sabato 27 giugno 2009

Scie ricurve: come fare a negare ancora le scie chimiche?



Questo è il video ripreso (di recente) da un attivista contro le chemtrails a Florence, una piccola cittadina dello stato statunitense dell'Oregon. Le traiettorie di questi aerei che sembrano divertirsi a fare disegni di ogni foggia nel cielo, con abbondanza di scie che si richiudono su sé stesse fanno venire in mente la seguente dichiarazione, di cui ho già ampiamente discusso in un altro lungo articolo:

“Esistono inoltre punti di riferimento a terra al di sopra dei quali le aerovie hanno variazioni di direzione anche ad angolo retto. A un osservatore sottostante, le scie appaiono curvare bruscamente” - dall'articolo del colonnello De Simone “Le scie di vapore prodotte dai jet”, pubblicato il 2/5/2007 sulla Rivista di Meteorologia Aeronautica (che potete leggere a questo link).

Ci dica, signor De Simone, quante aerovie passano sopra la cittadina di Florence che formano tutta quella serie ravvicinata di angoli retti (!) tanto che ad un osservatore sottostante appaiono (sic!) talmente curvate fino a chiudersi su sé stesse?

Siamo seri per favore, sappiamo benissimo che la verità è un'altra, che si tratta di scie chimiche, ovvero di un deliberato progetto di irrorazione con agenti chimico-biologici, e che lei è stato coinvolto (forse controvoglia, o almeno così voglio sperare) in questa campagna di propaganda negazionista.

Una sola cosa allora chiediamo a lei signor colonnello: è questa la maniera in cui fa fede al giuramento che ha fatto tanti anni fa, quello di difendere la propria patria? La patria che ha giurato di difendere siamo noi, signor colonnello, e non ci sentiamo difesi per niente da quelle centinaia di aerei che sorvolano il nostro cielo rilasciando composti tossici.

Le sembra possibile davvero obbedire contemporaneamente a quel giuramento ed agli ordini che riceve dalla struttura di cui si è ritrovato a fare parte?

Possiamo anche immaginare con quali argomentazioni hanno convinto a collaborare a questo progetto molte delle persone che adesso si adoperano a negare l'evidenza mostrata in questo ed altri video. Forse le hanno raccontato che la terra si sta oltremodo riscaldando per l'effetto serra del CO2 e che l'unica possibilità di porre un argine a questa situazione è quello della geoingegneria ovvero della dispersione di particolato riflettente tutto intorno alla terra, ma se si informa bene leggendo questi articoli e guardando questo documentario si rende conto che si tratta di una patetica scusa: se c'è un effetto serra esso è artificialmente creato proprio dalla diffusione delle scie chimiche.

O forse le hanno detto che gli agenti biologici dispersi nell'aria sono vaccini che servono a contrastare la diffusione di una qualche pandemia, ma se si informa bene leggendo questo articolo sulla pandemia e questo sui vaccini potrà capire quanto siano false anche queste argomentazioni. La realtà purtroppo è che il sistema militare è un sistema di morte, che le guerre sono state fatte per ammazzare milioni di persone e portare lauti profitti a pochi pescani.

La prego signor colonnello, non si renda complice di questo moderno genocidio: siamo noi la patria che deve difendere, e non quei poteri occulti che la spingono a rilasciare certe ridicole affermazioni.

E se ancora le mancano le prove su quelli che sono realmente gli effetti dell'operazione scie chimiche si guardi questo video realizzato negli USA, dove l'irrorazione chimico-biologica è iniziata verso il 1990. Apra gli occhi signor colonnello, perchè in questo mondo crudele chi inganna spesso è stato ingannato a sua volta. Apra il suo cuore signor colonnello, si metta una mano sulla coscienza, e sia fedele alla sua patria: la sua patria siamo noi, 50 milioni di cittadini italiani.


venerdì 26 giugno 2009

Come sono diventata un'attivista contro le scie chimiche...

ovvero come sono stata schedata dalle forze del (dis)ordine

[tratto da questo articolo sul blog di medea16]

Il 25 maggio si presentano in casa i Carabinieri, dicendo di voler parlare con me... Risponde al citofono la sorellina, dicendo loro che non ci sono (mi trovavo a Torino per seguire un festival di danza). Lasciano un avviso nella buchetta delle lettere, con scritto di presentarmi urgentemente nella loro sede.

Inizio quindi a ricevere una serie di telefonate da parte di mia madre che, celando a fatica la sua preoccupazione, mi chiede gentilmente di dirle che cosa ho combinato... le rispondo in sincerità che non ne ho la più pallida idea!

Ben presto però inizio a sospettare il motivo della visita, confermato dall'sms di mia madre che, recatasi il giorno seguente dai Carabinieri per estorcere delle informazioni, mi scrive appunto che si tratta di una E-Mail da me spedita ai Carabinieri del N.O.E. (Nucleo Operativo Ecologico) di Bologna. Bingo!

L'antefatto.
Dopo aver partecipato a conferenze, letto articoli, guardato video nonchè trasmissioni televisive e, soprattutto, dopo aver osservato ciò che avviene nei nostri cieli per circa un annetto, ritengo di avere un'idea abbastanza chiara circa le scie chimiche: al di là di tutte le possibili implicazioni (controllo climatico, controllo mentale, H.A.A.R.P. ecc. [1]), si tratta di un fenomeno reale e anomalo, sicuramente nocivo per la nostra salute, su cui gli organi competenti dovrebbero indagare fornendo delle risposte serie ai vari interrogativi posti sul tavolo della discussione. Decido quindi di dare il mio piccolo contributo alla causa inviando il giorno 20 aprile, giornata della telefonata al N.O.E. [2], una E-Mail al Nucleo Operativo Ecologico competente per il territorio della mia città. Di seguito la E-Mail.

Alla cortese attenzione dei Carabinieri del N.O.E. di Bologna.

Vorrei richiamare la Vostra attenzione sull'anomalo fenomeno che si può osservare nei nostri cieli ormai quasi quotidianamente: mi riferisco alla presenza di strane scie, rilasciate da aerei bianchi che girano sui nostri centri abitati senza targhe identificative, seguendo tracciati casuali e spesso intersecando le rotte fino a formare veri e propri reticoli.

Si tratta di scie che già soltanto a prima vista appaiono diverse da quelle normalmente rilasciate dagli aerei, ossia le scie di condensazione, formate da vapore acqueo e che svaniscono dopo pochi minuti (fenomeno abbastanza raro, che si verifica solo a certe condizioni di quota e di temperatura e a seconda dell'umidità presente nell'aria).

Le scie da me osservate sono invece molto lunghe, permangono per ore nel cielo e si allargano fino a creare uno strato di "nebbia" che oscura il sole.

Molti cittadini, allarmati dallo strano fenomeno, hanno già condotto esperimenti sul terreno e sull'acqua piovana in concomitanza con il passaggio di tali aerei: i risultati attestano la massiccia presenza di elementi chimici quali bario, alluminio ecc. ben al di sopra della media, cosa che risulta essere estremamente pericolosa per la salute dell'uomo (che inala queste sostanze sia attraverso la respirazione sia attraverso il cibo che ingerisce).
Sono molte le malattie associate a questo avvelenamento, tra le quali figura un morbo non ancora riconosciuto ufficialmente, il Morgellons.

