mercoledì 1 luglio 2009

Come le scie chimiche si trasformano in "velenose velature"


Questo ottimo documento video dalla Francia mostra - a velocità 500 volte maggiore - una tipica giornata d'irrorazione. Da notare come le scie chimiche persistano innaturalmente, si espandano e generino coperture artificiali che schermano la luce solare. Condensa? Impossibile che sia condensa perchè come afferma persino un negazionista delle scie chimiche

“L’unico 'pericolo' tra virgolette rappresentato dalle contrails è riassumibile in due voci: - lieve schermatura della luce solare a svantaggio del calore respinto. - difficoltà nella navigazione aerea a vista. (...)


Tuttavia va considerata l’esiguità delle contrails rispetto all’enorme spazio del cielo. (...)

e non rappresentano in alcun modo un danno ambientale così catastrofico come si è soliti pensare con troppa leggerezza.”


(citazioni dal documento L'annosa questione delle scie di condensazione di P. Randi, visionabile all'indirizzo http://www.meteoromagna.com/L_ANNOSA_QUESTIONE_SCIE_DI_CONDENSAZIONE.pdf )

Ergo quelle scie che oscurano un enorme spazio di cielo sopra Bordeaux non possono essere scie di condensa. Per altro com'è possibile attribuire un simile comportamento a dei normali voli di linea se il traffico aereo è diminuito in tutta Europa? E che dire del fatto che d'estate le scie di condensa sono molto più rare e si dissolvono più rapidamente?


In questo altro video dalla Francia si vede un aereo lasciare delle scie che si interrompono continuamente, che cambiano di intensità ad un ritmo frenetico; possiamo mai pensare che questo comportamento sia dovuto al fatto che i valori di umidità e temperatura varino così rapidamente nello spazio? Nel video si notano per una decina di secondi tali cambiamenti (interruzioni della scia e cambio d'intensità) in ragione di più di uno al secondo, il che vuol dire che se l'aereo volasse ad alta velocità (600 km/h, ovvero 167 m/s) dovremmo avere ad alta quota valori di umidità e temperatura che non sono costanti nemmeno in un raggio di 100 metri.

Ma le discontinuità e disomogeneità nei valori di temperatura e umidità relativa dell'aria possono esistere, anche fra zone relativamente vicine, se ci riferiamo a quote relativamente basse. A bassa quota l'influenza dei diversi tipi di suolo (più o meno riflettente la luce solare), della presenza di monti, valli, corsi d'acqua, aree urbane (decisamente più calde a causa dell'asfalto, del traffico dei veicoli e del riscaldamento delle case) aree industriali (associate alla presenza dei fumi caldi della fabbriche), si ripercuote sugli strati più bassi dell'atmosfera e causa sicuramente disomogeneità nei valori di temperatura e umidità relativa dell'aria. Ma più si va in alto meno tali disomogeneità sono rilevanti. In maniera simile, ma simmetrica, disomogeneità di temperatura e di altre caratteristiche fisiche dell'acqua dei mari sono rilevanti a profondità relativamente basse, ma lo sono sempre di meno man mano che si scende verso il fondo.

Guardate bene, stanno spruzzando dei composti chimici!




Si ringrazia Giuditta del blog tuttouno per la segnalazione dei video.

Nessun commento: