di X-Files nel quale tre tizi un po' strampalati pubblicano una rivista      (The Lone Gunman) che si occupa di scoprire i misteri di stato. Nel primo      episodio scoprono un complotto ordito dal Pentagono (o meglio da alcuni      generali preoccupati per il calo di fondi) per abbattere le torri gemelle      con Boeing 747 di linea. Questo telefilm è stato trasmesso all'inizio del      2001. L'episodio è il pilot della serie, anche se nelle repliche      successive non è stato      ritrasmesso.(32) Coincidenza? Naturalmente sì, ne abbiamo viste tante in      questa faccenda, che una più o una meno non fa differenza.
 Tuttavia...
 La fantascienza ci viene ancora una volta in aiuto, proponendoci      un'interpretazione alternativa di un certo fascino e suggestione, ed è      quella della Plausible Deniability (smentibilità plausibile): non so se      avete presente la serie televisiva Stargate, quella dove c'è il      "gate" che permette di viaggiare nella Galassia, ed è un      progetto militare tenuto segretissimo. In un episodio accade che per una      fuga di informazioni viene iniziata la produzione di un telefilm di      fantascienza basato sul programma Stargate. Uno si aspetterebbe che i      militari facessero in modo di boicottarlo e mettere tutto a tacere, invece      lo lasciano stare, per il principio della Plausible Deniability: da quel      momento in poi, qualunque fuga di notizie ci fosse stata dal progetto      Stargate avrebbe potuto essere facilmente ridicolizzata affermando che era      presa dal telefilm di fantascienza.
      A questo punto uno si chiede: 1) l'idea per l'11 settembre ce l'hanno avuta      vedendo il telefilm? 2) chi ha scritto il telefilm ha preso l'idea da      qualche fuga di notizie? 3) il telefilm è stato fatto apposta per rendere      ridicolizzabile qualunque ipotesi troppo simile a quella trama?
      C'era una volta il giornalismo. L'America, che del libero giornalismo ha      fatto un vero e proprio mito — con i casi Watergate, premi Pulitzer, film      incentrati sul coraggio di giornalisti indomabili nella ricerca della verità      e via dicendo — pare a questo riguardo aver perso qualsiasi contatto con      la decenza. L'allineamento dei mass media americani alle posizioni      governative ha recentemente raggiunto livelli da autentica farsa. Negli      Stati Uniti ci sono solo cinque grossi network televisivi i quali dicono      tutti le stesse cose e tacciono sulle stesse cose. Cosa li spinge ad      appoggiare l'escalation in atto verso la dittatura militare che si sta      consumando oggi in l'America? Cosa li ha convinti a sostenere il vero e      proprio processo di nazistificazione degli Stati uniti d'America che      possiamo osservare — ovviamente se guardiamo nella direzione giusta ed      attraverso le cortine fumogene?(33)
 Forse... denaro?
 Il che ci riporta ad un altro celebre film, 007 Il Domani non Muore Mai,      dove il magnate di un grosso newsnetwork si adopera per scatenare guerre      allo scopo di fare denaro documentandole.
 L'attuale politica del governo americano — compiere attentati contro la      propria popolazione e scatenare guerre contro paesi che permettano      all'America di posizionarsi meglio sullo scacchiere globale — è      un'autentica manna da un punto di vista economico per i grandi network      televisivi. Guerre ad attentati terroristici incollano la gente alla      televisione e gli utili pubblicitari s'impennano.
      Non sarà che — per dirla con Andreotti — a pensar male si fa peccato,      ma ci si azzecca?
      Non sarà mica che anche lo stesso 007 Il Domani non Muore Mai sia stato      un'operazione di Plausible Deniability? (questa mi sembra un'opzione un po'      tirata per i capelli, ma poiché m'è venuta in mente la menziono comunque,      non fosse altro che per ragioni estetiche).
      D'altra parte, in qualsiasi direzione si guardi ci sono pezzi del mosaico      che ordinatamente si incastrano mentre il disegno complessivo diventa      sempre più chiaro e tu ti chiedi se per caso non sei matto come John      Forbes Nash Jr, il protagonista di A beautiful mind.
       La nuova Pearl Harbour
       George W. Bush ha ripetutamente affermato che l'11 settembre 2001 è per      gli Stati Uniti la data della nuova Pearl Harbour, il che tradotto vuol      dire che poiché l'America è stata attaccata la guerra ha avuto inizio e      durerà a lungo. Peccato che molta gente in America sia poco ferrata in      materia di storia e non abbia le idee molto chiare in merito a Pearl      Harbour; soprattutto i giovani è probabile che non sappiano neppure di che      cosa si tratti, che la parola Pearl Harbour non significhi assolutamente      nulla per loro. Poco male. La fortuna ancora una volta ci corre in aiuto.      Dopo più di mezzo secolo dall'evento, giusto quattro mesi prima dell'11      settembre — quindi con timing perfetto — esce in tutto il mondo il      colossal cinematografico Pearl Harbour che rinfresca a tutti la memoria su      cosa Pearl Harbour fosse stato e su cosa esso abbia significato per      l'America. O piuttosto, rinfresca a tutti la memoria su cosa Pearl Harbour      non è stato, dato che è ormai un dato acquisito dagli storici che non      solo l'attacco giapponese contro Pearl Harbour non giunse inaspettato alla      dirigenza americana, ma il presidente americano Roosevelt fece addirittura      di tutto per provocare l'attacco giapponese, così da fornirsi di un      pretesto per entrare in guerra. Se tanto mi da tanto, quindi, i continui      paralleli che Bush propone tra l'11 settembre 2001 ed il 7 dicembre 1941      paradossalmente dimostrano che anche stavolta si è giocato sporco, molto      sporco, sporco almeno come nell'autunno 1941, se non qualche cosetta di più.      Ed anche il film su Pearl Harbour, tra l'altro, a parte gli effetti      speciali era decisamente scadente. Mi ero all'epoca chiesto che senso mai      avesse mettersi a fare un film del genere. Adesso è chiaro. Psyop.(34)
       Bias di conferma
       L'aspetto davvero notevole di questa faccenda è che nonostante tutti i      dati siano di pubblico dominio su Internet, non succede niente. Cosa      intendo dire con non succede niente? Be', il backstage ci sta mostrando un      altro tipo di film rispetto a quello ufficiale, un film di quelli del      genere in cui alla fine ci pensa Clint Eastwood — l'unico individuo al      mondo che ha capito tutto, e per questo braccato invano dalle mele marce      della CIA per tutto il film — a sventare il perfido complotto e a fare      giustizia costringendo il Presidente degli Stati Uniti a suicidarsi, dopo      che le mele marce della CIA sono tutte morte nei soliti modi stupidi in cui      muoiono i cattivi nei film americani. Invece, ad aver capito tutto non è      un uomo solo, ma un'intera meta-comunità che traspare su Internet,      all'interno della quale l'informazione circola, si affina e delinea un      disegno sempre più definito e coerente, che viene messo per iscritto. E      tutto ciò, anziché scatenare una rivolta globale contro i cospiratori,      non produce reazioni di alcun genere, da nessuna delle parti. I buoni      cittadini dell'impero americano continuano a brucare dai teleschermi      televisivi le loro razioni quotidiane di pseudo-informazioni      giornalistiche, i milioni di girovaghi di Internet non capitano mai sulle      pagine dove potrebbero cogliere una visione meno naif del mondo in cui      esistono e se ci capitano non ci fanno caso più di tanto, mentre la      diabolica intelligence che ha pianificato tutto quanto — gente      notoriamente spietata — non si cura affatto di questa circolazione di      agghiaccianti segreti, non cerca di chiudere i server che su Internet      ospitano questi dati (beh, qualcuno in effetti ha avuto piccoli      problemi...) , non cerca di uccidere o comunque dissuadere chi diffonde      queste informazioni pericolose... (speriamo proprio di no!) Questa sì che      è fantascienza. Ma forse... forse... qualche spiegazione anche a questo c'è.
      Come sostiene anche Gore Vidal nel suo saggio sopra citato, più una bugia      è grossa, più facilmente essa verrà creduta... se l'opzione di non      crederci è sufficientemente dolorosa. In ciò non vi è nulla di magico.      La nostra psiche è strutturata in modo di credere ciò che ad essa      convenga credere. Le verità dolorose vengono di norma negate dalla mente.      Rispetto ad accogliere una verità troppo dolorosa, non è infrequente che      una mente preferisca addirittura rifugiarsi nella follia — è così che      chiamiamo la negazione della realtà rispetto ad ogni evidenza.
      Il popolo americano è rimasto profondamente traumatizzato dagli eventi      dell'11 settembre 2001. Il solo fatto di prendere in considerazione l'idea      che ad organizzare un avvenimento così atroce possa essere stato lo stesso      Presidente degli Stati Uniti d'America, d'accordo con il direttore della      CIA ed il capo del Pentagono, è impensabilmente doloroso per l'americano      medio. E questo, chi ha messo su la faccenda, lo sa benissimo. Non importa      quanto la verità circoli, sino a quando essa non verrà mostrata in      televisione la maggioranza degli americani non la prenderà neanche in      considerazione. E' come se il fruttivendolo vi dicesse che vostra madre ha      tramato di ammazzarvi e pretendesse di darvene tutte le prove: non lo      prendereste neanche in considerazione, un po' perché è il fruttivendolo,      ma soprattutto perché l'eventualità che abbia ragione sarebbe troppo      dolorosa per voi. Se invece ve lo annunciassero alla televisione...
      Comunque questo discorso non vale solo per tutti gli americani, ma per      tutti noi. Il modo in cui è strutturata la nostra mente è quello che è.      La nostra mente si protegge di fronte a interpretazioni della realtà che      essa non è pronta ad affrontare, conservando una visione familiare e      rassicurante della cose. La mente giunge alle conclusioni alle quali ha      convenienza a giungere.
      In gergo psicologico si chiama bias di conferma(35) ed è un fenomeno      intellettualmente fastidioso al quale tutti noi siamo per natura soggetti.      La nostra mente prende atto dei dati che riceve in modo selettivo, notando      e sopravvalutando le informazioni che confermano le nostre credenze, ed      ignorando o sottovalutando le informazioni che contraddicono le nostre      convinzioni. Siamo tutti soggetti a tale fenomeno, ma alcuni (anzi      parecchi) di noi lo sono in misura maggiore di altri, e possono giungere,      occasionalmente o sistematicamente, a negare addirittura l'evidenza.
      Per questo motivo i cospiratori dell'11 settembre hanno assai poco da      temere dall'emergere della (presunta) verità. Il grosso della popolazione      del mondo ha in testa una storia ben precisa, condivisa da tutti, e si      tratta del film America Under Attack. La maggioranza della gente non      abbandonerà mai questa tutto sommato comoda convinzione, a meno che non      ricevano l'input da un soggetto al quale essi riconoscano un'autorità alla      quale non possono resistere (la Televisione, un Genitore,      un-Individuo-nel-quale-essi-abbiano-fede). Quando ciò avvenisse,      assisteremmo ad un altro tipo di bias cognitivo, a modo suo ancora più      affascinante: l'hindsight bias, ovvero l'errore del giudizio retrospettivo.      L'hindsight bias è la tendenza delle persone a credere, erroneamente, che      sarebbero state in grado di prevedere un evento correttamente, una volta      che l'evento è ormai noto. Il giorno ipotetico in cui la CNN ed i vari      telegiornali benedicessero con la loro autorità una versione alternativa      della storia dell'11 settembre e dintorni, tutti gli individui sino a quel      momento ancorati alla precedente versione dei fatti compirebbero      istantaneamente il magico salto di paradigma, iniziando immediatamente a      ristrutturare i propri ricordi per adattarli alla nuova realtà.      Comincerebbero a ricordare di avere avuto dei sospetti fin da subito, e ben      presto inizierebbero a borbottare cose come: Ve l'avevo detto io!
      L'hindsight bias modifica i nostri ricordi per adattarli alle contingenze      cognitive del presenze. E' un fenomeno comune, a piccole dosi accade a      tutti noi tutti i giorni, a grandi dosi lo si osserva in politica ogni      volta che un'opinione (o un'ideologia) viene mutata in un'altra: tutti (o      quasi) coloro che credevano a quell'opinione (o quell'ideologia),      magicamente non solo mutano la propria opinione (o ideologia), ma anche il      ricordo che essi hanno delle opinioni che in passato hanno avuto.
       L'epidemia di Sars
       Detto questo, mi chiedo quanta dolorosa verità siano in grado di      sopportare i miei lettori, ovvero in quale misura si trovino sotto lo scudo      protettivo del loro bias di conferma. Se hanno insistito nella lettura sino      a questo punto immagino che queste analisi non li lascino del tutto      indifferenti, e che comunque siano bene in grado di sopportarle. Forse,
      L'hindsight bias è già corso loro in aiuto. Perché, volendo, di carne da      mettere al fuoco ce n'è ancora delle stive piene...
      Parlando di coincidenze — e dire che oggi ne abbiamo già fatta una bella      scorpacciata — qualcuno ha infatti mica notato la curiosa coincidenza per      cui contemporaneamente all'invasione dell'Iraq è scoppiata in Cina      l'epidemia di SARS, la Polmonite Atipica? E' ovvio che questa, diversamente      dalle precedenti, è davvero soltanto una coincidenza. E' anche vero che      nuove malattie e nuove guerre non scoppiano ogni dieci minuti, per cui è      molto inconsueto che una nuova guerra ed una nuova malattia compaiano sulla      scena dell'umanità esattamente nello stesso momento. D'altra parte, date      una chance al caso! Non commettiamo l'errore dei paranoici di trovare      necessariamente relazioni tra eventi separati e distinti! Cosa può mai      avere a che fare la SARS con la guerra contro l'Iraq, o con la recente      morte misteriosa di almeno 15 microbiologi in tutto il mondo?
 Tuttavia...
 La popolazione mondiale raddoppia ogni trent'anni circa. E' un aumento      esponenziale che inevitabilmente condurrà prima o poi (più prima che poi)      ad una catastrofe globale con centinaia di milioni — o miliardi — di      morti, a meno che non si riesca ad arrestare subito l'aumento della      popolazione nei paesi del terzo mondo. E' un problema assai noto      soprattutto nella comunità degli appassionati di fantascienza, poiché      molti scrittori SF lo hanno ampiamente trattato da mezzo secolo a questa      parte. Il problema è che l'unico sistema realistico per arrestare      l'aumento della popolazione in un paese povero è quello di elevare      sensibilmente il livello di benessere delle persone così che i figli      vengano a rappresentare, come da noi, un costo anziché una risorsa.      Questa, che sarebbe l'unica soluzione realistica, è tuttavia      irrealizzabile per tre motivi fondamentali: 1. Mancanza di risorse a      livello globale 2. Mancanza di paesi residui da depredare (il nostro      benessere attuale è fondato sullo sfruttamento delle risorse e del basso      costo del lavoro dei paesi poveri — se tutti al mondo diventano      benestanti, chi si sfrutta per generare tanto benessere?) 3. Se anche fosse      possibile, contro ogni legge fisica, elevare il livello di vita di tutti i      paesi poveri ai nostri standard (o anche solo a metà o un terzo dei nostri      standard), la società umana soccomberebbe immediatamente sotto il peso di      inquinamento, scomparsa di tutte le foreste, effetto serra ed altre      eclatanti catastrofi. E comunque, se per ipotesi anche resistesse qualche      anno, poi finirebbe di colpo il petrolio e allora finalmente tanti saluti a      tutti. Un recente articolo titolato Earth Will Expire by 2050(36) riporta      uno studio del WWF secondo il quale nel 2050 comunque non ci sarà più      pesce negli oceani, non ci saranno più boschi e foreste, l'acqua potabile      sarà poca e imbevibile ovunque e ci vorranno altri due pianeta Terra per      fornire le risorse necessarie alla società umana per sopravvivere nel modo      attuale. Figuriamoci se ci si mettesse anche il Terzo Mondo a consumare      come noi! La bomba è innescata e la miccia si sta rapidamente consumando.      Tra poco scoppia.
      In pratica, nel mondo reale, non c'è soluzione ai noti problemi e la      strada verso la catastrofe naturale è in discesa e senza bivi.
      Bene. Cioè, pazienza. Insomma, cosa possiamo farci io o te? Spassarcela      finché dura.