Vorrei quindi denunciare lo stato attuale di scempio dei nostri cieli ed esprimere il mio timore per le conseguenze nocive che tali irrorazioni possono avere sulla salute dell'uomo e degli esseri viventi in generale.

Sperando in un Vostro intervento e nella Vostra richiesta di un chiarimento da parte delle istituzioni (che in più occasioni hanno ignorato la lunga serie di interrogazioni parlamentari o hanno fornito soltanto risposte evasive), Vi ringrazio per la cortese attenzione.

Cordiali saluti.

(firma)



Il colloquio.
Tornata dalla trasferta torinese, mi reco nella sede dei Carabinieri accompagnata da mia madre (che nel frattempo, dopo aver capito che si tratta di "questioni ecologiche", sembra essersi tranquillizzata. Dal canto mio, sapendo che non solo di questioni ecologiche si tratta, continuo a ripetermi come un mantra che "non ho fatto niente di male", "non ho fatto niente di male", "non ho fatto niente di male"...). In realtà la curiosità vince di gran lunga il timore: non vedo l'ora di rapportarmi con questa istituzione per sapere che cosa hanno da dirmi e per vedere in che modo si esporranno circa un fenomeno così dibattuto. Mi riprometto di essere pronta a tutto, di mantenere la calma e di affermare solo ciò che io stessa in prima persona posso dimostrare.

La fortezza videosorvegliata ci accoglie con un Carabiniere sulla cinquantina, molto serioso e taciturno, che dopo aver letto l'avviso che mi diceva di presentarmi da loro, ci fa accomodare nel suo triste ufficio in penombra. Noto subito dei monitor con le riprese della strada che circonda l'edificio. Passano una serie di minuti interminabili in cui tale signore legge più e più volte un fascicolo che ha tra le mani, in cui noto un foglio con l'intestazione Wind (mi stanno già controllando il cellulare?) mentre mia madre sbuffa per il caldo e si slaccia la cerniera della maglia (o era una tattica?!?) e io non posso fare a meno di pensare al romanzo "Delitto e Castigo", quando Raskòl'nikov subisce tutta la pressione dell'interrogatorio fino a svenire! Penso esattamente così: che quest'attesa, questo rimandare l'inizio del discorso sia una tattica per farmi capitolare... ma il delitto in questo caso non c'è, e con me non funziona.

La prima a rompere il silenzio è mia madre, che evidentemente non resiste più al gioco e chiede qualcosa del tipo "E' grave?".

Il povero Carabiniere, interrotto nei suoi studi, risponde "Siamo qui per valutarlo" e la invita subito a tacere intimando di farla uscire dalla stanza, perchè in teoria non dovrebbe assistere... poi si rivolge subito a me chiedendo "Hai un'idea del perchè sei qui?". Sorrido. "Penso di sì. Praticamente ho inviato una E-mail..." Mi interrompe subito "Esatto, esatto". Di nuovo silenzio.
Ciò che segue è una discussione talmente patetica che forse vale la pena riportare nei passaggi peggiori!

Da una parte c'era questo rappresentante delle forze del (dis)ordine che diceva cose tipo "Ma le vedi solo te tutte queste cose! Chissà che strumenti usi, cannocchiali..." e io "Ma no, basta osservare il cielo, a occhio nudo" e lui "Vabbè che in effetti ti chiami (cognome)... hai proprio una vista d'aquila!" Risatine finte isteriche di tutti. Oppure continuava rivolgendosi a mia madre: "Eh signora, quando ero giovane anch'io volevo cambiare le cose... Poi per fortuna si cresce, si capisce."

E qui interviene mia madre, stupendomi, dicendo cose del tipo "Ma guardi veramente bisognerebbe sempre continuare a interessarsi di queste cose, che cosa vuol dire che da grandi bisogna rinunciare, non bisogna più occuparsi delle cose giuste?" E lui "Adesso, giuste... tutto è giusto allora. Tutto è inquinamento... Ma se abitavi in America cosa facevi? Io ho dei parenti che abitano in America, e lì con il traffico aereo che hanno, cosa facevi, una denuncia al giorno?!? Ahahah!" Dopo questa ho lasciato perdere (non avendo segnalato la pericolosità delle scie rilasciate dal consueto traffico aereo, ma la pericolosità delle scie chimiche, rilasciate appositamente da aerei non identificati) e la discussione è andata avanti ancora un bel pò tra lui e mia madre, per luoghi comuni ovviamente. "Ad esempio, la droga: ma se lo Stato volesse, non l'avrebbe già debellata da un pezzo? Eh? E invece perchè non succede?" Qua non ce l'ho fatta: "Evidentemente perchè gli conviene, perchè ci guadagna" "Esatto!"

Non male detto da uno sbirro. Mi fa pensare al gioco delle parti: questo qui vede sicuramente molto più schifo di quello che vedo io, però la cosa non lo sconvolge; il suo mestiere è seguire degli ordini senza farsi domande, il suo ruolo nella società è quello, è stabilito. Guardo per un attimo gli stemmi e le stellette che ha attaccate sulla giacca ma è inutile: non è da quelle che so riconoscere il grado, il valore di una persona.

Passiamo ai motivi del mio richiamo: devo dichiarare di essere stata io a inviare la E-Mail, informazione richiesta dal N.O.E. di Bologna che aprirà o ha già aperto un'indagine sulla base della mia segnalazione. Bene. Faccio finta di crederci ma chiedo innanzitutto di vedere la E-Mail in questione, perchè non voglio dichiarare nulla senza essere sicura che ciò che ho effettivamente spedito è ciò a cui si stanno riferendo. Mi passa il fascicolo piegando il foglio a metà, in modo che posso leggere la mia E-Mail (effettivamente è quella) ma non gli appunti che hanno trascritto a lato. Noto comunque che il mio scritto è stato suddiviso in paragrafi, dalla a alla f, mi sembra... mi hanno studiata bene. Rilascio la mia dichiarazione, firmo e saluto. Sulla soglia il Carabiniere dice che il mio caso gli ricorda il film "Il rapporto Pelican", che mi consiglia di guardare... Tratto da Wikipedia: "Una studentessa di legge formula una teoria sulla morte violenta di due giudici della Corte suprema: il mandante degli omicidi potrebbe essere un potente industriale che aveva finanziato la campagna elettorale del presidente in carica degli Stati Uniti. Il rapporto finisce nelle mani dell'FBI: la studentessa va eliminata. Solo con l'aiuto di un giornalista nero la bella riesce a sopravvivere."

Conclusioni.
Ho scritto questo articolo non solo per diventare la giornalista nera di me stessa (eh eh) ma anche per sapere se a qualcun altro è stato riservato un simile trattamento in seguito alla segnalazione al N.O.E. e, soprattutto, per contribuire a diffondere la conoscenza del fenomeno delle scie chimiche... Sono lì, lampanti, sopra le teste e davanti agli occhi di tutti, vengono sparate di notte e di giorno ma non ce ne accorgiamo perchè non siamo più abituati a osservare, a porci domande e a pretendere delle risposte; se ce le fanno notare non vogliamo crederci, perchè per noi se un fenomeno non è stato ufficialmente riconosciuto non esiste... Preferiamo non pensarci, o preferiamo pensare che sia una bufala internettiana, come certi disinformatori ci suggeriscono... Permettiamo che il virtuale si sostituisca al reale, quando basterebbe aprire gli occhi per capire che qualcosa non va. E in fondo anche se ce ne accorgiamo, anche se ci lamentiamo ogni giorno, uscendo di casa la mattina per andare al lavoro, siamo comunque restii a passare all'azione, abbiamo paura di esporci in prima persona, non siamo più abituati all'azione, alla rivoluzione. Siamo pavidi, come dice Paolo Barnard nel suo ultimo post [3]. Proviamo a smentirlo? Fermiamoli!


Note
[1] sciechimiche.org

luogocomune.net

disinformazione.it/haarp2.htm

[2] youtube

[3] paolobarnard.info

giovedì 25 giugno 2009

Meteorologi e ministri: contradddizioni insanabili dei negazionisti delle scie chimiche

Un lungo articolo sulle vicendevoli contraddizioni tra i vari negazionisti delle scie chimiche, in particolare ministri e meteorologi.

L'articolo può essere letto nella sua interezza a questo indirizzo sul sito scienzamarcia.altervista.org.

Qui sotto un piccolo estratto:



Ma quando si formano queste “scie di condensa”? Leggendo il già citato articolo del colonnello De Simone scopriamo che si formano quando l'aereo vola in una zona dell'atmosfera dove la temeratura è inferiore ai -36 °C:

“Perché una scia sia visibile da terra e perduri nel tempo tanto da mostrarsi come una nube allungata, l’aereo che la genera deve volare in una fascia dell’atmosfera in cui la temperatura dell’aria sia inferiore a 36 gradi centigradi sotto lo zero e sia presente una quantità opportuna di umidità nell’aria stessa.”

Al contrario sul sito meteoromagna.com nel lungo documento al quale ci siamo già riferiti (L'annosa questione delle scie di condensa a firma di Pierluigi Randi) troviamo scritto che per il formarsi delle scie ...

“La temperatura dell'aria più favorevole è in genere quella compresa fra i -25 °C ed i -40 °C ed in queste condizioni ambientali esse tendono ad essere maggiormente persistenti.”

Incredibile vero? Secondo De Simone fra i -25 °C ed i -36 °C non si forma nessun tipo di scia, mentre secondo quanto scritto da Randi sul sito meteoromagna.com non solo si formano, ma tendono ad essere persistenti.



Una piccola nota a margine sul documento del signor Randi. Si tratta di una voluminosa dissertazione satura di nozioni scientifiche, molte delle quali indubbiamente esatte nonostante la svista (forse perdonabile a chi non ha una laurea in fisica) di quelle “onde di gravità” riferite alla propagazione di onde materiali in un fluido aeriforme.

La gran mole di informazioni scientifiche (mescolata alle distorsioni evidenziate nel presente articolo) è messa lì per comunicare al lettore più superficiale un'impressione di scientificità e di attendibilità, peccato che, a parte tutte le cose già fatte notare in precedenza, l'estensore del documento abbia voluto strafare, caricando il suo scritto di menzogne così palesi da lasciare esterrefatti.

Cosa pensare infatti di quanto scritto all'inizio del documento?

“Oppure, sempre tramite l'ausilio di queste inquietanti tecniche e sempre secondo gli autori ed i divulgatori di tali documenti, si impedirebbe di far piovere o nevicare in alcune aree territoriali a vantaggio di altre o in concomitanza ad eventi pubblici per i quali le idrometeore sarebbero alquanto sgradite.”

Ah già ...

  • 1338343 - 1920 – Procedimento ed apparato per la produzione di intense nuvole nebbie o foschie artificiali [Process And Apparatus For The Production of Intense Artificial Clouds, Fogs, or Mists]

  • 1619183 - 1927 – Procedimento per la produzione di nuvole di fumo da aerei in movimento [Process of Producing Smoke Clouds From Moving Aircraft]

  • 1665267 - 1928 – Procedimento per la produzione di nebbia artificiale [Process of Producing Artificial Fogs]

  • 1957075 - 1934 – Equipaggiamento per l’irrorazione aerea [Airplane Spray Equipment]


  • 2409201 - 1946 – Mistura per la produzione di fumo [Smoke Producing Mixture]

  • 2476171 - 1945 – Generatore di fumo schermante [Smoke Screen Generator]

  • 2550324 - 1951 – Procedimento per il controllo climatico [Process For Controlling Weather]

  • 2582678 - 1952 – Apparato per la disseminazione di materiali dagli aerei [Material Disseminating Apparatus For Airplanes]

  • I primi brevetti per la manipolazione climatica sono quindi vecchi di 80 anni, esperimenti di inseminazione delle nubi si svolgevano già negli anni '50 del secolo scorso, prodotti per il controllo delle precipitazioni sono liberamente in vendita anche via internet, in occasione delle delle olimpiadi di Pechino l'utilizzo di metodi di modificazione climatica è stato pubblicamente annunciato, lo stesso è successo in occasione di una cerimonia pubblica a Mosca come testimonia questo servizio del TG1 del maggio 2007, ma lo stesso pur di negare l'esistenza delle scie chimiche si arriva a negare persino la più palese evidenza dei fatti.

    Gli esperti russi sarebbero maestri nel controllare le condizioni meteorologiche per evitare che pioggia e maltempo possano rovinare importanti manifestazioni. Come fanno ce lo spiega il corrispondente (Alessandro Cassieri)

    “Sembrava una leggenda metropolitana e invece era un segreto finalmente svelato, riuscire a non far piovere là dove il cerimoniale entrerebbe in crisi, ieri durante le celebrazioni del 9 maggio. Poggia su Mosca dicevano le previsioni e invece nulla. Putin e i maggiorenti hanno potuto rimanere sulla piazza rossa senza ombrello, grazie a 12 aerei che hanno sorvolato il centro della capitale scaricando sulle nuvole un composto fatto di azoto iodio e argento, miscela non si sa quanto ecologica ma efficace, e soprattutto sperimentata.

    In un paese in cui i fenomeni atmosferici sono estremi, la pioggia può diventare un vero problema. Se ne resero conto anche i leader del G8 l'estate scorsa a San Pietroburgo, pioggia a dirotto ovunque tranne che sulle loro teste. Allora si vociferò che fosse merito degli aerei antipioggia, adesso sappiamo che non era solo propaganda.”

    Ma non è finita, dato che in questo documento troviamo anche le seguenti rassicuranti parole:

    “L’unico 'pericolo' tra virgolette rappresentato dalle contrails è riassumibile in due voci:
    - lieve schermatura della luce solare a svantaggio del calore respinto.
    - difficoltà nella navigazione aerea a vista.”


    e ancora:

    “Tuttavia va considerata l’esiguità delle contrails rispetto all’enorme spazio del cielo.”

    Ah sì, esiguità delle scie di condensa rispetto al cielo, un'esiguità tale da ridurre il cielo ad una poltiglia biancastra contemporaneamente su quasi tutta l'Italia, come è successo nel maggio del 2009. Ecco forse questa è un'affermazione sincera in fin dei conti: l'esiguità delle scie di condensa (in inglese contrails) in rapporto alla vastità del cielo è reale, ma ciò conferma che tutte quelle altre scie che oscurano il sole su migliaia di chilometri quadrati non sono altro che scie chimiche.

    mercoledì 24 giugno 2009

    Le mirabolanti imprese dell'armata Brancatopone

    Non rientra nelle nostre priorità occuparci dei fiancheggiatori del sistema, ovvero dei disinformatori attivi sulla Rete, ma è doveroso aggiornare i nostri lettori sulle ultime "iniziative" di questi inqualificabili individui.
    Questo post sarà impostato come una sorta di resoconto su quanto è accaduto in queste ultime settimane.

