martedì 18 gennaio 2011

Le scie chimiche sono una realtà storica - parte 1

Milioni di britannici coinvolti come cavie involontarie ed esposti al contagio di agenti infettivi e sostanze chimiche ammette il ministero della difesa britannico
Il presente articolo lo trovate pure riassunto nel video qui sotto (fatto in maniera artigianale, e che spero di rifare in una versione migliore, scusatemi è il mio primo esperimento). Se vi piace il video potete pure scaricalo da mediafire in formato avi. Seguiranno le parti successive sia dell'articolo che del video. La seconda parte del video  nel frattempo è già pronta ed è già scaricabile anch'essa in formato avi.





Le scie chimiche sono una realtà storica - parte 1

Quando si parla di scie chimiche si intende lo spargimento intenzionale di veleni sulla popolazione ignara, veleni dispersi nell'aria tramite aerei.

Qualcuno (come i curatori del sito wikipedia) afferma che si tratti di bufale, di assurde teorie del complotto, eppure in realtà la storia mostra che le scie chimiche nell'età contemporanea sono sempre esistite.

Wikipedia nega l'esistenza delle scie chimiche

Il mnistero della difesa inglese ha ammesso nel 2002 di avere fatto degli esperimenti a partire dal lontano 1940 fino al 1979, esperimenti in cui agenti chimici cancerogeni come il solfuro di zinco e cadmio. In un articolo del quotidiano britannico Guardian vengono riportate queste ammissioni ufficiali del ministero della difesa: Milioni di persone coinvolte in test di armi biologiche. Una gran parte della Gran Bretagna fu esposta al contagio batteri irrorati nel corso di esperimenti segreti


Nell'articolo si legge fra le altre cose che:
Un capitolo del rapporto “Gli esperimenti con particelle fluorescenti” rivela come tra il 1955 ed il 1963 aerei volarono dal nord-est dell’Inghilterra alla punta della Cornovaglia lungo le coste meridionali e occidentali, sganciando sulla popolazione enormi quantità di solfuro di zinco e cadmio. I composti chimici andarono alla deriva per miglia nell’entroterra, e la loro fluorescenza permise di monitorarne la diffusione.
(...)
Mentre il Governo ha insistito nell’affermare l’innocuità di tale composto chimico, il cadmio è riconosciuto come una causa di cancro al polmone e durante la Seconda Guerra mondiale esso fu considerato dagli Alleati come un’arma chimica.

Abbiamo quindi qui aerei che diffondo sostanze velenose sulla popolazione in un cosiddetto esperimento durato ben 8 anni.

E poi ancora leggiamo che:
In un altro capitolo “Esperimenti di copertura di grandi aree”, il Ministero della Difesa descrive come tra il 1961 ed il 1968 più di un milione di persone lungo la costa meridionale dell’Inghilterra, da Torquay alla New Forest, furono esposte a batteri fra i quali e.coli e bacillus globigii, che simula l’agente dell’antrace. Questi rilasci provennero da una nave militare, la Icewhale, ancorata di fronte alla costa del Dorset che spruzzò i microrganismi in un raggio di 5-10 miglia. 
Batteri attaccati alle ragnatele sulle cassette delle poste
Abbiamo qui un milione di persone esposte nel giro di 7 anni al contagio di batteri, e se si legge l'articolo fino in fondo si viene a sapere di batteri diffusi lungo la metropolitana o attaccati alle ragnatele sulle cassette delle poste.

Alcune famiglie che vivono nelle aree maggiormente coinvolte in questi test segreti sono convinte che gli esperimenti hanno causato ai loro bambini difetti congeniti, handicap fisici e difficoltà di apprendimento. Il ministero ed il governo ovviamente negano, con grande faccia tosta, come è consuetudine.

L'attuale responsabile della struttura di Porton Down, che ha diretto e realizzato nel passato tali orrendi crimini, considerandoli "esperimenti", afferma che:

Non è nostra abitudine discutere delle ricerche in atto
I risultati di questi esperimenti salveranno delle vite, se il paese o le nostre forze armate dovessero affrontare un attacco di armi chimiche e biologiche”. Alla domanda se tali test sulla popolazione sono ancora in atto ha risposto: “Non è nostra abitudine discutere delle ricerche in atto”.
Tale affermazione potremmo liberamente tradurla: “sì, lo stiamo ancora facendo, cosa volete, che ve lo andiamo a raccontare?” visto che le immagini satellitari dell'Inghilterra mostrano cieli offuscati da scie disseminate in lungo ed in largo per ogni dove.
Immagine satellitare dei cieli d'Inghilterra offuscati da scie
Vi ricordate? “Esperimenti di copertura di grandi aree”, era uno dei capitoli riguardanti gli esperimenti compiuti nel passato dal Ministero della Difesa e di recente desecretati ed ammessi pubblicamente.