      Cambiamo però punto di vista. Tu non sei più chi sei. Tu sei un altissimo      funzionario del Pentagono o della CIA. Tu sai queste cose e come te le      sanno i tuoi colleghi. I migliori analisti e scienziati te le hanno      ripetute alla nausea — è mezzo secolo che lo vanno ripetendo a te e ai      tuoi predecessori, anche se (forse) non ti suggeriscono le soluzioni. Perché      soluzioni accettabili non ce ne sono. Sai che già nel 1974 Kissinger aveva      raccomandato alla direzione della CIA di perseguire la riduzione della      natalità nei paesi del terzo mondo,(37) cosa che non è stata fatta. Sai      che la bomba demografica è innescata e prima o poi scoppierà devastando      — come è inevitabile — la floridità ed eventualmente anche la      sopravvivenza del tuo paese, forse addirittura della stessa civiltà umana.      Sai che il petrolio non è illimitato, che si sta rapidamente consumando,      che con l'aumento demografico e l'industrializzazione di nuove nazioni      (esempio Cina) esso si consumerà sempre più rapidamente e che quando      inizierà ad essercene troppo poco per i bisogni di tutti una guerra      globale per il controllo delle ultime riserve sarà inevitabile, dato che      nessuno vorrà spontaneamente rinunciare al proprio benessere. Sai che solo      pochi decenni ci separano da questo scenario da fine del mondo — non      migliaia o milioni di anni, solo poche decine. Sai che la catastrofe      naturale, quando avverrà, completamente incontrollata, non potrà che      uccidere miliardi di persone in tutto il mondo. Ti sei chiesto per anni se      piuttosto non fosse preferibile una catastrofe progettata e controllata.      Sai di non avere scrupoli facili. Per la devozione verso l'idea che hai del      tuo paese (non disgiunta da una corretta porzione di interesse personale)      hai già accettato l'idea di uccidere più di tremila tuoi compatrioti a      Manhattan e al Pentagono allo scopo di ottenere carta bianca dal tuo popolo      per il perseguimento nel mondo degli interessi americani. Un sacrificio      doloroso, ma necessario. E dire che per ridurre al massimo le perdite di      vite umane hai pianificato l'attentato di primo mattino, quando il grosso      dei 50.000 individui che quotidianamente affollano le Torri Gemelle non è      ancora sul lavoro; un terrorista come si deve avrebbe agito a metà      giornata, ma tu non sei un terrorista. Sei un patriota che si rende conto      che un grande potere implica una grande responsabilità (lo dice anche      l'Uomo Ragno), e che la vita dei singoli è irrilevante paragonata al      benessere e alla sicurezza del gruppo e delle generazioni future. Hai      accettato di invadere paesi lontani uccidendo decine di migliaia dei suoi      abitanti. Come ad un becchino o ad un chirurgo, la morte altrui non ti fa      più effetto. Il problema dell'esplosione demografica ti ossessiona,      soprattutto in relazione alle disponibilità di petrolio, perché sei un      individuo razionale e sei allenato a vedere le conseguenze a lungo termine      degli eventi, delle decisioni e delle strategie. Sai anche cose che la      gente normale non sa. Conosci i risultati delle ricerche sulla guerra      biologica effettuate da altri reparti della tua organizzazione. Sai che già      nel 1970 le tue Forze Armate hanno creato virus influenzali mutanti      incrociandoli con virus che generano la leucemia acuta, così da ottenere      una forma di cancro ad azione letale rapida in grado di propagarsi come      l'influenza ad ogni starnuto. Ma questo lo sanno in molti. Tu sai molto di      più. Tu conosci anche i risultati dei trent'anni di ricerche successive.      Sai di avere in mano lo strumento per rinviare di almeno 100 anni il      problema della sovrappopolazione. Decidere per la morte di individui      lontani non ti fa effetto. Sei un soldato, è il tuo mestiere. Lo hai già      fatto. Lo fai quotidianamente. Un milione o un miliardo, che differenza c'è?      Sono solo numeri. Sarebbero morti comunque, dopo essersi riprodotti ed aver      aggravato il problema. Le malattie sono una morte pulita, il mandante      rimane invisibile.
      A parte gli scherzi, ci si può sempre consolare con i seguenti argomenti:
 1. Può darsi che la comparsa di una nuova malattia esattamente assieme la      comparsa delle truppe americane in Iraq sia effettivamente solo una      coincidenza; dopotutto ogni tanto le cose improbabili accadono davvero, c'è      davvero qualcuno che vince alle lotterie (anche se non sei mai tu)
 2. Se non è una coincidenza, può sempre darsi che si tratti solo      dell'operazione tattica di paracadute mediatico menzionata sopra, e che non      sia una prova generale per The Big One.
 3. Se è una prova generale in vista dell'Operazione Sfoltimento Umanità,      puoi sempre sperare che le armi biologiche utilizzate siano almeno      abbastanza intelligenti (proprio come le bombe) da essere progettate per      risparmiare te. E' infatti noto che ci sono ricerche per la creazione di      gene specific bioweapons, in pratica virus in grado di colpire solo      determinati gruppi etnici. In questo caso, tu non corri rischi. A meno che,      per colmo di sfiga, il tuo DNA risulti non essere in linea con le nuove      normative segrete in tema di DNA consentito, nel qual caso pazienza. E      qualcosa mi dice che se non sei biondiccio, occhi azzurri, con la pelle      chiara ed alcune lentiggini in faccia, qualche motivo per preoccuparti lo      hai.
 4. Puoi sperare che si tratti di una banale operazione di guerra      bioeconomica. (sulla guerra bioeconomica parlo più avanti)
 5. Chi scrive ciò che stai leggendo ha scritto anche parecchi libri di      fantascienza. Questo può essere un argomento tranquillizzante. Oppure      inquietante. A te la scelta.
      Visto che il quadro della realtà che stiamo dipingendo assomiglia sempre      di più ad uno scenario fantascientifico, tanto vale lasciarsi andare di      seguito anche ad un paio di speculazioni prettamente fantascientifiche, più      che altro per tirarci su il morale.
      L'Operazione Sfoltimento Umanità vera e propria probabilmente non inizierà      sino a quando la ricerca sui gene specific bioweapons non avrà raggiunto      livelli di alto perfezionamento. Si potrà allora parlare di epidemie      chirurgiche, ovvero epidemie mirate a distruggere discretamente solo      specifiche razze o portatori di specifiche caratteristiche somatiche. Di      fatto si parlerà di epidemie chirurgiche solo tra gli addetti al lavoro di      sterminio, dato che al grande pubblico, per ragioni di correttezza politica      (qualcuno potrebbe giudicare le epidemie chirurgiche come una procedura      leggermente nazista), verrà presentata una realtà differente; la Realtà      di un mondo da sempre difficile e crudele, nel quale però in epoca moderna      la scienza eroicamente si erge a difesa delle nostre vite in una drammatica      lotta contro il tempo tesa a scoprire nuove cure in grado di fronteggiare i      nuovi mali della natura. Vaccini e medicine verranno di volta in volta      realizzati giusto in tempo per permettere ai ceti più abbienti di      investire in salute un po' dei loro denari. Al nobile scopo di finanziare      la ricerca farmaceutica verranno create anche malattie croniche finalizzate      a costituire un serbatoio di clienti-pazienti destinati a pagare a caro      prezzo per il resto della loro vita le prodigiose medicine in grado di      tenerli in vita (esattamente come già oggi avviene con l'AIDS — toh!      un'altra coincidenza, ma come siamo fortunati oggi!). L'industria      farmaceutica ha come propria missione quella di cronicizzare le malattie      dei pazienti anziché curarle (per l'industria farmaceutica sarebbe un      disastro se tutti guarissero davvero dai loro mali, come giustamente      professa anche Beppe Grillo nei suoi sermoni underground, divenuti in      Italia ormai uno dei culti della rete(39) e quando in futuro l'industria      per la cura delle malattie potrà lavorare a braccetto con l'industria per      la generazione delle stesse, ne vedremo delle belle! Ma... siamo certi che      non le stiamo già vedendo?
      Coincidenza o non coincidenza, la SARS ha curiosamente centrato il      bersaglio di uno dei più pressanti e controversi problemi che l'America si      ritrova a fronteggiare oggi: l'emergere della Cina come nuova superpotenza.      Da un lato lo sviluppo della Cina rappresenta a lungo termine la più      grande minaccia in assoluto all'egemonia americana, dall'altro, a breve      termine esso rappresenta un utilissimo (se non indispensabile) mercato sul      quale piazzare i propri prodotti, a tal modo riuscendo (forse) a rinviare      una drammatica recessione. La SARS ha provvidenzialmente inferto un colpo      duro, ma non mortale, all'economia cinese, rallentandone un po' lo sviluppo      senza però che l'importante mercato costituito dalla Cina andasse perduto. A pensar male si fa peccato, ma...
       Il caso dei microbiologi scomparsi
       Ricordate i quindici microbiologi di cui si è parlato, recentemente morti      in modo inconsueto (la maggior parte è stata esplicitamente ammazzata, gli      altri hanno avuto strani incidenti) in varie parti del mondo? Non era molto      credibile che avessero tutti a che fare con un fenomeno a modo suo modesto      come le lettere all'antrace spedite in America nell'autunno 2001. Quindi, a      meno che di voler credere al verificarsi di una sequenza di coincidenze      davvero estrema e virtualmente impossibile, doveva esserci qualche ragione      più importante per darsi la briga di farli fuori. Più importante...
      Cos'è successo recentemente di nuovo, in campo microbiologico, che sia più      importante delle lettere all'antrace?
 L'epidemia di SARS. Non c'è paragone.
 Di solito, si uccidono gli scienziati quando sanno qualcosa che sarebbe      meglio che non sapessero e li si uccide prima che essi rivelino ciò che      sanno.