    Cominciamo da Paolo Attivissimo. Egli si definisce orgogliosamente "giornalista", ma le sue azioni sono la vergogna per il vero giornalismo e, per aver più volte violato la deontologia professionale, dovrebbe essere radiato dall'albo, ammesso e non concesso che vi sia iscritto. Ma tant'è, ci accontentiamo di raccontarne le gloriose gesta.
    Qualche settimana fa, abbiamo segnalato reiterate violazioni del copyright da parte di uno degli scagnozzi di Paolo Attivissimo, tale eSSSe, viscido personaggio che trascorre il tempo, tra un'attività e l'altra presso la Schindler Informatik, azienda elvetica di servizi, ricopiando pedissequamente i nostri articoli per riproporli sul suo blog, laddove i suoi "colleghi" possono insultarci senza alcun limite di decenza.

    Divertitevi a trovare eSSSe...
    La piattaforma Google Blogger, in caso di notifica di violazione di copyright, richiede che un'eventuale contronotifica venga eseguita da persona identificabile e che quindi colui che intende contrastare un'azione da parte degli amministratori, debba rilasciare i suoi.

    Queste informazioni verranno visualizzate anche da chi richiede la rimozione dei contenuti copiati illecitamente. Ora, visto che eSSSe, nel puro "stile" del disinformatore, non può e non vuole essere identificato, ha chiesto aiuto al prode Attivissimo che, senza alcun problema, ha dichiarato il falso, eseguendo una contronotifica in cui egli si presenta come gestore del blog all'url strakerenemy.blogspot.com. Non solo, l'eroico Attivissimo dichiara che è lui ad avere tutti i diritti di copiare i nostri articoli, riportando una sola parte del disclaimer posto in cima a questa pagina, ovvero "E' INCORAGGIATA LA RIPRODUZIONE DEI CONTENUTI DI QUESTO BLOG, CITANDO LA FONTE ED IL LINK" e tralasciando, come è ovvio, la parte che recita: "NON SONO, INVECE, AUTORIZZATI I DISINFORMATORI".

    Naturalmente, dato che i gestori di Google Blogger sono culo e camicia con certa gentaglia, hanno accettato la mendace contronotifica, senza eseguire alcuna verifica sul vero intestatario del blog (e quindi rilevando le false dichiarazioni di Paolo Attivissimo), né tenendo in considerazione le nostre osservazioni. Non ci aspettavamo di certo un comportamento diverso. Semmai ciò è una conferma di quanto avevamo scritto nell'articolo "Scie chimiche: organigramma delle istituzioni coinvolte e ruolo dei disinformatori" e nel relativo grafico, nel quale, è in bella vista Google.

    Quanto avvenuto in questo episodio, di là dalla mancata chiusura del blog Strakerenemy (che di per sé non è un gran danno), gestito da eSSSe della Schindler e non da Attivissimo (il quale comunque coopera), dimostra quanto sia perfettamente possibile l'impunità, di fronte a reati penali, per gente come Paolo Attivissimo ed i suoi compagni di merende. Non bisoogna stupirsi, in quanto, sebbene Attivissimo non sia il giornalista che afferma di essere, sicuramente ha delle importanti aderenze per operare in questo modo disdicevole e contro ogni deontologia professionale, non da mesi, ma da anni.

    Ciò precisato, è, però, emerso un dato forte, ovvero che Paolo Attivissimo, come scritto nell'articolo "Range finder, come si sono svolti i fatti" appartiene ad un gruppo coeso ed organizzato di disinformatori operanti sulla Rete 24 ore su 24, con l'unico scopo di tentare di contrastare le azioni di ricercatori e divulgatori. Molti attivisti ci confermano di essere pedinati e ci riferiscono circa azioni di ostruzionismo, boicottagio ed intimidazione, di vario genere e gravità.

    Dunque costoro agiscono per conto di poteri forti e possono operare senza alcun limite e nella totale impunità.

    E' un fatto che, nonostante sia stata sporta denuncia (presso la Polizia Postale di Imperia) nei confronti di determinate persone (ben identificabili dagli indirizzi IP I.N.P.S. ed I.N.P.D.A.P.), i disinformatori hanno proseguito tranquilli nelle loro attività di disturbo. L'unica differenza che abbiamo riscontrato, si badi bene dal giorno stesso della dettagliata denuncia (il 4 giugno 2009, alle ore 11:10), consiste nel fatto che da allora, uno di loro si connette per accedere al nostro blog con Vodafone, probabilmente per mezzo di un servizio U.M.T.S. Prudenza? Qualcuno ha avvertito il peyote di stare più attento?

    Già... Il Peyote, alias CanarinoMannaro, radioamatore con nominativo IZ2CPT. Costui non aveva digerito tanto bene, evidentemente, certe nostre interferenze, così, alcune settimane fa, pensò bene di creare una mail tutta sua che è la seguente: rosario.marciano@email.it e cominciò ad inviare email di spam e minacce ad attivisti e conoscenti, spacciandosi per Rosario Marcianò. Nonostante la nostra segnalazione alla Polizia Postale, egli ha proseguito indisturbato ed è di pochi giorni fa la comunicazione dell'amico Marzio che ci ha mandato questa email. Risulta evidente lo scopo di tale gaglioffo, ovvero seminare discordia, inducendo amici ed attivisti a credere che il sottoscritto è una persona da cui guardarsi.

    Il peyote, ovviamente, ha subito negato ogni addebito, accusando "[G.E.O.] - [Global Evil Organizzation]" e dichiarando di non conoscerlo nemmeno. Peccato che costui abbia dimenticato di avermi inviato questa email qualche settimana prima, usando sempre l'account di cui sopra (rosario.marciano@email.it) e firmandosi "ilpeyote" in fondo alla becera esclamazione tanto di moda tra questi idioti, ovvero "Puppa!".

    E' anche vero che molti di questi sciagurati usano gli stessi I.S.P. di connessione. Alcuni di loro usano account diversi (vedi Wasp, ad esempio, che si logga anche come Leoniero, oppure Orsovolante, che divide la sua postazione con altri lestofanti), inoltre Ilpeyote è abituato ad azioni simili: ad esempio, qualche settimana addietro, ci inviò migliaia di mail di spam e si fermò solo quando seppe che queste venivano re-inoltrate al grande capo, Paolo Attivissimo.

    In definitiva, formano una banda Bassotti e lo dimostrano in modo inequivocabile con l'ultima loro scaltra iniziativa. I disinformatori si sponsorizzano tramite Google Adsense che offre un servizio di pubblicità Pay-per-Click a costi che spaziano dai 50/70 centesimi sino ad arrivare ad 1 euro a click. Lo sponsor, con la seguente dicitura: "Scie chimiche: la verità" reindirizza al blog "Primo, secondo, terzo" e nella pagina, sulla destra, appare in bella vista, l'elenco dei blog spazzatura e tra questi, come è naturale, il blog di Attivissimo.