Coperture di grandi aree, già, forse sarebbe il caso di guardare il cielo sopra di noi per vedere cosa stanno combinando con quelle ricerche di cui i responsabili non vogliono discutere.

Chi nega le scie chimiche afferma che sarebbe assurdo che un governo avvelenasse così la propria popolazione, che sarebbe assurdo che si verificassero certe cose su una scala così grande, e che di certo la popolazione se ne sarebbe accorta e lo avrebbe denunciato.

Scie chimiche coprono il cielo dell'Essex, in Inghilterra, oscurando il sole
Invece quanto accaduto in Gran Bretagna mostra che

1) i piloti dell'aviazione militare hanno avvelenato i propri concittadini obbedendo agli ordini

2) la popolazione (tranne forse un'esigua minoranza che non è stata però ascoltata dalle istituzioni) non se n'è accorta (altrimenti ci sarebbe stata una ribellione)

3) alcuni dei responsabili e forse persino dei dirigenti sono stati così bene indottrinati che forse credono davvero di avere fatto questi orrendi crimini per il bene della nazione, per testare la capacità di un ipotetico nemico di aggredire la popolazione con agenti chimico-biologici e predisporre quindi dei piani di difesa

 4) questi responsabili, nonostante la faccia tosta dimostrata nel difendere questi cosiddetti "esperimenti" su milioni di cavie umane non consenzienti, non hanno il coraggio di negare che al presente si stia facendo qualcosa di simile, ed in effetti in Gran Bretagna la diffusione di scie chimiche, come ci riferiscono gli attivisti locali, è stata notevole sin dall'inizio di questo secolo (l'ammissione della responsabile di Porton Down è del 2002)

Per altro non si tratta di un caso isolato. Vedremo infatti adesso quali sono gli antecedenti storici  negli USA, altro paese dove gli attivisti riportano l'inizio della diffusione massiccia delle scie chimiche alla fine seconda metà anni '90 del secolo scorso.

Wikipedia ammette l'Operazione Copertura di Grandi Aree con aerosol
A darcene una prova è la stessa wikipedia, che seppur nega le scie chimiche, non riesce a negare ed a cancellare ogni realtà storica. E così persino sul sito inglese di wikipedia troviamo la descrizione di esperimenti analoghi, ovvero dell'Operazione di Copertura di Grandi Aree con aerosol, condotta nel 1957, preceduta da simili operazioni iniziate nel 1953, proseguita con analoghi esperimenti condotti fino alla metà degli anni '60. Leggiamo infatti che:
Esistono le prove che furono compiuti esperimenti analoghi all'"Operation L.A.C." L'esercito ha ammesso di aver diffuso agenti chimici in alcune aree del Minnesota dal 1953 fino alla metà degli anni '60 del XX secolo.
L'"Operation L.A.C." fu eseguita nel 1957 e nel 1958 dalla "U.S Army Chemical Corps". Principalmente, l'operazione di irrorazione coinvolse vaste aree con solfuro di zinco cadmio. La "U.S. Air Force" usò un C-119, "Flying Boxcar" per disperdere solfuro di zinco cadmio a tonnellate in atmosfera negli Stati Uniti. Il primo test fu compiuto il 2 dicembre del 1957 lungo un percorso che congiunge il Sud Dakota ad International Falls, in Minnesota. 


L'esperimento ebbe un ottima riuscita, infatti le particelle diffuse arrivarono sino in Canada da una parte, ed in Messico dall'altra, segno che tali operazioni non hanno mai una portata semplicemente locale.
Il 2 dicembre 1957 la nebbia chimica si propagò fino in Canada. Gli inquinanti furono anche rilevati a 1.200 miglia di distanza, in una stazione nello stato di New York.[...] Un'altra massa d'aria canadese portò la nube tossica nel Golfo del Messico. Due altri test, uno lungo un percorso da Toledo, in Ohio, ad Abilene, in Texas, ed un altro da Detroit, a Springfield, Illinois, fino a Goodland, Kansas, mostrarono che gli agenti dispersi attraverso il metodo aereo potrebbero ottenere una copertura capillare, dal momento che le particelle furono rilevate da entrambi i lati della traiettoria di volo.