      Non potrebbe essere che gli scienziati uccisi sapessero qualcosa, in merito      all'epidemia di SARS, che sarebbe sconveniente che si venisse a sapere in      giro? D'altra parte, cos'altro di sconveniente potrebbero aver saputo, tali      scienziati, tanto da far decidere qualcuno per la loro soppressione?      Attenti bene a come rispondete a quest'ultima domanda! Perché la risposta      che temete di più potrebbe in realtà essere la più gradevole ed      auspicabile tra le ipotesi praticabili.
      Se i 15 microbiologi recentemente morti in condizioni misteriose in giro      per il mondo sono stati uccisi per ciò che essi sapevano in merito alla      SARS, questo significa che — a dispetto di quanto probabilmente credete      — ci è probabilmente andata bene anche stavolta. L'alternativa è      infatti molto, ma molto più allarmante.
      Rimettetevi nei panni del potente signore dei servizi segreti con il      know-how, il potere e la mancanza di scrupoli necessaria ad avviare      operazioni di guerra biologica. Supponete che il progetto Sfoltimento      Umanità sia già stato redatto in tutti i suoi particolari. Sono già      stati decisi ed approntati i virus da usare, le varie malattie sconosciute      hanno già tutte il loro suggestivo nome di battesimo pronto (a proposito,      non vi ha stupito con quale velocità la polmonite atipica è stata      battezzata SARS — Severe Acute Respiratory Syndrome — proprio un bel      nome, chissà a chi è venuto in mente...) e la tabella di marcia per le      nuove malattie è stabilita. Unico piccolo problema: i virus e i batteri      necessari per la guerra biologica non crescono sugli alberi, ci vogliono      scienziati — parecchi scienziati — per poterli sviluppare. Un sacco di      scienziati in giro per il mondo hanno quindi in modo diretto o indiretto      lavorato su virus e batteri uguali o simili a quelli che stanno per essere      utilizzati nella guerra biologica in preparazione, e quando le prime      patologie appariranno, tali scienziati si ritroveranno a sapere cose che      sarebbe meglio che non sapessero, perché potrebbero essere tentati di      raccontarle in giro, magari per via del fatto che essi non condividono      l'uso che delle loro ricerche viene fatto... Se voi steste per dare il via      ad una guerra biologica che per nessuna ragione al mondo dovrà apparire      come tale, come procedereste a riguardo del problema degli scienziati che      sanno?
      Tornate in voi. Forse voi che state leggendo avete tesi più convincenti      per fornire una spiegazione plausibile alla morte in condizioni misteriose      di 15 microbiologi in tutto il mondo in un breve lasso di tempo nel momento      storico attuale, non è così? Facendo spreco di ottimismo possiamo sempre      costringerci a credere che gli scienziati siano stati uccisi per ragioni      davvero virtuose, cioè impedire loro di produrre armi biologiche che i      terroristi avrebbero potuto usare. L'importante è non starsi a domandare      troppo chi in effetti potrebbero essere tali terroristi. Una cosa è certa:      buona parte di tali scienziati era americana, britannica o israeliana. Per      chi mai potevano lavorare? A quali progetti avevano lavorato in passato?      Chi li ha uccisi? Perché? E se invece fossero stati uccisi per togliere di      torno scienziati in grado di trovare cure alle epidemie pianificate?
      Il consiglio che io vi do, comunque, è nuovamente quello di rilassarvi, di      pensare ad altro, di rinfrescarvi con un'orzata, di andare in vacanza, di      distrarvi con un film porno. In tutti i casi non prendete aerei sui quali      viaggino microbiologi specializzati in sequenziamento del DNA (l'esatto      tipo di scienziato a rischio — toh! esattamente il tipo di      specializzazione necessaria per manipolare geneticamente il coronavirus      responsabile della SARS, un'altra coincidenza(40)). In tutti gli aerei      venuti giù ultimamente in Europa c'era almeno un microbiologo di questo      tipo a bordo (Zurigo, volo Swissair, 24 novembre 2001) quando non di più      (Mar Nero, aereo diretto da Israele a Novosibirsk, tirato giù per sbaglio      da un missile errante ucraino fuori rotta di 100 km, almeno 5 microbiologi      a bordo, 4 ottobre 2001). State quindi pure tranquilli. Agitarsi non serve.      State lontano dagli aerei, prendete vitamine, guardate i telegiornali      sedativi e non date retta agli scienziati maliziosi dell'accademia russa di      medicina che esplicitamente sostengono che il virus della SARS è un'arma      biologica creata in laboratorio dato che consiste in un cocktail di      materiale genetico di diversi tipi di virus che in nessun modo naturale      avrebbero potuto mescolarsi.(41)
      Fossi in voi io inizierei a preoccuparmi davvero solo il giorno in cui al      telegiornale iniziassero a parlare di una nuova malattia ancora,      un'affezione mai vista prima e particolarmente virulenta. Soprattutto se si      trattasse di un orribile morbo che per ora colpisce solo animali, ma che      qualcuno teme che un giorno possa mutare e trasmettersi agli esseri umani.      Sarebbe quasi un passaggio obbligato, se ci pensate bene, per allontanare i      sospetti dalla tesi che i virus possano essere stati creati in laboratorio.      Per fortuna non sono cose che succedono tutti i giorni.
      Sfortunatamente, che lo crediate o meno, è accaduto oggi, circa due ore fa      (tempo soggettivo di chi scrive). Scrivo infatti queste righe nel primo      pomeriggio dell'11 maggio 2003 e quasi in risposta ai miei pensieri il      telegiornale RAI ha da poco dato notizia di una terribile epidemia di peste      animale scoppiata in un allevamento di polli tedesco, con la preoccupazione      che esso possa un giorno trasmettersi agli esseri umani, con gravissime      conseguenze, infinitamente peggiori alla SARS. Noi però ci siamo ormai      abituati alle coincidenze, sappiamo di vivere in un mondo magico, quindi      godiamoci la bella stagione, facciamoci un bel bagno di sole e di mare e      non pensiamoci più. Limitiamoci a sperare che anziché l'inizio      dell'Operazione Sfoltimento Umanità ciò a cui stiamo assistendo siano      soltanto piccoli interventi di guerra bioeconomica.
       Guerra bioeconomica
       Mai sentito parlare di guerra bioeconomica? Ah, già, nei telegiornali non      se ne parla, chissà perché. Quindi pensiamoci noi a dedicarle un paio di      righe. La guerra bioeconomica è essenzialmente una guerra biologica      precipuamente finalizzata ad indebolire l'economia di un certo paese. C'è      chi sostiene che già contro Cuba, negli anni settanta, gli Stati Uniti      avrebbero segretamente condotto azioni di guerra bioeconomica, introducendo      nel paese malattie animali e vegetali di vario genere. Oggi, la diffusione      di SARS in Cina ha tutta la parvenza di essere, innanzitutto, un'azione di      guerra bioeconomica atta a rallentare lo sviluppo cinese. C'è anche chi ha      ipotizzato che operazioni di guerra bioeconomica verranno intraprese dagli      Stati Uniti contro le nazioni che hanno osteggiato la guerra in Iraq,      prendendo spunto dalla notizia di cronaca che su una nave egiziana in      partenza dal Brasile verso il Quebec un marinaio è deceduto dopo avere      contratto l'antrace aprendo una valigia che ne conteneva. Il Quebec è la      regione francofona del Canada, dove l'opposizione alla guerra all'Iraq è      stata analoga a quella in Francia. Se l'antrace fosse giunto a      destinazione, per qualche tempo il Quebec non si sarebbe divertito granché.      Curiosamente, il Canada ha già subito danni economici molto gravi anche      per via della SARS.(42) 
      Se questa ipotesi è fondata, dovremmo aspettarci a breve termine      fastidiose operazioni di guerra bioeconomica anche contro Francia, Germania      e Russia, le altre 3 grandi nazioni, oltre alla Cina, ad essersi opposti      alla guerra all'Iraq. Forse la Russia verrà risparmiata, poiché      danneggiare la sua già precaria economia potrebbe generare problemi di      altro genere — un'opzione sconveniente in una nazione tuttora piena di      armi atomiche. 
      Detto, fatto! Uno, due, tre... abracadabra! Epidemia di peste negli      allevamenti di polli in Germania. L'antipasto è servito. Vedremo cosa      seguirà.(43)
            Storia e gloria della dinastia Bush
       Il lettore preoccupato si sarà nel frattempo già domandato: questo      articolo è allora davvero un pugno allo stomaco per l'amministrazione Bush,      i suoi sporchi intrighi, la CIA, il Pentagono ed il blocco      militar-industriale retrostante? E' questa una delle ultime volte in cui ci      sarà un Delos libero, una Fantascienza.com che denuncia gli abomini del      presente, oltre che del futuro, prima che spietati agenti segreti      sopprimano la redazione di Delos inviando perfide email infette di antrace?      Ma no, ma no, cosa avete capito! Siamo nel Paese delle Meraviglie di Alice,      le cose non sono ciò che paiono neppure dopo che sono state smascherate,      l'inganno è sublime perché è al quadrato, al cubo, all'ennesima potenza!      Anche la campagna contro Bush fa eventualmente parte del tessuto diabolico      degli eventi pianificati.