    Ci chiediamo: "Chi paga"? E' palese che una campagna su Google, con i costi che implica, non può essere l'iniziativa di quattro gatti desiderosi di "verità sciacondensista", ma è più credibile che ciò sia il frutto di un progetto finanziato da chi coordina i disinformatori italiani.

    Non è il caso che ci si soffermi su chi gestisce e finanzia Attivissimo ed i suoi paggi.


    Fonte: Tanker Enemy

    venerdì 19 giugno 2009

    Scie chimiche: parla Giorgio Pattera

    Riporto,per dovere di divugazione, un'ottima intervista a Giorgio Pattera, biologo e responsabile scientifico di Galileo Parma, sede del C.U.N (Centro Ufologico Nazionale). L'oggetto dell'intervista sono le scie chimiche, altrimenti dette chemtrails ed è tratta dal canale youtube di ArgonautaMente che saluto e ringrazio per l'impegno divulgativo.

    lunedì 15 giugno 2009

    Dj Nais feat. Supa MC - ZEITGEIST

    Quasi per caso, durante uno dei miei sempre piu' rari momenti di web surfing, mi sono imbattuto in un video hip-hop dal titolo familiare: ZEITGEIST.


    Ovviamente incuriosito, decido di non skippare dopo pochi secondi il video, come spesso accade quando mi imbatto in video musicali (non che non mi piaccia l'hip-hop anzi, è che ho pochissimo tempo per il cazzeggio).
    Prima impressione dopo l'ascolto: molto, molto bello. La base giusta, non banale ma coinvolgente, ma la vera bomba è il testo.
    Non sono riuscito a trascriverlo interamente, dunque vi invito ad ascoltarlo.

    Il singolo rappresenta un tentativo di sintetizzare in un pezzo hip-hop il messaggio dell'omonimo film, che ho tanto apprezzato, soprattutto l'ADDENDUM.
    Dopo un rapido surf, visito il canale youtube di Dj Nais e il sito internet dove scopro che, opzionalmente, si può anche scaricare gratis l'intero album, come ribadisce un illustre ospite nell'intro (La cosa piu' dura da accettare? La verità.). (grazie a Dj Nais e a DONER MUSIC)

    Nel giro di un'oretta mi ascolto tutto l'album.
    Veramente un bel lavoro e non solo per le basi e le comparsate dei vari ospiti, alcuni dei quali per me semisconosciuti (non me ne vogliano, io sono rimasto a Neffa, DJ Gruff, La Pina, Public Enemy, Run DMC, Articolo 31).

    Un album che spazia trattando vari temi: la cospirazione globale,l'11 settembre, il razzismo, le contraddizioni del sistema, l'ipocrisia della chiesa, la falsità della televisione, la necessità di cambiamento di ciascuno di noi per riuscire a superare questa deriva globalizzata partendo da una base di consapevolezza di quello che il mondo è e non di come ci viene dipinto, l'impossibilità a continuare a fidarsi delle menzogne propinateci dal sistema (lo stato, le istituzioni anche religiose, la televisione).

    Insomma, un album tutto da ascoltare, anche se non si è (piu') avvezzi (come me) ad ascoltare dell'hip-hop, straconsigliato a tutti.

    Particolarmente toccante il brano SKIT RADICAL REVOLUTION che riporta stralci di frasi di Krishnamurti pronunciate in alcuni dei suoi importanti momenti didattici e presente nel documentario del filo d'oro Noi siamo il mondo nonchè nel film ZEITGEIST ADDENDUM.

    Chiaro e palese il riferimento al nuovo ordine mondiale nel brano SETE DI VERITA con le parole del comico George Carlin (New York, 12 maggio 1937 – Santa Monica, 22 giugno 2008).

    Altri artisti che compaiono in questo (direi) ottimo lavoro: Ensi & Raige, Maxi B. & Daniele Vit, Duellz, Kuno, Denny & Entics, Vacca, Emis Killa.

    E naturalmente, Jiddu Krishnamurti.

    Cerca su Internet!

    Resoconto della conferenza del 22 maggio 2009 sulle scie chimiche, tenutasi a Firenze

    Il 22 maggio del 2009 l´Associazione Arzach ha presentato, con il sostegno dell'Assessorato all'Ambiente del Comune di Firenze, un incontro sul tema delle Scie chimiche. L'evento è stato ospitato nella sala conferenze di Villa di Rusciano.

    Sono intervenuti durante le quattro ore l'Assessore all'Ambiente Claudio Del Lungo, il Deputato Sandro Brandolini, il docente di Fisica Angelo Baracca, il consigliere comunale, Dottor Antonio Sarpieri, il fisico Corrado Penna, il biologo Giorgio Pattera ed il ricercatore indipendente Rosario Marcianò.

    La conferenza è stata inaugurata dall'Assessore all'Ambiente Claudio Del Lungo che ha espresso le sue perplessità, a causa delle innumerevoli mail e telefonate intimidatorie ricevute nei giorni precedenti e chiarisce per prima cosa che ciò non ha precedenti nella sua esperienza politica personale di 38 anni. La conferenza è stata autofinanziata ed ospitata negli spazi del Comune, come altre manifestazioni che si occupano di questioni relative all'ambiente. L'assessore si ispira ad un concetto di libera informazione in uno stato democratico. Il comune ha inserito la conferenza nell'orario ufficiale della Villa. Del Lungo è particolarmente colpito dalle minacce e pressioni del mondo universitario ed annuncia la sua fuoriuscita dall'impegno politico attuale (già deciso prima), quindi non crede di dare adito ad ulteriori critiche o preoccupazioni. La sua nota di amarezza viene in seguito ripresa ed ampliata dagli altri oratori che hanno avuto esperienze analoghe.

    Del Lungo si confrontò, per la prima volta, con la questione dell'inquinamento prodotto dagli aerei (non chimici) e con i problemi correlati negli anni '80 del XX secolo, quindi l´avvicinamento a questo discorso in un certo senso cominciò allora. Che siano state compiute sperimentazioni varie ed eseguiti interventi mirati a modificare il clima gli è comunque noto. Ricorda che poco tempo fa il governo russo aveva assicurato che si sarebbe festeggiato il primo maggio con il cielo sereno. Quello che preme, secondo del Lungo, è di sapere se certi interventi sono divenuti prassi quotidiana e sistematica. Gli strani movimenti intorno alla decisione di concedere lo spazio ad un convegno con questo tema ha suscitato in lui il sospetto che la questione possa avere dei risvolti seri.

    Il primo intervento è in collegamento Skype ed è con Corrado Penna, intervistato recentemente in una trasmissione di Controradio sull'argomento. Penna anticipa una domanda rivolta spesso e riproposta anche da un ascoltatore della conferenza: "Ma è possibile che i nostri governi permettano azioni che possono nuocere alla salute della popolazione?". Secondo Penna, non è solo possibile, ma è già successo. Il relatore snocciola esempi pubblicati su quotidiani come "The Observer" e "The Guardian". Ricorda la politica dei vaccini al mercurio (non più usati in Italia) e del farmaco molto discusso Ritalin per "curare" i giovani. La lista di pericolose sperimentazioni varie messe in atto all'insaputa delle popolazioni è lunga.

    Penna spiega quindi che cos'è una scia di condensazione e chiarisce i parametri per la formazione di una scia di condensa. Consiglia di mettere in connessione la le condizioni fisiche di base e la lettura dei reali attuali dati atmosferici per verificare se, in certe giornate, tali paramentri permettono di identificare la formazione di scie di condensa oppure no.

    Rosario Marcianò illustra in forma visiva i discorsi di Penna, come l'intervento che segue del Dottor Giorgio Pattera, biologo.

    Marcianò e Pattera sono stati ospiti dell'ultima puntata di Rebus (Odeon tv) dedicata alle scie chimiche. Il biologo di Parma esaminò strani filamenti caduti dal cielo già diversi anni addietro. Questi filamenti, mostrati in un filmato realizzato da Marcianò, non si rivelano essere tele di ragni migratori come ipotizzato da alcuni. Analisi indipendenti di due laboratori arrivano alla stessa conclusione: si tratta di polimeri sintetici biocompatibili non composti da proteine, a differenza delle ragnatele.

    Pattera rammenta di aver avuto notizia di ricadute di queste fibre in varie regioni d'Italia, ricadute associate ai passaggi di aerei che rilasciano scie, come dimostra il filmato.

    Marcianò mostra riprese fotografiche che evidenziano la differenza tra ragnatele e filamenti polimerici. Aggiunge che si sta diffondendo una nuova malattia, denominata Morgellons, il cui sintomo principale è la fuoriuscita di filamenti dalla pelle, esattamente corrispondenti alle fibre sintetiche ritrovate nell´ambiente.



    Alla relazione di Pattera segue lintervento del Dottor Antonio Sarpieri, consigliere comunale del comune di Savignano sul Rubicone. Il suo coinvolgimento nasce in risposta alla denuncia da parte di un medico della comunità che aveva rilevato un aumento di disturbi in parecchi pazienti dopo giornate di intensa irrorazione.

    Sarpieri, sulla base di diverse interpellanze parlamentari, ha convinto il consiglio comunale ad approvare un ordine del giorno con cui si chiedono al governo risposte circa il fenomeno delle scie frequenti e massicce nella provincia di Forì-Cesena. L'ordine del giorno è stato approvato dal consiglio comunale all'unanimità. Una mozione analoga è stata recentemente votata dal comune di Cesena, da tutto il consiglio con l'eccezione di un consigliere dei Verdi (sic).

    Sarpieri rammenta che le modifiche climatiche sono vietate da leggi ed accordi internazionali, eppure quello che succede è proprio una modificazione climatica e meteorologica, ad esempio quando vengono create coperture artificiali.

    Sarpieri poi intervista l'onorevole Sandro Brandolini. Brandolini ha presentato ben 3 interrogazioni parlamentari a vari ministeri, tra cui quelli dell'"Ambiente" e della "Difesa", sostenuto da altri deputati (uno dei quali è un ex-dirigente dell'A.R.P.A. Emilia Romagna).

    Non soddisfatto delle risposte fornite alle prime due interpellanze, perché elusive e generiche, nel gennaio di quest'anno ha presentato la terza interpellanza in cui si chiedeva di indicare quali sono gli studi scientifici a cui si faceva riferimento nella risposta alla seconda. Siamo in attesa della risposta a questa terza interpellanza.

    Secondo le informazioni di Brandolini i cieli particolarmente deturpati dalle scie chimiche sono quelli in vicinanza di basi militari come in Sardegna, in Veneto o a Roma.

    Marcianò riprende il discorso sui molteplici scopi delle chemtrails che sono da inserire in un progetto molto più complesso: i metalli diffusi nell'atmosfera fungono da medium elettroconduttivo per le trasmissioni elettromagnetiche di H.A.A.R.P e di altri sistemi che irradiano campi elettromagnetici di differente frequenza e lunghezza, ad esempio le microonde. Si sofferma sull'impiego dei metalli rilevati come bario, alluminio, litio e sui loro effetti nocivi sulla salute delle persone e sugli equlibri ambientali.



    Dopo tre ore di interventi incentrati sulla tematica delle scie chimiche, è il Dottor Angelo Baracca a concludere la conferenza, tracciando un disegno complessivo inerente al ruolo della scienza nel mondo di oggi. La questione spinosa per eccellenza è l'uso civile e militare del nucleare. Il Dottor Baracca non si pronuncia sul fenomeno delle scie chimiche che richiederebbe da parte sua un approfondimento consistente. Anch'egli, però, come Del Lungo, ha ricevuto particolare "attenzione" su un sito che si impegna nella denigrazione di coloro che studiano le scie chimiche.

    La scienza contemporanea è strettamente collegata con lo sviluppo industriale. Le scelte degli scienziati oggi dovrebbero essere di grande responsabilità, visto che coinvolgono tutto il pianeta. Baracca ricorda Oppenheimer che affermò che "LA SCIENZA HA CONOSCIUTO IL PECCATO", facendo riferimento al Progetto Manhattan ed alle conseguenze disastrose delle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki, Ciò pose la scienza di fronte ad un radicale dilemma, chiamando in causa gli aspetti etici della ricerca.

    La scienza, che dovrebbe essere obiettiva e rigorosa, obbedisce invece ad una logica di profitto. Poche volte, nota Baracca, gli scienziati si preoccupano delle conseguenze sulla biosfera di invenzioni e ricerche. La scienza è organica al sistema. Numerosi casi del passato testimoniano come siano stati trascurati o occultati aspetti nocivi (piombo, radioattività, amianto etc.) e questo con l'avallo di scienziati che forniscono e manipolano i dati. La ricerca è oggi dominata da interessi militari. I grandi progetti e le tecnologie sviluppate in tale ambito hanno conseguenze gravi come nel caso della nanotecnologia. Baracca osserva che siamo di fronte ad un inquinamento incontrollabile perfino con conseguente modifica del D.N.A. di varie specie, anche di quella umana.

    Gli scienziati sono diventati sacerdoti. Essi sanno, definiscono regole, paradigmi e dogmi. Il diritto alla ricerca segue una logica prestabilita e certi filoni di pensiero restano emarginati o esclusi. Baracca si riferisce, tra gli altri, alla ricerca sulla fusione fredda, a quella sugli effetti dell'elettrosmog. Certi rami della scienza non solo sono ostacolati o censurati, ma screditati e negati. Lo scienziato tende a non indagare sulle conseguenze delle sue invenzioni o ad ignorarle, ma gli esperti ne sono consapevoli e le nascondono anche intenzionalmente.

    Angelo Baracca conclude l'intervento, lasciando gli ultimi trenta minuti per le domande e le osservazioni del pubblico. Intervengono alcuni cittadini impegnati nel sensibilizzare sul problema delle scie chimiche in varie regioni d’Italia.

    Gli organizzatori precisano che sarà disponibile in Rete documentazione video dell’evento.


    Articolo di Maria Heibel


    Fonte: Tanker Enemy

    venerdì 12 giugno 2009

    Volo Air France 447: una strage per eliminare altri due attivisti?


    In questi giorni, uno degli argomenti a tenere banco è senz’altro il disastro del Volo Air France AF447, un Airbus 330 precipitato con 228 persone a bordo, quattro ore dopo il decollo da Rio de Janeiro, in Brasile, in rotta verso Parigi. La mancanza di comunicazioni di emergenza con l’equipaggio, l’incertezza sul luogo esatto del disastro (il più grave nella storia della compagnia di bandiera), i presunti 24 messaggi automatici di segnalazione anomalie lanciati dal velivolo, fra cui il disinserimento del pilota automatico nei minuti finali che non si sa se attribuire a una decisione dei piloti o a informazioni contraddittorie sulla velocità registrate dal sistema di bordo, hanno infittito il mistero sui motivi dell’incidente.