      George W. Bush non è cattivo, davvero. Suo padre probabilmente sì. Suo      nonno di sicuro sì. (La fortuna della famiglia Bush è stata fatta dal      nonno, Prescott Bush, finanziando il regime nazista quando esso era nemico      dell'America; subito dopo la guerra, già che siamo in tema, pare che la      CIA importò in America numerosi nazisti europei (come Reinhard Gehlen) con      il compito segreto di creare una destra estrema in seno al partito      rebubblicano; apparentemente con pieno successo(44)).
      George W. Bush non è un individuo cattivo, glielo si legge in faccia — e      la fisiognomica non è un'opinione! Andatevi per esempio a vedere il video      in cui lui si trova nella scuola materna durante l'attacco dell'11      settembre,(45) ha un'espressione smarrita, forse colpevole, ma non del      colpevole che ha architettato qualcosa, piuttosto del testimone      involontario di drammi più grossi di lui (non dimentichiamoci che nel      momento in cui tali riprese sono state fatte, Bush, per sua stessa      ammissione aveva già visto il filmato con lo schianto del primo aereo      contro il WTC). Ogni volta in cui parla di terrorismo e di politica estera      pare camminare sui carboni ardenti. George W. Bush è un ex frichettone che      un bel giorno ha chiuso con l'alcol per darsi a Gesù Cristo e che comunque      cerca di lavorare il meno possibile. Così ingenuo che le sue dichiarazioni      grottesche sono addirittura diventate oggetto di culto.(46) A me è quasi      simpatico.
      Eppure, su Internet dove l'informazione ha ancora qualche bolla di libertà,      George W. Bush è il colpevole designato numero uno. Questo è dunque il      ruolo che gli si sta ricamando addosso a beneficio dei posteri. Anche le      voci apparentemente libere collaborano quindi alla preparazione      dell'eventuale rituale di sacrificio del capro espiatorio di turno.
      Quindi anche noi che scriviamo siamo al servizio degli occulti burattinai!      Già, perché piaccia o meno la democrazia è ormai una tradizione      folcloristica, un costume da preservare per i suoi elevati valori estetici,      da molto tempo non è più (se lo è mai stata) un sistema per l'elezione      dei governi.
      Lo Zeitgeist contemporaneo in tema di politica è la criptocrazia. Gran      parte dei veri potenti non sono umani e sono invisibili (per favore non      pensate ad extraterrestri, se proprio volete dare a queste entità un volto      pensate a consigli di amministrazione invece, ma non è comunque      esattamente ciò che intendevo), ed anche gli umani tra i veri potenti sono      tuttavia invisibili, poiché l'invisibilità è una delle chiavi essenziali      del potere quando le forze in gioco sono così grandi. George W. Bush è il      pupazzo ideale di questi poteri, e il sacrificio suo e dei suoi      luogotenenti è già messo in preventivo. Sono addirittura già pronte le      carte da gioco con le facce dei criminali di guerra americani — proprio      come gli americani hanno fatto con i gerarchi iracheni,(47) della serie chi      la fa l'aspetti. Vedremo quali carte verranno calate e quando. Come negli      scacchi, nessuna mossa è predeterminata, i propri pezzi vengono      sacrificati solo quando è necessario — vedi i microbiologi — e neanche      i pezzi più importanti sono al sicuro se il loro sacrificio permette al      giocatore occulto di vincere la partita in atto. Se e quando Bush verrà      mai sacrificato, la mossa offrirà un ghiotto momento catartico per      quell'umanità in attesa di giustizia, una grande festa popolare di      esorcismo del Male che verrà ricordata nel tempo, come se essa fosse      davvero stata ciò che sembrava che fosse, e non uno dei tanti riti tribali      della più grande tribù del mondo — l'umanità. Per quello che ne      sappiamo noi è interamente possibile (anche se non del tutto probabile)      che il piano terroristico dell'11/9 sia stato concepito fin dall'inizio con      tutti gli errori e indizi atti condurci ai colpevoli designati; "Dubya"      Bush, il presidente mezzo cheerleader e mezzo cartone animato, il      truculento dottor Stranamore Rumsfeld e Cheney il Cyborg (ancora vivo dopo      due infarti e vari bypass). Più paranoicamente (o più realisticamente?),      si può supporre che i grandi burattinai non si siano curati più di tanto      dei dettagli dell'operazione confidando nel fatto che l'impalcatura di      questa versione della realtà doveva reggere solo un paio di anni — un      traguardo garantito dall'effetto stabilizzante del bias di conferma nelle      menti delle persone. Dopo di che l'operazione Sfoltimento Umanità sarebbe      lentamente iniziata ed alle prese con le pressanti emergenze di un'epidemia      dopo l'altra chi mai si sarebbe ancora preoccupato dei lontani misteri      dell'11 settembre? Ed in caso di necessità nulla vieta che un nuovo      clamoroso attacco terrorista sul territorio americano ribadisca ai      cittadini americani la tesi che il loro nemico sia esterno. Qualcuno parla      addirittura di un piccolo attacco atomico, perché gli effetti speciali      devono superare quelli dell'11 settembre 2001, secondo la migliore      tradizione hollywoodiana per cui ogni sequel deve contenere sempre più e      sempre migliori effetti speciali rispetto alle opere precedenti. In tutti i      casi, la strada intrapresa da chi dirige l'America oggi è una china sulla      quale è vietato fermarsi. Solo un continuo stato di crescente emergenza può      obnubilare le menti della gente qualunque nella misura sufficiente al      mantenimento della colossale illusione collettiva in atto. In un gioco del      genere, chi si ferma è perduto. Tuttavia, a suo tempo, Hitler come da      copione non si fermò, ma fu perduto ugualmente. Forse però lui era      dopotutto solo un dilettante.
       La biblioteca di Babele
       Bene, questo è quindi apparentemente il mondo in cui ci ritroviamo oggi.      Vi ho in precedenza chiesto ben due volte, miei pazienti lettori, di      mettervi nei panni dei signori ipotetici che tirano le fila di queste      combinazioni di eventi. Spero che l'abbiate fatto, e spero ancora di più      che da quei panni siate poi usciti. Vi chiedo dunque ora di mettervi in un      altro paio di panni. I miei.