    Apparentemente il volo non avrebbe incontrato condizioni meteorologiche particolarmente proibitive. Il punto è che i media francesi, fra cui Le Monde, hanno citato fonti investigative secondo le quali l’aereo stava volando troppo lento prima del disastro, dando implicitamente ad intendere che potrebbe essersi danneggiato irreparabilmente attraversando un fronte temporalesco. Questo, però, non spiega l’estensione del tratto di oceano lungo il quale si stanno recuperando corpi e rottami, ampio ben 55 miglia. Non ci vuole un genio dell’ingegneria aeronautica per giungere alla conclusione che il velivolo si è in qualche modo disintegrato in volo. Interessante la segnalazione di un pilota della Air Comet in volo da Lima a Madrid, che, non lontano dalla zona del disastro, avrebbe osservato “un intenso bagliore di luce bianca” che è sembrato scendere verticalmente e separarsi in sei segmenti.


    Nessuna fonte ufficiale al momento ha tirato in ballo atti terroristici: al contrario, si è fatto di tutto per escluderla. Ora la priorità sembrerebbe quella di recuperare le scatole nere, ma da più parti si mettono le mani avanti con affermazioni del tipo “non siamo sicuri di riuscire a recuperare le scatole nere”, “probabilmente non sapremo mai cos’è successo realmente” etc. Tuttavia molti esperti non escludono affatto l’ipotesi di una bomba a bordo, anzi. Persino un pilota della stessa compagnia ha espresso questa idea che, a suo dire, è l’unica spiegazione per la mancanza di comunicazioni di emergenza con i piloti e la dispersione dei rottami su un’area così vasta. Se così fosse, allora quella dei segnali automatici trasmessi per alcuni minuti sarebbe una storia di copertura, in quanto del tutto incompatibile con lo scenario dell’esplosione o disintegrazione improvvisa.

    Qualcuno ipotizza la presenza fra i passeggeri a bordo di qualche personaggio particolarmente importante e/o scomodo da eliminare, considerando l’elevato livello di insabbiamento presumibilmente in atto da parte del governo francese e di quello brasiliano. Curiosamente, su quell’aereo viaggiavano l’argentino Pablo Dreyfus e lo svizzero Ronald Dreyer, due attivisti di fama mondiale, impegnati da anni a investigare e denunciare i traffici internazionali di armi e stupefacenti e le relative connessioni, con eccellenti risultati. Si stavano recando a Ginevra per presentare l’ultima edizione del rapporto Small Arms Survey, del quale Dreyfus era co-editore. Nel sito web dell’organizzazione indipendente Small Arms Survey, la quale fa parte del Graduate Institute of International Studies, si afferma che il lavoro di Dryer come diplomaticonell'ambito di missioni dell’O.N.U. in El Salvador, Mozambico, Azerbaijan, Kosovo e Angola, ha contribuito a mobilitare il sostegno di oltre 100 paesi alla causa del disarmo e dell’eliminazione dei traffici di armi leggere.

    A questo punto, speriamo solo che a nessuno venga in mente di tirare in ballo gli U.F.O., che, dal canto loro, ultimamente stanno creando non pochi grattacapi, particolarmente al governo britannico.

    Scritto da: Tom Bosco
    Fonte: Nexusedizioni.it

    Pubblichiamo la lista dei passeggeri da cui risulta che a bordo dell'aereo dell'Airfrance si trovavano i due attivisti citati nell'articolo, ossia Pablo Dreyfus e Ronald Dreyer. Ringraziamo F.T. per la ricerca.

    QUI

    giovedì 11 giugno 2009

    Sponsor a Patriot!!!

    Riporto un'iniziativa nata negli U.S.A. e intitolata Sponsor a Patriot.

    Restore the Republic e Republic Magazine si sono uniti per creare il programma "Sponsor a Patriot" al fine di aiutare gli attivisti a ottenere numeri di Republic Magazine per distribuirli gratis. Il programma è interamente basato su donazioni effettuate direttamente al fondo speciale del Republic Magazine. Restore the Republic spedirà agli attivisti richieste create attraverso un modulo di iscrizione a Republic Magazine in base all'esigenza dell'attivista.

    Ogni dollaro donato a Sponsor a Patriot Program verrà usato per l'acquisto di 1 rivista. il 100% della tua donazione serve per l'acquisto di riviste che verranno distribuite da un attivista che si è iscritto al programma.
    L'attivista deve abilitarsi al programma presentando un modulo con i propri contatti e il piano di distribuzione.



    Un'ottima iniziativa, che sarebbe bello organizzare anche qui in Italia.
    Credo infatti che le iniziative personali di volantinaggio e diffusione contenuti siano lodevoli ma spesso, mancando l'organizzazione tra i vari componenti del fronte cospirazionista, i quali spesso invece si osteggiano a vicenda (mentre i disinformatori, sguazzandoci, ringraziano), non si raggiunge un target necessario a far si che si formi una coscienza critica, soprattutto tra la popolazione non internauta ma tuttavia sensibile alle tematiche trattate dal fronte cospirazionista; ma soprattutto: si da un'idea di un gruppo di pazzi, ognuno con il proprio leader spesso autoreferenziato, gli uni contro gli altri in competizione per un pizzico di visibilità web in più o di effimera notorietà.

    Per la serie: l'obiettivo spesso è diventare famosi, essere linkati dai pezzi grossi dell'anti-cospirazionismo, piuttosto che aiutare le persone a ricevere le informazioni che cambierebbero la loro percezione del mondo e li aiuterebbero a fare una scelta veramente consapevole rispetto al proprio futuro ed a quello dell'umanità intera...



    Ad ogni modo, io avrei già pronto uno slogan:

    Prima di spedire un euro a Telethon o un euro a Lila, investi due euro per il tuo futuro, aiuta il fronte cospirazionista a combattere la madre di tutte le battaglie.
    Quella contro la cospirazione globale!



    Un primo passo sarebbe quello di creare una testata (web) con i contributi di tutti quanti abbiano voglia di spingersi oltre, di andare avanti ed impegnarsi ancora con più forza e determinazione nel cercare di mettere azione nella nostra esistenza, allo scopo di cambiare veramente le cose, a cominciare dal nostro piccolo, per riportare il mondo nelle nostre mani.

    Ci facciamo una pensata?

    giovedì 4 giugno 2009

    Scie chimiche: organigramma delle istituzioni coinvolte e ruolo dei disinformatori

    "Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che produce gli avvenimenti; un gruppo un po' più importante che veglia sulla loro esecuzione ed assiste al loro compimento e, infine, una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto".

    Nicholas Murray Butler, esponente del C.F.R. , Council on foreign relations, struttura fondata dai Gesuiti


    Di fronte al disastro a cui assistiamo quotidianamente, rappresentato dalle operazioni clandestine di aerosol (chemtrails), la nostra reazione istintiva è un misto di sconcerto, collera, disorientamento. Osserviamo aerei non identificati, privi di livree e targhe di riconoscimento. Il loro transponder è spento, per cui sono aerei che, ufficialmente, non esistono. Eppure migliaia di questi velivoli attraversano ogni giorno i cieli del mondo.

    Come già altre volte precisato, siamo di fronte ad un progetto di avvelenamento della biosfera nel quale sono impegnate forze militari ma anche civili: infatti è appurato che le compagnie aeree per il trasporto di passeggeri e di merci collaborano fattivamente. Questi vettori percorrono i corridoi aerei alle quote loro assegnate (8/13000 metri), disperdendo additivi particolari in atmosfera. Noi, in realtà, siamo in grado di notare solo gli aerei militari che volano a quote di molto inferiori (1500/6000 metri circa) e questi velivoli vengono, però, spacciati per aerei di linea che formano "innocue scie di condensa".

    Appare chiaro che esiste una rete disinformativa che coordina e gestisce ogni singola attività legata alla irrorazioni clandestine. Affinché sia possibile mantenere il silenzio su tali attività, è necessaria una stretta collaborazione tra istituzioni, enti pubblici, società private, militari e singoli individui. Ciò è perfettamente possibile ed i precedenti, come, ad esempio, le sperimentazioni su popolazioni inermi in Gran Bretagna, lo dimostrano. Se, infatti, la catena organizzativa è ben strutturata e legata da interessi reciproci che garantiscano la tenuta stagna delle informazioni, qualsiasi attività illegale può tranquillamente essere perpetrata per anni senza che il cittadino ne venga a conoscenza.

    Quando ci riferiamo ai disinformatori, ci sfugge il vero significato e l'importanza che essi assumono nella gestione del cover-up e soprattutto non comprendiamo che essi esistono poiché qualcuno li coordina e li finanzia, fornendo loro strumenti, strutture ed un supporto logistico di tutto rispetto.

    E' quindi sbagliato pensare che il fenomeno correlato alla rete di disinformatori sia un fattore minore e trascurabile, in quanto essi sono la protesi di coloro che, ai vertici, hanno a suo tempo deciso di avvelenare le popolazioni civili per meri scopi legati al controllo mentale ed alla manipolazione genetica, nell'ambito di progetti militari e governativi.

    Non esisterebbero disinformatori, se non esistesse alle loro spalle un impianto organizzativo e finanziario. Un gruppo ristretto di agenti è preposto al reclutamento ed all’addestramento-indottrinamento di individui spesso frustrati e psicopatici (Costoro sono l'ideale per certe logoranti attività). Più in alto, nella catena di comando, sono onnipresenti i servizi, i quali forniscono le informazioni riservate (utili al momento giusto nel caso si debba dissuadere qualcuno dal continuare nella sua azione pericolosa per il sistema), predispongono l’identificazione degli attivisti operanti sulla Rete, nonché la successiva intercettazione delle loro utenze, l'assegnazione degli I.S.P. di connessione per i vari gruppi di disinformatori, il reperimento di materiale giudiziario, il finanziamento, attraverso fondi neri, di persone, dotazioni tecnologiche ed attività etc.

    In questo modo il disinformatore, assunto con contratti a termine, ha carta bianca. Può operare anche sul luogo di lavoro. Verrà garantita la piena collaborazione e segretezza. L'unico suo obbligo è di rispettare il programma assegnatogli, senza limiti di orari e senza alcun impedimento per quanto riguarda la legalità delle sue azioni. L'unico imperativo è di operare a stretto contatto con gli altri disinformatori e di coordinare ogni azione con la struttura gerarchica di comando.

    Il disinformatore "gregario" percepisce in media circa 6.000 euro al mese, più i premi per azioni di riconosciuto impatto mediatico utili alla delegittimazione dei ricercatori indipendenti.

    Ovviamente, per agire sulla Rete, il disinformatore ha bisogno di una connessione veloce privilegiata e sempre operativa. In questo ambito, abbiamo notato che enti come l'I.N.P.S. e l'I.N.P.D.A.P. assumono un ruolo importante in questo ambito, visto che "ospitano" vari agenti disinformatori, fornendo loro I.S.P. pubblici, pagati dai contribuenti. Chiaramente ciò non rappresenta un incidente dettato dal caso o dalla fruizione clandestina di tali I.S.P., in quanto ogni amministratore di sistema di tali enti dispone di strumenti idonei alla tracciatura del traffico Internet, per cui un "dipendente" che dovesse impegnare il suo tempo per scrivere insulti e/o minacce sul blog Tanker Enemy o su altri blog e siti sotto sorveglianza, anziché svolgere il suo lavoro ufficiale, verrebbe subito identificato e punito. Ciò evidentemente non avviene poiché chi fornisce gli strumenti di connessione alla Rete è perfettamente consapevole del "lavoro" che sta svolgendo il dipendente I.N.P.S. o I.N.P.D.A.P. o di qualsivoglia altro ente o ufficio pubblico. E' chiaro perciò che, se gli amministratori di sistema chiudono non un occhio, ma due sulle illecite attività nell'ambito di un servizio pubblico, è semplicemente perché hanno ricevuto ordini molto precisi in tal senso e questi ordini provengono evidentemente dai dirigenti, i quali, a loro volta, hanno ricevuto ordini dal Ministero competente.

    Se un cittadino qualunque si rivolge alle A.R.P.A. locali, le risposte che riceverà saranno le medesime fornite ogni ora dai disinformatori sulla Rete, dai piloti di linea, dai piloti militari, dai geologi come Mario Tozzi, dai meteorologi, dal Ministero della Difesa, dal Ministero dell'Ambiente, dal Ministero della Salute, dal N.O.E. dei Carabinieri (sempre se e quando si degnano di rispondere) etc., ovvero: "State tranquilli: è solo la condensa degli aerei di linea".

    Queste risposte preconfezionate si collocano all'interno del progetto di cover-up globale, considerato che la popolazione deve rimanere completamente all'oscuro e, basandosi sull'ignoranza in certe materie, viene ai cittadini ammannita la solita storiella delle scie di condensazione. A questo si aggiungono i continui messaggi subliminali più o meno evidenti in spots pubblicitari, cartelloni, depliants, pellicole cinematografiche, telefilms, cartoni animati, videogiochi... Insomma il quadro è desolante, poiché le forze in gioco sono potenti e piene di risorse. In questo panorama di tele tessute nei nostri cieli e di riprogrammazione mentale ad opera di sottili menti, l'informazione, quella vera, si trova a dover combattere una battaglia impari ma, paradossalmente, tutto questo dimostra che la ragione è dalla nostra.

    Laddove si manifesta il dissenso, ecco che entrano in gioco i disinformatori. Siamo di fronte ad un grave problema di liceità nella gestione della cosa pubblica e quindi del denaro dei contribuenti. Non si può ridurre a pura presenza fastidiosa e trascurabile un fenomeno, come quello della disinformazione, il quale è parte integrante del programma di avvelenamento del pianeta con le scie chimiche e con mille altri veleni. Dobbiamo combattere con tutte le nostre forze questo abominio, se vogliamo avere un futuro. Sta a noi decidere se vogliamo vegetare rassegnati o se vogliamo riappropriarci della nostra libertà.


    Clicca qui per visionare l’organigramma delle istituzioni coinvolte in formato PDF.


    NOTA: questo articolo sarà inviato alle sedi competenti


    Fonte: Tanker Enemy