      Mettetevi quindi nei miei panni. Io non sono per nulla antiamericano. So di      essere cresciuto all'ombra degli archetipi culturali americani che hanno      imbevuto il tempo libero di tutti noi. Ho letto infinitamente molti più      libri scritti da americani che libri di italiani così come ho visto assai      più film americani che italiani. Ogni tanto addirittura mangio da      MacDonalds (mai quando sono in Italia, però, dove il mio buon gusto —      non un'ideologia — mi fa sempre trovare alternative migliori),      riuscendomi tutte le volte a stupire dell'incredibile assenza di varietà      di ciò che mi ritrovo a masticare e tuttavia traendone quell'inquietante      senso di tranquilizzazione che la riconoscibilità di un'esperienza      produce. Non fosse altro che per i grandi capolavori di mezzo secolo di      letteratura di fantascienza sono molto contento che l'America esista! Non      sono quindi per nulla antiamericano ed un bel giorno, infastidito da ciò      che in televisione vedo e odo sulla guerra in Iraq decido di mettermi a      scrivere un articolo per Delos; faccio delle ricerche su Internet per      documentarmi e, poiché non me la cavo male in questo senso (non sarò      abile come i net-runner descritti da Gibson, ma mi difendo), ben presto mi      ritrovo intrappolato per 18 ore al giorno in un complesso intrico di dati      più o meno verosimili, molti dei quali decisamente sconvolgenti. Il      materiale esistente in rete è immenso, più se ne cerca più se ne trova,      ma non tutto è attendibile: informazioni assolutamente plausibili trovano      posto negli stessi siti nei quali parimenti si vaneggia di pseudo-segreti      inerenti ad autopsie di extraterrestri o congiure del demonio.      Virtualmente, la rete offre argomenti in abbondanza per qualsiasi tesi si      voglia sostenere. Volete qualche esempio? Perché dietro agli attentati      dell'11 settembre non potrebbe esserci addirittura Bill Gates? Detto e      fatto, c'è un sito dove scopriamo i nuovi vizi di Osama Bin Gates(48). Se      non vi va bene Bill Gates, perché non optare per il Papa Nero,(49)      enigmatico figuro del quale il sommo pontefice non sarebbe che un umile      servitore? Siamo poi sicuri che ci siano stati aerei quella mattina a      Manhattan? Non potrebbero essere stati tutti effetti speciali digitali come      un sito tedesco sostiene?(50) Perché gli Space Shuttle dovrebbero      esplodere da soli? E' ovvio che c'è dietro un complotto.(51) Siamo davvero      sicuri che il Bush padre non fosse un pedofilo? Naturalmente no.      Investigate anche voi sui misteri della sua presunta pedofilia.(52) Già      che stiamo parlando di papà Bush, cosa ne dite dell'idea che sia stato lui      — all'epoca vicepresidente — ad organizzare l'attentato a Reagan?      Ottima idea! Andate a ficcare il naso anche voi nei casi di George Bush      scoprendo che era un ottimo amico del padre del tentato omicida e che suo      figlio aveva in programma una cena col fratello dell'attentatore proprio la      sera dell'attentato (sic!).(53) Vi puzza il modo in cui John Lennon sia      morto? Indagate allora su chi sarebbero stati i veri mandanti.(54) Chi ha      veramente ucciso Lady Diana?(55) 
 E se Diana invece avesse simulato la propria morte per togliersi i      parapazzi di torno una volta per tutte?(56)
 Già che ci siamo, non sarà che hanno fatto fuori l'ultimo rampollo dei      Kennedy per impedirgli un giorno di diventare Presidente degli Stati Uniti?      (cosa peraltro probabile).(57) E per concludere in bellezza: esistono gli      UFO e se esistono hanno il raggio della morte? Mussolini era forse un      Ufologo? La risposta che si trova su Internet, per chi è disposto a      crederci, è naturalmente: sì!.(58)
      Siete ancora nei miei panni? Bene. Di fronte a un tale ammasso di      informazioni disomogenee, l'unica cosa da fare in alternativa allo spegnere      il proprio computer è mettersi di buzzo buono per distinguere le      informazioni più attendibili dai palesi vaneggiamenti, ordinare i dati,      trarre spunto dalle sintesi suggerite da altri e formulare infine la      propria sintesi personale. Il risultato di questo procedimento è quindi      inevitabilmente differente per ognuno che vi si cimenti, poiché diverse      sono le capacità di analisi e le credenze che influenzano la formazione      del giudizio in ciascuno di noi. Nessuna versione (tranne ipoteticamente      una) può quindi contenere tutta la verità, solo la verità, nient'altro      che la verità. Dobbiamo quindi prendere con le pinze tutte queste ipotesi      e ricordarci che qualsiasi quadro degli eventi che ne scaturisce è      potenzialmente sia vero che falso. L'elemento aleatorio non andrebbe mai      disconosciuto. Solo un tribunale competente e imparziale (se qualcosa del      genere esiste) potrebbe in linea di principio autorevolmente certificare      una cronistoria come vera o falsa.
      Detto questo, torniamo nei miei panni, se per caso ne siamo nel frattempo      sgattaiolati fuori. Menzionavo in precedenza il mio scarso antiamericanismo      (da non confondersi per piacere con un ingenuo pro-americanismo). Questo      semplicemente significa che i miei personalissimi bias di conferma, cioè      la propensione della mia mente a filtrare le informazioni in entrata,      tendono a rendermi inizialmente scettico rispetto a teoremi come quelli      esposti in questo articolo, almeno sino al momento in cui la convergenza      degli indizi non faccia massa critica ed io mi ritrovi costretto a non      poter più eludere una interpretazione alternativa della realtà; altra      cosa avviene evidentemente in un antiamericanista professionista (l'antiamericanismo      è anche una professione, con le sue carriere, le sue gerarchie e      convenienze pratiche, le cui grandi star girano allegramente il mondo      saltando da una conferenza all'altra, ricavando dalla loro attività      prestigio e denaro — nella qual cosa peraltro non c'è nulla di male), il      quale avrà logicamente un bias di conferma inverso rispetto agli altri,      ovvero sarà più propenso ad assimilare qualsiasi informazione tesa a      confermare le sue credenze antiamericane, manifestando per contro sordità      rispetto ad argomenti opposti. L'antiamericanista professionista ottiene a      tal modo di vedere intaccata in una certa misura la sua credibilità agli      occhi di un pubblico neutro, nel quale tipicamente alberga l'opinione di      massa del momento e di conseguenza un bias di conferma opposto. Ma tutto ciò      non ha più a che fare coi miei panni, nei quali vi ho invitati a mettervi,      quindi torniamo a bomba.
      Sia voi che io siamo quindi nei miei panni, ci stiamo strettini, ma per      fortuna non dobbiamo rimanerci a lungo. Tutto è iniziato con una curiosità      e una ricerca con Google. Ah! Cosa mai avrebbe potuto realizzare Sherlock      Holmes se solo avesse avuto Google a disposizione! Una ricerca tira l'altra      e dopo un po' le prime sconcertanti tesi prendono forma e un sogno      paranoide ad occhi aperti inizia a segnare ogni tuo istante di veglia.      Finché a un tratto ti senti come Jacopo Belbo, il personaggio del Pendolo      di Foucault di Umberto Eco, il quale per gioco ipotizza un complotto      universale ordito dai templari che imprevedibilmente si rivela autentico.      Non è una sensazione tranquilizzante...
      Chiunque lo avrebbe potuto fare al mio o al tuo posto. Internet è in ogni      casa e qualsiasi bambino sa utilizzare Google. Dando credito ad alcuni dati      piuttosto che ad altri, seguendo una certa traccia ignorandone altre mille,      ognuno può costruirsi su misura la rappresentazione della realtà più      adeguata alle peculiarità della propria natura psichica.
      E' per questo che ho detto e ripetuto che quanto io ho scritto in questo      articolo non è dimostratamente vero. E' solo una delle rappresentazioni      della realtà possibili, a mio avviso più plausibile e meno stupida della      rappresentazione che i media veicolano, ma non per questo necessariamente      vera.
       Approcci moralisti
       Non ritengo compito mio esprimere alcun giudizio esplicito di tipo morale      in merito allo scenario da me rappresentato. Ognuno tragga le proprie      conclusioni e viva i propri sentimenti autonomamente, senza bisogno dei      miei suggerimenti in merito. Molti dei siti che in rete si occupano di      questo tema mescolano i dati con i giudizi morali, e talvolta l'effetto non      è dei più fortunati, poiché il messaggio che traspare tra una riga e      l'altra finisce per essere una cosa del tipo: Guardate cosa ci fanno questi      cattivoni! 
      Tuttavia, per rendere le cose più semplici a eventuali lettori in      difficoltà nel formare opinioni proprie, ecco alcuni tipici possibili      giudizi precotti e preconfezionati tra i quali scegliere, ovviamente solo      per il caso in cui l'intero teorema di questo articolo risultasse fondato,      sfoltimento demografico incluso:      
      Approccio Moralista Classico
 Gli elementi del governo degli Stati Uniti e/o delle varie agenzie militari      e di intelligence che avessero organizzato o collaborato alla realizzazione      degli attentati dell'11 settembre hanno compiuto gravissimi e imperdonabili      crimini contro l'umanità, sia per i morti negli attentati che per quelli      nelle guerre ed epidemie che sono seguite. Sono inoltre colpevoli di alto      tradimento nei confronti del loro paese, gli Stati Uniti d'America. Nessuna      motivazione al mondo può giustificare tali atti, a tutti gli effetti      comparabili ai crimini nazisti. I responsabili vanno giudicati sia da un      tribunale americano che da un tribunale internazionale, e subire le pene      adeguate che verranno loro comminate.      
      Approccio Ipocrita Standard
 E' l'ennesima versione della solita teoria del complotto. Non bisogna dare      retta a queste bugie senza alcun fondamento, che finirebbero per      distogliere le nostre forze dalla ricerca e la punizione dei veri      colpevoli, dei terroristi. 
      Approccio Cinico Visionario
 Secondo il WWF il mondo sarà inabitabile tra 50 anni o giù di lì.      Evidenza e storia insegnano che l'umanità non ha la maturità necessaria a      modificare spontaneamente i propri comportamenti in una direzione      compatibile con la propria sopravvivenza. Un potere forte in grado di      dominare il mondo e di regolarne avvedutamente il funzionamento,      intervenendo con catastrofi controllate ove necessario, è un male minore      rispetto all'estinzione della specie umana. La morte prematura (sarebbero      prima o poi morti comunque) di milioni o anche miliardi di esseri umani, da      un punto di vista storico, è completamente irrilevante, come la storia      stessa insegna. L'elemento disturbante in tutto ciò è legato al tabù      della morte di cui la cultura occidentale contemporanea è intrisa, tabù      dal quale non possiamo permetterci di lasciarci influenzare. 
      Approccio Razionale-Ottimista Asimoviano
 Secondo il WWF il mondo sarà inabitabile tra 50 anni o giù di lì, a      causa delle conseguenze dei progressi della scienza e della tecnologia. Ma      l'unica forza in grado di trovare soluzioni ai problemi generati dalla      scienza è la scienza stessa, come è sempre avvenuto e sempre avverrà. Ed      è quindi alla scienza che i politici devono ricorrere (ma non per creare      armi batteriologiche in laboratorio!) Imboccare la strada di una      tecno-dittatura globale non è un'opzione ammissibile in un mondo nel quale      valga la pena vivere. L'umanità deve identificare e punire i colpevoli di      questo crimine e utilizzare lo shock di questa rivelazione quale sprone per      un deciso cambio di rotta nelle attuale politiche mondiali che stanno      conducendo il nostro pianeta verso la catastrofe. 
      Approccio Nichilista Relativista
 Secondo il WWF il mondo sarà inabitabile tra 50 anni o giù di lì, quindi      chi se ne frega di quello che succede oggi — tra 50 anni e un giorno      tutti i nostri discorsi di oggi non faranno più nessuna differenza. Tutto      sommato è un bene che l'umanità si faccia da parte. La vita è comunque      noiosa e fondamentalmente senza senso. 
      Approccio Zen Fatalista
 Tutto ciò che accade è esattamente l'unica cosa che poteva accadere, così      come tutto ciò che accadrà sarà l'unica cosa che potrà accadere. Non c'è      ragione di preoccuparsi, perché tutti i fenomeni sono manifestazioni del      Buddha e la via verso il bodhisattva passa attraverso la dismissione degli      scopi e dei desideri. E' la natura del mondo che ai cicli di felicità si      alternino cicli di infelicità. Cercare di sfuggire all'infelicità è ciò      che crea la nostra infelicità. La sofferenza va rispettata, non elusa.      Ogni sofferenza è conseguenza del karma e sopportando la sofferenza, il      karma sparirà. Quando si muore, è bene morire. Il futuro e il passato      vanno dimenticati. Bisogna concentrarsi sul presente e realizzare dentro di      sé il ku, il vuoto. Quando si pensa con la mente, ci si smarrisce      nell'enigma. La verità ultima non bisogna neppure pensarla. La Via esiste,      ma non chi la percorre.      
      Approccio Artistico Surrealista
 L'happening iniziato da alcuni artisti americani l'11 settembre 2001      rappresenta fuor di dubbio un momento importante, quando non essenziale,      dell'arte contemporanea d'avanguardia. Una molteplice varietà di stili e      tecniche sono state utilizzate — per la prima volta nella storia      dell'arte — nella realizzazione di quest'opera multipiattaforma      quadrimensionale, unica nel suo genere. Dalle tradizionali tecniche      cinematografiche visive (l'evento di Manhattan) agli inediti interventi di      scultura socioetnoplastica realizzati con innovativi strumenti tanatotipici      (negli open studio d'Afghanistan e Iraq), fino alle nuove tecniche di arti      virali noematiche full-impact unite alle più avanzate arti di      microscultura genetica dell'RNA per la creazione di un momentum di      raffinata tanatogenesi (in Cina), il tutto temprato col sapiente uso di      memi atti fondere semanticamente tutte le parti sino alla generazione      dell'autentica Gestalt dell'opera completa finale, la quale non è più un      happening o una serie di avvenimenti separati, bensì un vero è proprio      stato psichico collettivo quadrimensionale, ovvero una titanica e      persistente Weltanschauung globale illusoria di purissima ispirazione      psicotica dickiana. L'opera sarebbe tuttavia imperfetta se non contenesse      in sé i semi della propria autodistruzione non banale, indispensabile per      mettere infine in luce la sua reale natura ed essenza artistica, obiettivo      che non può prescindere da un gesto concreto, attivo e palese di tutti gli      esseri umani sino a quel momento passivamente partecipi dell'opera nel      ruolo di soggetti credenti in tale Weltanschauung illusoria. Per dare un      senso compiuto e storico all'opera d'arte in quanto tale, quindi, tutti gli      esseri umani del mondo che hanno per anni creduto alla rappresentazione      ufficiale degli eventi iniziati l'11 settembre si consoceranno allo scopo      di intentare una causa legale internazionale per truffa semplice e danni      morali contro gli autori dell'opera.      
      Approccio Becero-Razzista
 Hanno fatto bene. Meglio loro che noi, no? Fosse per me, li avrei ammazzati      subito tutti, e tanti saluti. C'è anche fin troppa gente al mondo! Dammi      retta, la pensano tutti così, ma nessuno ha le palle per dirlo.
       L'ex strumento militare
       Avete trovato fra questi il giudizio più consono alla vostra indole?      Oppure siete in grado di articolare un giudizio proprio senza ricorrere ai      miei templates? Meglio così. Più di uno di essi è infatti inquietante.
      Non che la situazione stessa sia tranquilizzante. Se non altro, a voler      essere ottimisti a tutti i costi, questa nuova interpretazione della realtà      renderà le nostre vite meno noiose in futuro.
      Lo so, lo so, non è bello rendersi conto che tutti i nostri ricordi in      merito agli eventi dell'11 settembre hanno la forte probabilità di essere      essenzialmente falsi, che ciò che credevamo fosse la realtà si sia invece      eventualmente rivelato un artefatto, un'arma di psicoguerra usata contro di      noi. D'altra parte c'era da aspettarselo che a furia di attendere, prima o      poi il futuro arrivasse. E il futuro potrebbe rivelarsi come un luogo assai      meno piacevole di quello tratteggiato nei peggiori incubi di Philip K. Dick.      Dopotutto non è forse ormai un principio accertato che la Realtà supera      sempre la Fantasia? Coloro che conoscono la letteratura di Philip K. Dick      sanno bene di cosa sto parlando.
      Un celebre saggio di Philip Dick titolava: Se questo mondo vi sembra      spietato, dovreste vedere cosa sono gli altri. Beh, forse uno degli altri      mondi cominciamo a intravederlo. Evviva! Forse è la volta buona che      abbiamo sconfitto per sempre la noia.
      Sui giornali e nei telegiornali di tutto il mondo di queste cose non c'è      per il momento (quasi) traccia. Su Internet, a riguardo, c'è più che una      traccia: c'è tutto, anche se le informazioni sono sparse, frammentarie e      non necessariamente attendibili. D'altra parte, abbiamo visto che anche le      informazioni dei media tradizionali non sono per nulla attendibili, quindi      viva Internet!
      E' importante osservare che un teorema del genere — vero o falso che sia      — non avrebbe mai potuto formarsi prima della nascita di Internet.      Ricordiamo che Internet venne inventato proprio come strumento militare      americano per garantire le comunicazioni anche in caso di guerre      planetarie. Paradossalmente, come nel mito di Frankenstein la creatura si      sta adesso rivoltando contro il creatore, permettendo ai cittadini del      mondo di scambiarsi informazioni e mettere a nudo ciò che sempre più      appare come un'agghiacciante complotto militare americano.
      Il fatto che i media tradizionali di tutto il mondo ostinatamente ignorino      notizie di tale portata induce altre riflessioni.
      E' interamente possibile che nel mondo che si sta formando i giornalisti      come li intendiamo oggi (prostituti/e al pieno servizio di chi li paga      anziché della verità come dovrebbe essere) si ritrovino a essere una      categoria obsoleta, alla quale nessuno più darà retta poiché Internet      fornirà alternative migliori. Nel mondo di Internet l'informazione è      veicolata da chiunque la voglia fare circolare — tanto peggio quindi per      i giornalisti che sceglieranno di rinunciare a far parte di questa      categoria umana. Molti siti di informazione alternativa su Internet vivono      già oggi del sostegno economico che i loro lettori volontariamente      tributano loro. Questo vuol dire che in futuro ci sarà probabilmente      sempre più spazio nel mondo anche per giornalisti intellettualmente onesti      e, forse (anche se a dover essere sincero temo proprio di no), sempre meno      spazio per i giornalisti disonesti. 
      Lo so, sto peccando di idealismo, per un breve momento ho confuso fantasia      e realtà, ma anch'io sono umano e ho i miei limiti. I Grandi Burattinai      riusciranno prima o poi — di sicuro ci stanno provando(59) — a legare      ai loro fili anche tutto ciò che su Internet viene espresso.
       Tutto quello che avreste sempre voluto sapere? No, non tutto
       Nel frattempo, accontentiamoci di ciò che ci passa il convento, ovvero il      più strabiliante complotto che sia mai stato architettato e messo in opera      a memoria d'uomo — e scusatemi se è poco. Come ho già detto e ripetuto      molte volte, vi invito a non credere una parola sola di quanto io ho      scritto. La televisione non ha mai annunciato queste cose (sinora), io non      sono un giornalista (anzi ho scritto vari libri di fantascienza) quindi ciò      che ho scritto appartiene secondo le convenzioni in essere al mondo della      fantasia, è una fiction artefatta, ispirata sì a un fatto reale, ma nei      suoi vari dettagli è senza relazioni dimostrate con il mondo della realtà.      Vi ho quindi mentito, con l'attenuante di avvisarvi che l'avrei fatto. La      mia menzogna ha tuttavia due facce, una delle quali è sinora rimasta      nascosta; il titolo prometteva tutto quello che avreste sempre voluto      sapere sull'11 settembre 2001, ma che non avete mai osato chiedervi. Questa      promessa è stata davvero mantenuta, nei limiti delle mie possibilità? Vi      ho quindi davvero raccontato tutto ciò che potevo a riguardo? La risposta      è no. Manca almeno metà della storia. Ma per oggi mi sembra di aver già      scritto abbastanza. E poiché nessuno mi paga per farlo, scrivo solo ed      esattamente nella misura in cui ho voglia di farlo.
      Raccontarvi questa storiella è stato un atto fisiologico per me      necessario. Poiché come ho detto e ribadito di fiction si tratta, mi      sovviene per analogia quell'altra storiella famosa di altri tempi, nella      quale un re se ne va a spasso nudo per il reame pretendendo di essere      vestito, e tutti i suoi sudditi fingono di non notare la sua nudità per      paura di perdere la testa sotto l'accetta del boia. Le storie sono alla fin      della fiera sempre le stesse e, chissà perché, quella che ho raccontato      oggi mi sembra un clone della storiellina del re nudo. Sarò ingenuo, mi      sbaglierò, avrò bisogno di occhiali, ma a me davvero pare che il re sia      di nuovo nudo, e che tutti facciano finta di niente. Quindi non abbiatemene      se, come il bambino della favola, m'è scappata qualche osservazione sulla      sua nudità. Chissà che facendolo notare non se ne accorgano anche altri.      Non se ne può davvero più di questi esibizionisti.
 
Fonti:
 
      (1) www.emperors-clothes.com/news/airf.htm 
      (2) www.attackonamerica.net/jetcouldwrecknuclearnrcadmits.htm      
      (3) www.abcnews.go.com/sections/us/DailyNews/jointchiefs_010501.html
  o www.ratical.org/ratville/CAH/JCS1962abc.html 
                 (4) www.news.scotsman.com/international.cfm?id=655812002      
      (5) www.ph.ucla.edu/epi/bioter/compilationofanthraxevidence.html      
      (6) www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99992265      
      (7) globalresearch.ca/articles/MOO208A.html
 www.prospect.org/webfeatures/2002/06/rozen-l-06-27.html
 www.usatoday.com/news/nation/2002-08-25-hatfill_x.htm
 edition.cnn.com/2002/US/08/25/anthrax.hatfill
 www.nationalreview.com/mowbray/mowbray082602.asp
 www.rense.com/general26/susp.htm
 www.rense.com/general28/somethingfishy.htm  
            (8) www.whatreallyhappened.com/deadbiologists.html
 www.hoffman-info.com/secretagent.html
 home.earthlink.net/~alanyu76/part2a13.htm
 www.rense.com/general18/five.htm 
           (9) www.healingcelebrations.com/smallpoxandanthrax.htm,
 www.tetrahedron.org/articles/anthrax/anthrax_espionage.html      
      (10) www.skolnicksreport.com/ootar3.html
 www.whatreallyhappened.com/anthrax_swindle.html
 www.whatreallyhappened.com/binladenprofits.html
 www.rense.com/general15/mediarant.htm
 www.skolnicksreport.com/ootar13.html
 www.the1phoenix.net/x-files/wtc1.htm#bioport      - in italiano      
      (11) www.militarycorruption.com/greed.htm
 e www.militarycorruption.com/forcedanthrax.htm      
      (12) www.mca-marines.org/Leatherneck/nov01pentagonarch.htm      
      (13) www.free.freespeech.org/americanstateterrorism/9-11/CIA-WTC.html      
      (14) www.thememoryhole.org/911/cia-simulation.htm
 www.koolpages.com/killtown911/flight77/claim.html
 www.indybay.org/news/2002/09/149985_comment.php      
      (15) www.informationguerrilla.org/linganno_politico.htm      
      (16) Su uk.indymedia.org/front.php3?article_id=19316&group=webcast      (potete anche scaricare il documento in PDF). Parecchie informazioni anche      su afrocubaweb.com/news/wagdog.htm e su www.voxfux.com/archives/00000076.htm      
      (17) www.emperors-clothes.com/indict/indict-1.htm      e www.emperors-clothes.com/indict/indict-2.htm      
            (18) www.netrequisite.com/~kai/ruppert.html      
      (19) www.fromthewilderness.com      
      (20) www.copvcia.com/gov.html      
      (21) in italiano: www.curandero.ch/articoli/index.php?numeroid=7      
      (22) www.medienanalyse-international.de/timetable.html
 www.unansweredquestions.org/timeline/main/AAanthrax.html 
             (23) www.analitica.com/bitblioteca/gore_vidal/enemy.asp      oppure 9-11congress.netfirms.com/Vidal.html 
           (24) in italiano: www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1765&isbn=8881123770      
      (25) www.movisol.org      
      (26) www.larouchein2004.net/pages/writings/2003/030326insanity.htm      
            (27) www.onlinejournal.com/Special_Reports/Lynn012303/lynn012303.html
 www.votetoimpeach.org
 www.impeach-bush-now.org
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 www.counterpunch.org/boyle01172003.html
 www.chemtrailcentral.com/ubb/Forum6/HTML/000951.html
 www.democrats.com
 www.impeachbushbumperstickers.com/links.html      
            (28) www.whitehouse.gov/news/releases/2001/12/20011204-17.html      
      (29) www.whitehouse.gov/news/releases/2002/01/20020105-3.html      
      (30) www.globalfreepress.com/911/mov/scsb.bush.mov      (versione completa)
 thewebfairy.com/video/bush/dolt.wmv (sintesi).
 Altri utili links in merito:
 www.lewrockwell.com/north/north72.html
 www.koolpages.com/killtown911/bush.html
 www.geocities.com/bushatbooker/      
      (31) www.thelonegunmen.com      
      (32) www.govsux.com/lonegunmanpilot.WMV      
      (33) www.hermes-press.com/nazification_step3.htm      
      (34) www.psyop.com      
      (35) www.skepdic.com/confirmbias.html      
      (36) www.commondreams.org/headlines02/0707-02.htm      oppure www.observer.co.uk/Print/0,3858,4456418,00.html      
            (37) www.africa2000.com/SNDX/nssm200all.html      
            (38) www.fromthewilderness.com/free/ww3/040603_sars_scam.html      
            (39) www.umorismo.info/beppegrillo      
            (40) sulle manipolazioni genetiche del coronavirus leggete: www.globalresearch.ca/articles/CUM304A.html      
      (41) www.globalresearch.ca/articles/BAT304A.html 
             (42) www.onlinejournal.com/Special_Reports/050303Madsen/050303madsen.html      
      (43) www.globalresearch.ca/articles/WAN305A.html
 www.fromthewilderness.com/free/ww3/050903_SARS_summary.html
 www.fromthewilderness.com/free/ww3/02_14_02_microbio.html
 www.wheresgeorge.com/pf_politic/messages/1047014538_13111.html
 www.apfn.org/apfn/scientists.htm
 autismawakeninginia.bizland.com/autismandaluminumvaccineexposurecomparisionstudy/id37.html      
      (44) www.rense.com/general17/bushhitler.htm      - www.rememberjohn.com/Nazis.html      
      (45) www.globalfreepress.com/911/mov/scsb.bush.mov      
      (46) www.dubyaspeak.com      
      (48) www.tupbiosystems.com/articles/bill_gates.html      
      (49) www.vaticanassassins.org      
      (50) www.nulife.de/elfterseptember      
      (51) www.skolnicksreport.com/ootar26.html      
      (52) www.skolnicksreport.com/ootar24.html      
      (53) www.voxfux.com/articles(closed)/00000013.htm
 - www.nathanielblumberg.com/neil.htm
 - www.carpenoctem.tv/cons/reagan.html      
      (54) www.eyespymag.com/features/lennon.html      
      (55) www.lkwdpl.org/wildideas/conspiracy.html
 oppure www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/1561719226/thestrangeworldo      
      (56) www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/188500320X/thestrangeworldo      
      (57) www.skolnicksreport.com/goldenboy4.html      
      (58) www.edicolaweb.net/un110901.htm
 www.regiaaeronautica.it/artgen.htm
 www.goken.it/mussolini.htm
 www.ticino.com/cusi/Redaz/Editor/scheda02.htm      
            (59) 
www.skolnicksreport.com/bbinternet.html Articolo correlato: 
11 settembre 2001 - inganno globale